Roma e Milano da sempre sono agli opposti: sono la nemesi e l’antitesi una dell’altra. Più ironicamente si contendono il titolo di capitale italiana, una è quella ufficiale amministrativa, l’altra quella economica. Anche a livello di bellezze architettoniche, le due città si contendono scorci e paesaggi che fanno di Roma una città romantica, storica, un museo a cielo aperto. D’altro canto Milano (soprattutto negli ultimi anni) ha conosciuto una riscoperta e un restyling totale che l’ha fatta diventare una città molto europea che non ha nulla da invidiare alle più blasonate Parigi, Londra o Berlino. Ora, a parte le differenze ironiche e non, a Roma bisogna dare atto di una cosa importante: parecchi secoli fa il suo impero, la sua città dominarono il mondo conosciuto, non c’è zona d’Europa che non abbia tracce del passaggio romano. Quando il glorioso impero si sgretola e si divide in occidente e oriente è a quel punto che Milano diventa capitale e lo resterà per poco più di un secolo.
SOR CARERA: la scultura ROMANA per le strade di MILANO
# Romana o milanese?
Quante volte siete passati per Corso Vittorio Emanuele? Se siete dei veri milanesi, è una zona imprescindibile nell’arco della nostra vita. Eppure nonostante questo, sono tante le cose che ci scorrono davanti agli occhi, ma per la fretta (tipica milanese) non vediamo e non notiamo. Al civico 13, circondati dai grandi marchi quali Zara, Tezenis e Bershka, si trova una statua in marmo che dai milanesi è conosciuta come Omm de Preja (uomo di pietra). Una statua molto anonima che per anni è stata oggetto di discussione sulle sue origini e soprattutto su chi rappresentasse. Gli studi hanno rilevato che la statua risale al terzo secolo circa e che all’inizio, chi l’avesse scolpita, avesse volutamente omesso la testa che è stata, a sua volta, aggiunta in epoca medioevale. Si può notare facilmente che l’Omm de Preja indossa una tunica tipicamente romana ed è da questo particolare che comincia la diatriba.
# Due correnti di pensiero: è Adelmanno o Cicerone?
Dopo diversi studi e analisi, si sono formati due correnti di pensiero. Alcuni sostengono rappresenti l’arcivescovo di Milano Adelmanno che tra il 948 e il 953 d.C. usò tutto il suo potere ecclesiastico per difendere i diritti della plebe andando contro la nobiltà, nonostante lui stesso discendesse dalla nobile famiglia milanese dei Menclozzi.
Eppure, nonostante questo, il fatto che l’Omm de Preja sia vestito con una tunica romana, ha fatto sì che alcuni studiosi contestassero la teoria di Adelmanno, attribuendo alla statua la figura di Marco Tullio Cicerone che aveva origine laziali, ma che è stato pretore di Milano nel 67 a.C.
# Anche la scritta fa nutrire i dubbi
Sotto la statua si trova una scritta in latino: Fu per Milano, quello che per Roma era la statua di Pasquino (Son Carera). Da questa frase nasce il dubbio che ci troviamo di fronte ad un’opera romana piuttosto che milanese. Il Pasquino non è altro che una celebre statua capitolina conosciuta anche come statua parlante. Pare che al collo di questa statua venissero appesi dei cartelli con delle satire e offese per farsi beffa dei personaggi più in vista della città (da qui il termine pasquinate). Ragione per cui il papa Adriano VI (anche lui oggetto di scherno) ordinò di gettare la statua nel Tevere, decisione bloccata per paura di conseguenze peggiori.
Stessa cosa accadeva a Milano con ‘Omm de Preja, dove le pasquinate erano rivolte verso gli austriaci durante il loro dominio in città, ma tanto bastò per sospettare che la statua avesse origine romane piuttosto che milanesi.
# Il dubbio rimarrà per sempre
Ancora oggi i dubbi sono tanti e gli studi proseguono senza mai arrivare ad una soluzione. Ad ogni modo che sia l’Omm de Preja o il Son Carera, ci troviamo di fronte ad un’altra scoperta nascosta della nostra città che meriterebbe più attenzione. Che sia romana o milanese ha poca importanza.
Continua la lettura con: Pasquino e Sior Carera, le STATUE PARLANTI che danno voce al POPOLO
MICHELE LAROTONDA
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