7 meraviglie naturali poco conosciute nel Nord Italia (Mappa)

Sette meraviglie naturali del Nord Italia poco conosciute in grado di stupire

1
Credits: diariodime.it - Piramidi di Zone

L’Italia è una terra non solo ricca di storia e arte, ma anche di grandi bellezze naturali, dalle montagne ai mari, dai suoi vulcani alle sue cascate. Ecco quindi alcune piccole meraviglie che si possono ammirare dal Piemonte al Trentino Alto Adige ma che non tutti conoscono.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

7 meraviglie naturali poco conosciute nel Nord Italia (Mappa)

 

#1 Monte Isola, l’isola lacustre più grande d’Europa

Credits: podistirecoaresi.it – Monte Isola

Si tratta dell’isola lacustre più grande d’Europa, e la si può ammirare in tutta la sua grandezza dalle sponde del Lago d’Iseo. La sua mole boschiva emerge dalle acque come il guscio di una tartaruga, e per raggiungerla basta prendere un traghetto dai porti di Sulzano o Sale Marasino. Caratteristico è il borgo dei pescatori di Carzano, mentre per i più sportivi il consiglio è di mettervi in cammino fino al Santuario della Ceriola, il punto più alto dell’isola da cui godere della miglior vista sul paesaggio alpino circostante.

 

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

#2 Le terre che ballano

Credits: viaggiaescopri.it – Terre ballerine

Un percorso naturalistico in cui sembra quasi di camminare, o saltellare, su un morbido materasso elastico, queste sono le cosiddette “Terre ballerine”. A poca distanza da Ivrea, tra i laghi Sirio e Pistono, sorge questo bosco magico, dove gli alberi sembrano muoversi quasi a ritmo di danza.

In realtà questo fenomeno è dovuto alla presenza, in passato, del Lago Coniglio, divenuto in parte una torbiera e quindi prosciugato nel 1895 per volere dell’industriale valdostano Francois Mongenet, padre della siderurgia italiana, per ricavarvi materiale combustibile per le sue industrie. Grazie allo strato d’acqua presente nel sottosuolo si ha la sensazione di camminare su un materiale talmente morbido da sembrare di gomma…provare per credere.

 

#3 Lago della Vecchia, paesaggi scozzesi a 2 mila metri

Credits: varesenews.it – Lago della Vecchia

In Alta Valle Cervo, a 1865 metri, si trova questo fantastico specchio d’acqua da cui nasce il torrente Cervo che da il nome all’omonima valle biellese. Per raggiungerlo basta salire dal borgo di Piedicavallo attraverso un percorso antico e intriso di leggende popolari. La bellezza del paesaggio e la sua pace vi ripagheranno della salita appena compiuta, un luogo tanto affascinante da ricordare il paesaggio scozzese e su cui aleggia una leggenda che ha per protagonisti una donna e un orso.

 

#4 Ponte di Veja, il più grande ponte naturale d’Europa 

Credits: infovalpolicella.it – Ponte di Veja

Si tratta del più grande ponte naturale d’Europa, con un arcata di 40 metri e una larghezza di 20, situato nel Parco Regione della Lessinia. Un luogo sospeso nel tempo, abitato durante l’epoca preistorica ed utilizzato come ponte vero e proprio per il passaggio di carri e uomini, tanto da affascinare sia Dante che Andrea Mantegna, il quale raffigurò il ponte naturale nella celebre “Camera degli Sposi” di Mantova.

 

#5 Cascate dell’Acquafraggia, le più spettacolari della Lombardia, descritte nel Codice Atlantico di Leonardo

Probabilmente la cascata più spettacolare della Lombardia, quest’alta parete da cui l’acqua del torrente Acquafraggia compie dei salti spettacolari poco distante dal borgo montano di Chiavenna e dal confine con la Svizzera. Una meraviglia che ha affascinato, tra i tanti, il genio di Leonardo da Vinci, che qui vi giunse nel 1495 annotandone lo stupore nel suo Codice Atlantico.

 

#6 Cascate di Vallesinella nel Parco Naturale Adamello-Brenta

Credits: visittrentino.info – Cascate di Vallesinella

Immerse nel Parco Naturale Adamello-Brenta, sulle omonime dolomiti trentine, si trova quest’altra spettacolare cascata. Per raggiungerla basta compiere una piacevole passeggiata nel mezzo di un verde bosco di faggi dall’abitato di Madonna di Campiglio e, se si è fortunati, oltre a questo triplice salto potrete scorgere animali come cervi e camosci.

 

#7 Piramidi di Zone, le guglie naturali create dall’erosione dell’acqua

Credits: diariodime.it – Piramidi di Zone

Uno spettacolo unico a pochi chilometri dalle acque del lago d’Iseo, quello offerto dalla vista delle cosiddette “Piramidi coniche di Zone”, in provincia di Brescia. Queste sculture naturali sono state create nel corso dei secoli dall’erosione dell’acqua a contatto con il terreno, dando origine a queste alte guglie, a volte protette dalla presenza di questi massi conici che ne hanno rallentato, o preservato, il processo erosivo. Per ammirarle basta prendere un facile sentiero all’interno della Riserva Naturale delle Piramidi di Zone che vi condurrà ad un punto panoramico in cui la vista spazia dalle piramidi coniche alle sponde del lago d’Iseo, fino alle sue montagne circostanti.

 

Continua la lettura con: Quando Milano era una delle città più grandi del mondo

MATTIA GALBIATI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 


Articolo precedenteLa nuotata nel Canyon di acqua fresca a due ore da Milano
Articolo successivoTaxi volanti tra Lombardia e Canton Ticino: nasce il primo vertiporto
Mattia Galbiati
Critico e appassionato d’ arte, cittadino del mondo in quanto mix di varie origini. Amante dei viaggi e della storia, «penso che la bellezza dell’ arte sia ovunque, basta solo saperla cercare e valorizzare».

1 COMMENTO

  1. Il lago della Vecchia ripaga sicuramente lo sforzo di arrivarci; però è bene specificare che tipo di sforzo: il dislivello da Piedicavallo al lago è di oltre 800 metri su un sentiero di montagna, a tratti ripido, da affrontare equipaggiati e allenati per fare escursionismo, impiegando 2 ore e mezza o 3 secondo il proprio passo e stato di forma. Da prevedere il ritorno in ulteriori 2 ore.

    Se si ha tempo e forze, in circa un’ora continuando la risalita oltre il lago, si arriva al Colle della Vecchia a 2187 m, che mette in comunicazione il biellese con la valle di Gressoney. Al colle si apre quindi una magnifica vista su una delle valli del Monte Rosa, e si ha completato uno dei percorsi storici della transumanza tra biellese e Valle d’Aosta.

La sezione commenti è chiusa.