Noi italiani siamo abituati a essere rappresentanti dall’estero da stereotipi a volte fastidiosi, ma che hanno spesso un principio di verità perché collegati alla storia e agli usi e costumi del nostro Paese o di una parte di esso. Alcuni di questi luoghi comuni non hanno nulla a che vedere con i milanesi. Vediamo quali sono.
“A Milano non siamo così”: gli STEREOTIPI sugli ITALIANI che NON C’ENTRANO nulla con i MILANESI
#1 Non siamo mafiosi
Ovunque nel mondo quando ci si identifica come italiani si sa che la prima cosa che passa per la mente di chi incontriamo è: “mafia”. Pensiero spesso accompagnato con un mezzo sorriso, tipo come dire io lo so chi sei anche se non lo ammetterai mai. Se la cosa si fa esplicita può essere un boomerang provare a dire non solo che non siamo mafiosi, ma che di mafiosi in carne e ossa non ne abbiamo mai visto. La risposta è ancora lo stesso sorriso, come dire “prima regola del mafioso è negare la mafia”. Che ci piaccia o meno la mafia è il “prodotto” italiano più celebre al mondo anche grazie alla trilogia del Padrino. Mafia che significa non solo criminalità organizzata ma un certo tipo di mentalità ancora piuttosto diffuso sul territorio. Anche se gli stranieri ci ritengono tutti mafiosi, non si ha ancora notizia di un milanese ai vertici di Cosa Nostra.
#2 Non siamo chiassosi (e non facciamo i gesti tipici con cui ci identificano gli stranieri)
L’italiano viene dipinto spesso per essere chiassoso, avvezzo a parlare sempre a voce alta anche in contesti in cui sarebbe richiesto un religioso silenzio. Se questo stereotipo trova conferma in chi vive o proviene dalle latitudini più a sud del nostro Paese, non ha invece niente a che fare con il modo di comportarsi del milanese. Non solo. “Ah, Italia!” e subito parte il solito gesto con le due mani con le dita unite come a inzupparle in una tazza di latte. Anche i gesti tipici che gli stranieri usano per scimmiottare gli italiani è difficile vederli messi in scena da chi è di Milano. .
#3 Non siamo scansafatiche
L’italiano ha la fama di pigro. Altro luogo comune duro a morire. E pensare che invece il milanese è l’emblema del lavoratore indefesso, al limite del patologico, una sorta di Stachanov dei tempi moderni. Gli scansafatiche si trovano altrove, di certo non a Milano e quelli che non hanno voglia di lavorare non fanno molta strada. Anzi, in qualunque classifica internazionale i milanesi svettano tra quelli che trascorrono più tempo al lavoro.
#4 Non siamo gente che parla parla… ma poi non fa
L’italiano viene solitamente rappresentato come qualcuno che fa le cose in modo approssimativo, che parla parla ma poi combina ben poco. Tutto il contrario delle caratteristiche tipiche di chi è a Milano: se c’è un lavoro da portare a termine o un orario da rispettare il milanese si fa in quattro per rispettare gli accordi. Lasciare le cose metà o farle in maniera approssimativa non rientra nel DNA di chi è di Milano.
#5 La stretta di mano a Milano vale
Altro luogo comune sull’italiano è quello di non rispettare le promesse. La stretta di mano del milanese vale oro, anche più di un contratto scritto. Ci tiene a mantenere la parola data a costo di rimetterci in prima persona e pur di non perdere la faccia. In altre parti del Paese lo stereotipo dell’italiano “che frega” può anche trovare luogo, ma a Milano fa poca strada.
#6 Non suoniamo il mandolino né sappiamo fare la pizza
Pizza e mandolino è un’accoppiata di stereotipi che, insieme alla pasta, sono spesso utilizzati per rappresentare il nostro Stivale. Possono andare bene a Napoli, dove sia la pizza che il mandolino sono nati, ma non a Milano. Molta sorpresa accoglie il milanese all’estero quando scoprono che non sappiamo fare la pizza né suonare il mandolino.
#7 Ci facciamo riconoscere (ma al contrario di quello che si aspettano)
Il milanese ama fare bella figura. E ama farsi riconoscere per la sua sobrietà, per la sua competenza e la sua schiettezza. Al contrario di come gli italiani in generale vengono individuati, come casinari, caotici, sempre sopra le righe.
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