“C’è nella mia vita una serata unica, nella quale mi è sembrato che Dio in persona mi comparisse davanti e mi lasciasse liberamente e dolcemente completare per un minuto il suo volto. E’ stato a Milano, quando ho ascoltato la Pasta e Rossini”. Lettera di Robert Schumann, dopo aver sentito cantare il soprano Giuditta Pasta in Duomo nel 1829.
Morì pazzo.