La lingua evolve nel tempo e, più le generazioni sono lontane, più capirsi diventa difficile. Infatti, dai Baby Boomers alla Generazione Z, i termini sono di gran lunga cambiati.
Ma da dove arriva lo slang giovanile del momento? Dai diversi ambiti che la Generazione Z preferisce: dalla musica, al web, passando per il mondo dei videogiochi ed arrivando a quello anglosassone. Infatti, molte espressioni e parole non sono altro che termini inglesi, a volte abbreviati e altre volte adattati all’italiano.
Quindi, ecco un piccolo dizionario per aiutare gli adulti a comprendere i giovani d’oggi.
Il dizionario dello SLANG dei giovani MILANESI
#1 Cringe
Il termine “cringe”, letteralmente “farsi piccolo”, “rabbrividire”, descrive qualcosa di estremamente imbarazzante, per il quale si prova una certa vergogna.
Il suo uso è diventato molto diffuso dopo alcuni video su YouTube intitolati “Try Not to Cringe”, una challenge in cui gli utenti si sfidavano a non provare imbarazzo in occasione di situazioni particolari.
#2 Spammare
Deriva da una carne in scatola americana, “Spam”, che con il tempo ha assunto il significato di inviare pubblicità molesta, fastidiosa e inopportuna.
Ma nel mondo dei videogiochi indica la ripetizione ininterrotta di una stessa azione che non permette all’avversario di reagire. Da qui, l’utilizzo che ne fanno i ragazzi: “spammare” si usa quando una persona continua a scrivere messaggi senza dare all’altro il tempo di rispondere.
#3 Trigger
Dall’inglese “to trigger”, ossia “innescare”, la sua italianizzazione viene utilizzata per indicare qualcosa che fa arrabbiare, che ha dato particolarmente fastidio o che comunque ha attirato l’attenzione per le sue caratteristiche negative.
Diffuso soprattutto nei meme che girano per il web, secondo l’Accademia della Crusca potrebbe diventare in futuro un sinonimo di “far arrabbiare”.
#4 Blastare
“To blast” significa “distruggere” e si usa quando qualcuno risponde in modo secco, zittendo l’altra persona.
Anche questa è un’espressione che va molto di moda sui social, dove spesso viene usata nel momento in cui qualcuno “sconfigge” malamente qualcun altro durante una discussione, con una frase secca e perentoria.
#5 Bae
Usato per indicare il proprio partner o comunque una persona a cui si vuole molto bene, “bae” è l’acronimo di “Before Anything Else”, ossia “prima di ogni altra cosa”.
Continua la lettura con: 5 MODI DI DIRE tipicamente MILANESI
ALESSIA LONATI
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