Quante volte ci si è trovati nella situazione di essere a cena con amici, fidanzati, conoscenti e non sapere come dividere il conto. Alla romana? Ognuno fa per sé? E quando i bar o ristoranti non permettono i conti separati, qualcuno deve prendersi la responsabilità di pagare per tutti e poi andare a chiedere i soldi agli altri (situazione imbarazzante). C’è un bar in Italia che risolve tutti questi problemi. Sì perché ha trovato una soluzione alternativa: è un orologio a scegliere chi paga. Come?
Chi paga il conto? In questo BAR lo decide l’OROLOGIO
# Il Caffè Mulassano, un bar storico di Torino
Siamo a Torino, in uno dei bar storici della città, dove è stato inventato un modo divertente e alternativo per scegliere chi paga il conto. Si tratta del Caffè Mulassano, nell’elegante piazza Castello. Nato nell’800, inizialmente il bar era una bottiglieria in via Nizza 3 del signor Amilcare Mulassano, titolare anche della famosa Distilleria Sacco.
Già agli inizi del ‘900 però, precisamente nel 1907, il locale si trasferì nella sua attuale postazione in piazza Castello e venne trasformato in Caffè. All’interno del bar si respira la storicità che lo caratterizza: quadri, specchi e boiseries (classica decorazione interna di edifici storici che consiste nella copertura delle pareti con pannelli di legno) testimoniano la grande tradizione del Caffè Mulassano.
# Celebre non solo per l’orologio
Il Caffè inoltre vanta la creazione di uno dei piatti preferiti dagli italiani: il tramezzino. Fu infatti una famiglia italiana ma vissuta in America che, di ritorno in patria, nel 1926 acquistò il bar e inventò le due fette di pane non tostato farcite in vario modo. Abbiamo detto però che il caffè è famoso anche per un’altra cosa: il suo orologio pazzo.
# L’orologio pazzo del caffè
Rinomato per varie ragioni, la sua colazione, la cioccolata calda con crema chantilly, l’aperitivo con il Mulassano Spritz o il Vermouth Mulassano, il Caffè Mulassano non è conosciuto solo per la sua storicità e i suoi piatti, ma anche per i suoi arredi. Dietro il bancone del bar, in alto a sinistra, c’è un orologio un po’ particolare: con numeri disposti a caso e apparentemente inutile.
In realtà è questo orologio che sceglie chi deve pagare il conto. Il caffè infatti offre, ai propri clienti meno tirchi e seduti ad un tavolo almeno in due, la possibilità di fare un gioco: sulla cassa c’è un pulsante che fa partire, tramite un meccanismo segreto, la lancetta che inizia a girare e si ferma su un numero. Tutti i clienti seduti allo stesso tavolo dovranno toccare il pulsante e chi fa il numero più basso perde e paga il conto.
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BEATRICE BARAZZETTI
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