Milano 2030: come sarà la città tra 10 anni

Milano, data astrale 2030

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Ecco come sarà tra 10 anni Milano secondo Enrico Mariutti, ricercatore e analista in ambito economico ed energetico.

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MILANO 2030: come sarà la città tra 10 anni

Milano, data astrale 2030:

#1 Tutti gli edifici efficientati a livello energetico

L’amministrazione comunale ha approntato dei programmi di riqualificazione edilizia in accordo con le imprese edili, le utilities energetiche e il settore creditizio, per garantire a esercizi commerciali e famiglie pacchetti di interventi di efficienza energetica a costo zero.

#2 Gli inquinanti nell’aria ridotti di oltre un terzo grazie all’impiego di materiali fotocatalitici

L’impiego di materiali fotocatalitici è diventato obbligatorio nei lavori di rifacimento del manto stradale e delle facciate. “I materiali fotocatalitici (asfalti, intonaci, calcestruzzi) catturano l’inquinamento dell’aria e, grazie alla luce solare, lo scompongono in innocui nitrati e carbonati, lasciando le superfici sempre pulite. in un decennio la misura ha permesso di abbattere la concentrazione di inquinanti nell’aria di circa il 30%.”

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#3 Grazie all’utilizzo dei binari ferroviari la metropolitana di Milano è diventata la più efficiente d’Europa

La città ha messo a disposizione l’infrastruttura ferroviaria urbana per il trasporto commerciale, seguendo gli esempi positivi di città come Parigi, Dresda e Zurigo, così tra Milano e l’hinterland oltre ai rifiuti vengono trasportate anche le forniture destinate ai supermercati e ai centri commerciali, alle officine e ai centri di smistamento dell’e-commerce. I canoni pagati dalle aziende al Comune di Milano per l’utilizzo dei binari ha consentito di potenziare l’offerta di trasporto pubblico dei cittadini rendendo la metropolitana milanese la più efficiente d’Europa.

#4 Il parco orbitale, una cintura verde di 400.000 ettari che dimezza l’isola di calore nei mesi estivi

il progetto di parco orbitale

L’area intorno a Milano è stata trasformata in un parco orbitale con 400.000 ettari di boschi, inglobando quelli esistenti, capace di dimezzare l’effetto isola di calore in città e assorbendo 6 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno.

 #5 I tetti e le pareti dei palazzi sono ricoperte di verde in grado di catturare il 25% del particolato dell’area metropolitana

villa mozart. Foto: Corriere della Sera (c)
villa mozart. Foto: Corriere della Sera (c)

Un investimento di 200 milioni finanziato al 70% da privati ha consentito di installare green panel, giardini pensili, tetti e pareti verdi, che sono arrivati a coprire un milione di metri quadri di superfici verticali, soprattutto nelle periferie, dove l’edilizia ad alta intensità abitativa mette a disposizione ampie superfici verticali e consente un impatto economico significativo in termini di risparmio ai suoi residenti. Il risultato più rilevante sarà la riduzione de 25% del particolato dell’area metropolitana milanese corrispondenti a 1.000 tonnellate di polveri sottili l’anno. Oltre a questo le isole verdi hanno creato un ambiente ideale per le attività ristorative stimolando la ripresa economica nei quartieri più colpiti dalla crisi.

#6 L’assistenza sociale viene fornita da una rete di cooperativa

L’infrastruttura di assistenza pubblica viene gestita da una rete di cooperative che offrono “un’opportunità di riqualificazione professionale alle categorie a maggiore rischio di povertà, emarginazione e criminalità.” Tutto questo è a “beneficio dell’intera comunità, perché mettendo a sistema i fondi nazionali e quelli comunitari per il contrasto al disagio sociale il servizio comporta un esborso estremamente contenuto per le casse comunali.”

#7 Il paesaggio dell’area metropolitana si è trasformato, con fotobioreattori e vasche per la produzione di microalghe, bioraffinerie e fattorie verticali

credits: corriere.it

“I fotobioreattori sono destinati alla purificazione dei gas di scarico di origine industriale, da cui estraggono fino al 90% della CO2 e degli inquinanti a un costo compreso tra 1 e 8 dollari la tonnellata. Nel complesso, grazie ai fotobioreattori, la Regione Lombardia ha tagliato del 20% le emissioni industriali rispetto al 2020. Le vasche, invece, vanno ad alimentare una filiera innovativa: quella della carne ecosostenibile, mentre numerosi capannoni in stato di abbandono sono stati trasformati in fattorie verticali.”

#8 La riqualificazione stradale con vernice bianca porterà alla riduzione di 200 milioni di tonnellate di anidride carbonica

asfalto bianco, Los Angeles
asfalto bianco, Los Angeles

Grazie a un ambizioso programma di riqualificazione stradale la Regione Lombardia ha pianificato di ridipingere di bianco 30.000 km di autostrade e strade extraurbane. Con questa operazione dovrebbe produrre un effetto pari alla rimozione dall’atmosfera di 200 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

#9 Rho Fiera trasformato nel riferimento mondiale per prodotti e servizi ecourbani

Il polo fieristico di Rho è diventato il punto di riferimento globale per i prodotti e i servizi ecourbani, mentre decine di startup hanno conquistato nicchie di mercato ad alta redditività: arredi urbani, green design, macchinari per la gestione del verde urbano di nuova generazione.

#10 Le università sono diventate hub di start up e di centri di ricerca di livello mondiale

Il Politecnico di Milano collabora con il mondo imprenditoriale a decine di progetti, che spaziano dalla Carbon Capture and Storage all’idrogeno, dalle batterie di nuova generazione a dispositivi avanzati per il risparmio energetico. Recentemente ha brevettato il primo ciclo industriale al mondo capace di produrre jet fuel carbon-neutral a prezzi di mercato.

Continua la lettura: METRO MILANO: come saranno le STAZIONI del prossimo FUTURO

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

8 COMMENTI

  1. Avete intenzione di costruire a Milano anche la copia della Tour Eiffel? Perché nel render di copertina dell’articolo sulla destra c’è …..

    • In effetti c’è anche la Senna in primo piano… peccato, per un momento ho pensato proprio a una visione della nostra città più articolata, ma così è proprio un copia e incolla di un altro render.

  2. #4 400.000 ettari di boschi? Elemento principale del cosiddetto parco orbitale è il Parco Sud, 47.000 ettari in gran parte coltivati a riso, mais e foraggere. Credo che 350.000 ettari di boschi nella fascia a nord di Milano siano difficili da reperire..

  3. Ma per favore. Quest’anno nella mia zona non hanno nemmeno raccolto quella poca erba che hanno tagliato e nemmeno pulito i marciapiedi dalle erbacce. Se andiamo avanti così fra dieci anni Milano è a livelli di Nairobi.

  4. Le strade bianche sono interessanti anche per l’illuminazione notturna, perché consentono di ridurre i livelli di illuminamento a parità di luminanza, ma aumenta il problema dell’ inquinamento luminoso del cielo , come conseguenza della riflessione della luce dell’ asfalto bianco.

  5. In effetti c’è anche la Senna in primo piano… peccato, per un momento ho pensato proprio a una visione della nostra città più articolata, ma così è proprio un copia e incolla di un altro render.

  6. Uno dei principali problemi di Milano è anche proprio la presenza sia a livello mediatico che in giunta di “soggetti” come l autore di questo articolo che vivono in un mondo alternativo. Chi a Milano ci vive veramente e non fa il radical chic da ZTL sa benissimo che non sarà possibile niente di quando scritto e fra 6 anni sarà ben peggio di oggi se non si comincia a pensare seriamente ai problemi seri della citta

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