Non solo Livigno: 10 cose imperdibili per una vacanza in Valdidentro

A un tiro di schioppo dal villaggio Husky, dalla vasca di Leonardo e dal piccolo "Tibet"

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Credits: milanosguardinediti.com - Bagni e vecchi e nuovi

Per gli amanti della montagna, o per chi semplicemente quest’anno ha scelto di non andare al mare approfittandone per scoprire e valorizzare la Lombardia, abbiamo selezionato un itinerario alla scoperta delle bellezze della Valdidentro, comune alpino a metà strada tra Bormio e Livigno, meta ideale per il turismo montano estivo.

Valdidentro, composta dall’unione dei borghi alpini di Isolaccia, Pedenosso, Semogo e Premadio, è un territorio ricco di natura, testimone di un affascinante passato che vale la pena di essere ammirato sotto ogni punto di vista, così come i suoi dintorni.

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Non solo Livigno: 10 cose imperdibili per una vacanza in Valdidentro

#1 Cascata Crap de Scegn

Credits: apenninista.altervista.org – Cascata Crap de Scegn

Questa caratteristica cascata, le cui acque si tuffano verso il borgo di Isolaccia da un altezza di circa 70 metri, è avvolta da una serie di leggende popolari risalenti al XV-XVI secolo in cui si addita tale luogo come ritrovo notturno di streghe o, addirittura, la nascita della fenditura della roccia dovuta ad una calamità che travolse nel 1505 un gruppo di zingari rei di omicidio. Leggende a parte, è possibile salire fino in cima alla cascata, in località Sant’Antonio, e da lì ammirare un panorama mozzafiato della valle sottostante, vero balcone naturale sul borgo di Isolaccia.

#2 Valle di Fraele: le due torri medievali e i suoi laghi alpini

Credits: puntidifuga.net – Torri

Proprio sopra l’abitato di Livigno immersa nel Parco Nazionale dello Stelvio, la Valle di Fraele coi suoi laghi e corsi d’acqua è una tappa obbligata per gli amanti della montagna. Porta d’ingresso alla valle sono le due torri medioevali a difesa dell’antica strada alpina che collegava la Valtellina all’Engadina, tanto che per attraversarle bisognava pagare un dazio di dodici denari per ogni carico trasportato.

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Credits: puntidifuga.net – Valle di Fraele

All’interno della valle l’occhio può perdersi ad ammirare le sue bellezze naturalistiche, tra il lago naturale Scale, alimentato da sorgenti sotterranee, e i due laghi artificiali di Cancano. Numerosi sono i percorsi che qui si possono prendere e che conducono anche alla bellissima Val Müstair, nei Grigioni.

#3 La Chiesa di San Martino e la sua cinta fortificata

Credits: valtellina.it – Chiesa di San Martino

Arroccata su uno sperone roccioso sopra il borgo di Pedenosso e dedicata ai SS Martino e Urbano, questa chiesa è quasi unica nel suo genere, caratterizzata da una cinta fortificata attorno al vero e proprio luogo di culto. Fondata probabilmente già in epoca carolingia, utilizzata come chiesa/fortezza durante le fatidiche guerre di religione che imperversarono in queste terre dal 1620 al 1639, questa chiesa è la silenziosa testimone di un passato quasi mai ricordato, la secolare dominazione Grigionese a cui è legata l’intera Valtellina.

Dai suoi porticati è possibile ammirare le verdi montagne circostanti, mentre l’interno rievoca lo stile barocco alpino tipico della controriforma cattolica.

#4 Cima Piazzi, la vetta più alta dell’Alta Valtellina: per alpinismo o per trekking

Credits: cimapiazzi.it – Cima Piazzi

Coi suoi 3440 metri, la Cima Piazzi è la vetta più alta dell’Alta Valtellina, imperdibile ascesa per gli amanti dell’alpinismo. Partendo da Isolaccia lungo un percorso che attraversa verdi pascoli, cappelle votive e malghe si sale sempre più fino a che il percorso diventa più tecnico, la cima di questa montagna, resa celebre dall’acqua Levissima, vi farà sentire dei veri alpinisti alla Reinhold Messner. Per chi preferisce del semplice trekking, il consiglio è quello di salire in poche ore fino alla seicentesca chiesa di San Colombano, un luogo dalla vista altrettanto mozzafiato circondato da pascoli a 2475 metri.

