Temi come la Milano da bere, paninari e yuppies di fine anni’80/inizio anni’90 sono stati affrontati più volte, oggi però ci soffermiamo a viso aperto su ben altri ricordi: la presenza di alcune regole d’oro, che si sono un po’ perse per strada e andrebbero ripristinate, dato che ci permetterebbero di vivere certamente meglio. Ve lo ricordate come si viveva, no? Quando non c’erano telefonini, si aspettava a casa per la telefonata della ragazza che ci piaceva e si leggevano solo news da quotidiani cartacei. Andiamo dunque a vedere quali erano le regole di vita anni’90 che ci piacerebbe riportare in auge.
Le 5 regole degli ANNI ’90 da ripristinare a Milano
#5 Stare di più all’aria aperta
Non che non si faccia anche ai giorni nostri, beninteso. Ma una volta, senza smarthpone e con al massimo una console di videogames a farci divertire fra le mura di casa, si stava molto ma molto più tempo all’aria aperta. E in gruppo. Ma soprattutto, si avevano meno cefalee per la piega del collo e lo sguardo fisso sui nostri mille devices. All’epoca chi aveva il telefonino poteva essere solo un ricco magnate, e di certo non aveva schermi per poter chattare o giocare ai videogames. Almeno fino a che la Nokia non sfoderò fuori il 3210, il caro vecchio telefonino con lo snake (quello sì che non tornerà mai più)
#4 Leggere libri cartacei
Come sopra. Si pensava che la tecnologia avrebbe ucciso l’editoria cartacea, e in parte l’ha tramortita pesantemente, disarcionandola con un clic dalla nobile posizione che occupava negli anni ’90. Ma per fortuna i libri esistono ancora e, anche se le librerie non vendono più come allora, resistono strenuamente al passare dei tempi. Certo però che tutti noi potremmo dar loro una mano, che dite? La ricetta è semplice, dunque. Più libri, meno tecnologia.
#3 Andare in bagno senza telefono
Su questo il telefonino non ha alibi e l’isolamento è d’obbligo. Una volta si leggeva la gazzetta o le cronache rosa, si fumava o si beveva il caffè. Ora sfogliare il proprio diario di Facebook o vedere mille foto su Instagram è diventato uso comune. Cioè, probabilmente si fuma e si beve ancora il caffè, sia chiaro, ma gli smartphone ormai sono il primo pensiero quando ci sediamo lì. Il momento “toilet” è un momento sacro, per cui non ci sentiamo di prendere posizione. Voi cosa preferite?
#2 Fare le cose con più calma
In quegli anni tendenzialmente c’era più tempo per chiacchierare, comunicare a viso aperto e anche discutere senza prevalere. Forse perché i social network hanno velocizzato e in parte avvelenato buona parte delle comunicazioni odierne. Che siano col partner, con i genitori o con colleghi. Si ha insomma una tendenza generale a fare le cose di fretta, che non può che essere deleteria
#1 Avere più cura di sé stessi
L’ultima regola potrebbe sembrar filosofica/sociale, ma è quanto di più attuale ci possa essere come augurio per un immediato futuro. Certi media, chiacchiere propagate su whatsapp, fake news non fanno altro che intorpidire ancora un po’ di più il grigiore dei tempi moderni, i telefonini se usati male non fanno altro che intristirci e i social sembrano essere un lucernario di preoccupazioni. Come abbiamo visto, buona parte di queste regole da ripristinare sono intrecciate fra loro in un unico grande spettro: il peggioramento delle relazioni e comunicazioni dovuto a troppo uso della tecnologia. Il benessere, lo sport, il cibo sano, le buone abitudini sono tutte cose che si possono fare senza avere un’app. Lo si faceva anche trent’anni fa in fin dei conti, no?
Che ve ne pare di queste regole da ripristinare? Ne avete qualcun’altra da suggerire? Diteci la vostra!
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CARLO CHIODO
Penso che queste 5 regole siano in ordine crescente di importanza e tutte sacre. Non ho mai pensato al caffè/sigaretta in bagno, ma la Gazza era un must. Provate a portarvela adesso, è una sensazione fighissima. Io, se provvisto, mi porto i volantini dei supermercati o dei negozi di elettrodomestici, danno comunque un +.
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