Nascosta tra le vie del quartiere di San Siro, si trova una chiesetta che non molti conoscono.
La “VILLA TRISTE”: la CHIESA più NASCOSTA di Milano
La chiesa è situata in via Masaccio 20 e porta con il sè il peso della sua storia: spogliata per costruire una villa per poi essere occupata da una banda di torturatori fascisti durante la seconda guerra mondiale, oggi la chiesa viene fatta rivivere da una congregazione di suore missionarie.
Vediamo insieme la storia della Chiesa di San Siro alla Vepra.
# L’inizio della storia della chiesetta
La Chiesa di San Siro alla Vepra ha origini molto antiche, si hanno infatti già delle testimonianze della sua esistenza in un documento del 885 d.C, quando diede nome all’antico borgo di San Siro e prese nel suo nome l’originale denominazione del fiume Olona, che allora si chiamava Vepra.
Quello che è arrivato sino ai nostri giorni nostri è però solo l’abside della chiesetta che venne costruita intorno alla metà del quindicesimo secolo, fra il 1454 e il 1465, in stile gotico lombardo con elementi ancora romanici.
Nel 1483 la chiesa venne acquistata dalla famiglia Pecchi, che ne rimasero proprietari fino alla metà del diciannovesimo secolo.
L’idea di unirla a un’abitazione risale al Seicento e deriva proprio dai proprietari di allora, che decisero di abbattere la parte anteriore dell’edificio per lasciare in piedi solo l’abside.
Venne in quell’occasione aggiunta sul lato destro della chiesa verso il cortile una porta ad arco acuto, tuttora presente.
# La villa triste
Nel 1927 i resti dell’oratorio vennero fatti restaurare dal proprietario Temistocle Fossati, che fece costruire dall’architetto Zanchi la villetta in stile neorinascimentale che adesso si trova attaccata alla chiesa.
La villa non è una villa qualsiasi, ma quella che nell’estate del 1944 prese il nome di “Villa Triste” di Milano, perchè occupata dal criminale di guerra fascista Pietro Koch e dalla sua banda.
Fortificata di filo spinato, riflettori e sirene, la villa fu la testimone impassibile di migliaia di violenze disumane inflitte dalla Banda Koch agli oppositori politici.
# La chiesa nascosta oggi
Oggi la chiesetta appartiene alle Missionarie dell’Immacolata. Nonostante il suo passato drammatico e il peso della sua storia, il luogo merita una visita.
Il seminterrato, un tempo camere di tortura della Banda Koch, oggi accoglie le cucine e i ripostigli delle suore.
L’abside, una chiesa a tutti gli effetti, è stata recentemente restaurata e ospita diverse pitture e affreschi quattrocenteschi di scuola lombarda.
La chiesa si può visitare ma solo su richiesta.
Fonti: milanotoday.it
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ARIANNA BOTTINI
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