5 COSE che puoi FARE (e forse non sapevi) grazie ad un ITALIANO

Colpi di genio made in Italy che hanno cambiato la vita quotidiana in tutto il mondo

0
Credits: orientamenteinrete.it Copiare a scuola

Cosa si può fare grazie ad un italiano? Milioni di cose. Volare, per esempio, oppure chiamare con il telefono di Meucci, ascoltare la radio in macchina grazie a Marconi. E la pila di Volta?

Non sono solo questi, però, i colpi di genio di alcuni italiani. Ecco quali sono le cose che puoi fare grazie ad un italiano e a cui, magari, non c’avevi mai pensato.

5 COSE che puoi FARE (e forse non sapevi) grazie ad un ITALIANO

#1 Copiare a scuola

Credits: orientamenteinrete.it
Copiare a scuola

I millenials non lo conoscono, forse ne hanno sentito parlare, ma senza il bigino probabilmente non sarebbero mai arrivati a superare le verifiche a scuola grazie ai bigliettini. Ernesto Bignami ebbe l’idea di creare un libricino che contenesse una sintesi degli argomenti trattati dal programma ministeriale, in modo da poter aiutare i suoi studenti.

Fondò la casa editrice Bignami nel 1931 e pubblicò questo libretto di colore marroncino, così che si potesse confondere con i banchi. Ed ecco che gli studenti degli anni successivi, fino ad oggi, hanno deciso di sfruttare quest’idea, riadattarla e vederla come un’opportunità per non studiare e copiare a scuola.

#2 Vincere milioni di euro

Credits: theitaliantimes.it
Lotteria

Alcuni italiani dovrebbe ringraziare Cristoforo Taverna, che molto probabilmente gli ha cambiato la vita. Questo banchiere milanese il 9 gennaio 1449 organizzò in piazza Sant’Ambrogio a Milano quella che si potrebbe definire la prima lotteria della storia italiana. Seppure i primi segni di lotterie li si videro in Cina, addirittura negli anni avanti Cristo, dove erano usate per finanziare grandi opere, e in Francia ci fu la prima lotteria con vendita di biglietti, l’antenata della lotteria che conosciamo noi è tutta italiana.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

#3 Prendere la multa per eccesso di velocità

Credits: sodi.com
Autovelox

Non è propriamente grazie, o per colpa, di un italiano che si può prendere una multa per eccesso di velocità, ma l’Autovelox è un marchio tutto fiorentino. Seppure i primi modelli di misuratori di velocità compaiono in Germania già nel 1957, il famoso Autovelox è stato creato dall’azienda Sodi Scientifica di Firenze. Nel tempo, per antonomasia, seppure in modo impreciso, il nome commerciale è divenuto genericamente un sinonimo di “misuratore di velocità dei veicoli” e l’Autovelox ha iniziato ad essere odiato da tutti.

#4 Rilassarsi in una bella vasca idromassaggio

Credits: archiproducts.com
Jacuzzi

In questo caso tutti dovrebbero ringraziare l’Italia per aver messo al mondo i fratelli Jacuzzi, gli inventori della famosa vasca idromassaggio omonima. Dal Friuli Venezia Giulia Francesco, Rachele e Valeriano Jacuzzi arrivarono in California e crearono la loro azienda. La vasca Jacuzzi, un sogno e un lusso che tutti vorrebbero avere.

#5 La pausa caffè

Credits: comunicaffè.it
Pausa caffè

Bisogna ammettere che il caffè in Italia è tutta un’altra storia rispetto a quello in qualsiasi altro stato del mondo, d’altronde l’espresso nasce proprio a Torino intorno alla fine dell’Ottocento. Ma perché si chiama espresso? Nel 1884 Angelo Moriondo inventò una macchina in grado di produrre 10 caffè ogni 2 minuti, sostituendo il lavoro, più lento, dei baristi. Moriondo non commercializzò mai la macchina, ma il milanese Luigi Bezzera modificò il progetto e la iniziò a vendere su più grande scala. Da qui nasce la pausa caffè, un momento breve ma intenso che regala quei 2 minuti di relax, giusto il tempo di un caffè.

Continua la lettura con: Il TOVAGLIOLO è stato inventato a MILANO

BEATRICE BARAZZETTI


Articolo precedente4 RISTORANTI con TERRAZZA PANORAMICA a Milano
Articolo successivoLa “foresta urbana”: il PALAZZO che ha più ALBERI che inquilini
Beatrice Barazzetti
Nata nel 1999, mentre studio Economia e Turismo scopro il mondo. Sono una sognatrice ambiziosa, solare e sempre pronta a mettermi in gioco.