Milano ha un’offerta culturale tra le migliori d’Europa. Ma se vogliamo regalarci una giornata di cultura, ci sono altre perle facilmente raggiungibili da Milano. Ne abbiamo selezionate 7, per solleticare la vostra curiosità.
7 MUSEI IMPERDIBILI a due ore da Milano
#1 Museo Egizio a Torino
Sin da quando eravamo piccoli, a scuola, ci siamo sentiti ripetere, su dei libri di geografia che sono uguali a quelli di adesso, che si tratta del secondo più importante al mondo dopo quello del Cairo.
Nel centro storico della grande città piemontese, dopo esserci fatti un bicerin, diamo per scontate le scolaresche chiassose e distratte e andiamo a visitare questo museo antichissimo (aperto nel 1824), apprezzatissimo dai turisti su Tripadvisor. Troveremo gruppi statuari, mummie, papiri, arredi funerari e di uso comune e tutto ciò che riguarda l’antico Egitto, compresi animali imbalsamati.
Il clou della visita sarà la Galleria dei Re, con la statuaria più importante, colossi di altezza imponente impreziositi da un’illuminazione a buio a dir poco magica.
#2 Museo del Cinema a Torino
Non staremo dando troppa importanza alla nostra città amica-rivale? No, glielo dobbiamo. In questo caso una certa dose di fascino aggiuntivo è data dall’edificio che ospita il museo, nientemeno che la Mole Antonelliana, il simbolo della città con i suoi 168 metri di stile eclettico ottocentesco. Già da una ventina d’anni l’edificio (di cui si può raggiungere una terrazza panoramica tramite ascensore) ospita una collezione unica per via dell’allestimento espositivo, che si sviluppa a spirale verso l’alto, ripercorrendo la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri, in un suggestivo itinerario tra scenografie, proiezioni e giochi di luce, fotografie, bozzetti e oggetti rituali. Che dire della conclusiva galleria dei manifesti? Un must, per chi ama l’arte visiva contemporanea.
#3 Acquario di Genova
Va bene, stiamo raschiando il fondo del barile quanto a prevedibilità. Ma anche qui non possiamo assolutamente esimerci dal consigliare la splendida capitale ligure e il suo cinquecentesco porto antico, dove potremo rimpinzarci di focaccia di Recco prima di superare la sopraelevata e inchinarci alla più grande attrazione biologica d’Italia. Inaugurato ormai da 30 anni, il museo comprende 39 vasche sotterranee a cui si aggiungono le 4 a cielo aperto del Padiglione Cetacei. Impressionante la panoramica, sagome della folla a parte, delle 400 specie diverse tra pesci, mammiferi marini, uccelli, rettili e anfibi in ambienti che riproducono quelli originari. Il tutto, ricordiamolo, è tutela dell’ambiente, non spettacolo fine a sé stesso.
#4 Galleria Ricci Oddi a Piacenza
Viriamo verso un’accezione un po’ demodé del museo, quella romantica della collezione di pittura. Già prima di arrivare a Piacenza, un cartello (probabilmente abusivo) ci saluta con ‘Benvenuti in Emilia’, a reclamare l’appartenenza delle terre di Codogno e dintorni. E nella piccola cittadina a cavallo tra due mondi di un unico macrocosmo, si nasconde una collezione di arte moderna assolutamente di prim’ordine, ora ulteriormente impreziosita dal ritrovamento di un quadro precedentemente trafugato, il Ritratto di Signora di Klimt, ora in bella mostra nel Salone d’Onore. Tra le colonne a porticati del bell’edificio espositivo e i quadri di tutto il Novecento italiano, passeremo ore meravigliate a ringraziare il mecenate che rese possibile questo gioiello.
#5 Palazzo della Pilotta a Parma
Il bello dell’Italia è la sua grande varietà, caratteristica non abbastanza valorizzata dall’assenza di federalismo e da un sentimento locale che spesso è mero campanilismo. In questa ex capitale che visse secoli più prestigiosi, possiamo facilmente battezzare un pomeriggio a una monografia, assaporando il gusto diverso delle raccolte museali nel Complesso della Pilotta. L’edificio col suo scalone imperiale si sviluppa attorno al Corridore, un lungo braccio rettilineo su pilastri del 1580. Gustiamoci dunque la rassegna dedicata allo stampatore settecentesco Bodoni, la Biblioteca Palatina che risale al 1769, i vasi greci del Museo Archeologico, la Galleria Nazionale con Correggio e Parmigianino, lo splendido Teatro Farnese ricostruito fedelmente in capriate lignee.
#6 Museo Nicolis a Villafranca di Verona
Stavolta scegliamo un museo non convenzionale che custodisce 10 collezioni strepitose derivanti dal patrimonio del fondatore: auto d’epoca, biciclette, motociclette, macchine fotografiche e cinematografiche, strumenti musicali e jukebox, macchine per scrivere, aeromobili e strumenti e combinazioni di volo, un’area militare con cimeli della Prima e Seconda Guerra Mondiale, modellini di auto, treni e aerei, motori e una rara collezione di volanti delle sofisticate monoposto di Formula 1 e volanti da turismo, gran turismo e sport. In vent’anni dalla fondazione, il museo, ospitato in un funzionale, piacevole edificio a vetri, ha promosso alla grande il territorio. Sarà forse per questo che è ancora poco noto in Italia, mentre è molto apprezzato tra i turisti della Gardesana.
#7 MASI a Lugano
In questa bella e ancora calda stagione, è sempre piacevole andare a rinfrescarsi le idee in Canton Ticino. Anche perché, se ce lo siamo persi, nel 2015 il vecchio Museo cantonale d’arte è stato trasformato nel MASI (acronimo d’obbligo: Museo d’Arte della Svizzera Italiana), con l’inaugurazione di una seconda sede: il centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura, che ora affianca lo storico Palazzo Reale nel centro di Lugano. Se il fiore all’occhiello qui sono sempre state le esposizioni temporanee di pittori post-impressionisti e surrealisti, ora anche la collezione permanente affina le armi, come prova la recente acquisizione del dipinto 08.02.2021 dell’artista contemporaneo Huber, una veduta scomposta del Lago Maggiore sullo sfondo del massiccio del Monte Rosa innevato.
Continua la lettura con: VIA GAGGIO, a un’ora da Milano il museo a cielo aperto più “colorato” della Lombardia
LORENZO ZUCCHI
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