#5 La Chiesa di San Gallo, la più bella di tutta la Valtellina

Credits_ bormio-eu – Chiesa di San Gallo

È senza dubbio la chiesa più bella di tutta la Valtellina, con la sua bianca mole e l’alto campanile svettante nel verde dei prati circostanti lungo l’antica via che un tempo univa i commerci tra il nord e il sud dell’Europa. La chiesa, risalente probabilmente all’epoca carolingia, è dedicata a San Gallo, discepolo irlandese di quel Colombano che portò il cristianesimo celtico nell’europa continentale fino a Bobbio, che evangelizzò gran parte dei territori svizzeri.

Un’aura di pace e silenzio avvolge questa chiesa, circondata dal suo tipico cimitero, e la sua misteriosa storia che la vuole parte di un monastero attivo per l’ospitalità dei viandanti lungo la via. Una meta ideale per gli amanti delle camminate a contatto con la natura e per gli appassionati di arte che troveranno pane per i loro denti nell’osservare gli interessanti affreschi quattrocenteschi al suo interno.

#6 La “Vasca di Leonardo”

Credits: milanosguardinediti.com – Bagni e vecchi e nuovi

Erroneamente associate a Bormio, il celebre complesso termale dei Bagni Vecchi e Nuovi è parte del comune di Valdidentro, meta ideale per una giornata di totale relax tra le acque termali delle numerose vasche, in particolare di quella panoramica all’aperto con una vista sulle verdi montagne circostanti. Un luogo capace di affascinare nei secoli personaggi storici quali Ludovico il Moro, Leonardo da Vinci e l’arciduca di Ferdinand von Tirol e ancora oggi meta ideale per un romantico soggiorno lontano dai pensieri cittadini.

Se di salire ai Bagni, vecchi o nuovi non importa, non ne avete voglia o tempo, potete optare per la cosiddetta “vasca di Leonardo”, una piscina termale naturale proprio sotto gli stabilimenti dei Bagni, lungo il torrente Braulio, utilizzata in passato per dai pastori locali. La scelta a livello termale devo dire che non manca.

#7 L’Husky Village di Arnoga, un angolo di Alaska in Italia

Credtis: huskyvillage.it – Husky Village

Per gli amanti degli animali e degli sport all’aria aperta, in Valdidentro, precisamente ad Arnoga, si trova l’Husky Village – Sleddog Ranch, un luogo dove i veri protagonisti sono questi fantastici cani da slitta. In estate è possibile provare l’ebrezza di guidare delle slitte su ruote trainate da una muta di husky oppure fare delle semplici escursioni di trekking in compagnia di questi amici a quattro zampe attraverso la Val Viola.

#8 Il Forte Venini, avamposto militare a 1730 metri d’altezza

Credits: bormio.eu – Forte Venini

Ricordandoci che queste montagne son state teatro della Gebirgskrieg, la guerra bianca che combattuta proprio su queste grandi cime, è per questo che, per gli appassionati di storia ma anche per coloro che dal passato volessero imparare, nel vicino comune di Valdisotto sorge il Forte Venini. Si tratta di un fortino militare costruito nei primi anni del XX secolo a 1730 metri ed utilizzato durante la prima guerra mondiale per controllare i possibili accessi austriaci in Valtellina. Ancora oggi è possibile ripercorrerne gli ambienti interni ed esterni con tanto di trincee e camminamenti di ronda.

#9 Livigno: il “piccolo Tibet” nel cuore delle Alpi

Credits: hastoria.it – Livigno

Un escursione quasi obbligata per la sua vicinanza alla Valdidentro. Un luogo unico per gli amanti di tutti gli sport estivi, dal trekking alle semplici passeggiate, dalla mountain bike all’equitazione. E per chi non fosse sportivo, no problem, Livigno offre numerose alternative come centri termali, negozi aperti, ristoranti e locali dove rilassarsi tra un boccale di birra e l’altro prendendo anche un po di sole.

#10 La cucina valtellinese: pizzoccheri, bresaola e molto altro

Credits: valtellina.it – Cucina Valtellinese

Se dopo tutte queste escursioni vi è venuta fame, o sete, nel comune di Valdidentro si trovano diversi ristoranti in cui assaporare i piatti tipici della Valtellina, primi fra tutti Pizzoccheri, Bresaola e Sciatt.

 

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MATTIA GALBIATI

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Mattia Galbiati
Critico e appassionato d’ arte, cittadino del mondo in quanto mix di varie origini. Amante dei viaggi e della storia, «penso che la bellezza dell’ arte sia ovunque, basta solo saperla cercare e valorizzare».