«Quel che oggi pensa Milano, domani lo penserà l’Italia» scriveva Gaetano Salvemini in conclusione al saggio I partiti politici milanesi nel secolo XIX.
Salvemini scrisse questo saggio nel 1899, ma “Se togliessimo dal titolo il riferimento al XIX secolo,” spiega il professor Colombo, “potremmo tranquillamente utilizzare i giudizi politici di Salvemini anche per la realtà milanese di oggi”.
Osservando la realtà milanese dell’Ottocento Salvemini notava che le divisioni in classi tra borghesia, aristocrazia e ceti popolari, spesso si trasformavano in alleanze temporanee e convergenti a favore di una leadership condivisa.
“Il quadro che emerge è molto articolato sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista sociale” dice Arturo Colombo “e somiglia molto a quello dei giorni nostri, tanto da poter ripetere le stesse parole di Salvemini: a Milano c’è il «malessere economico della borghesia», la «moderateria», le «lotte amministrative», i «partiti popolari milanesi», allora come ora più o meno consapevoli di quanto «debbono avere sempre di mira», vale a dire «non chiudersi nella cerchia della loro sola città, non contentarsi dei trionfi facili ad acquistarsi»”.
Fonte: newsspettacolo