I 10 borghi in Italia che mettono più paura

Dove sono e perché sono così spaventosi

0
Credits edoardokucich IG - Rosazza

Dieci piccoli borghi italiani dove si intrecciano misteri, racconti inquietanti e antiche leggende. Scopriamo dove sono e perché sono così spaventosi.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

I 10 borghi in Italia che mettono più paura

#1 A Saint Marcell si aggira il fantasma di un armigero con una spada insanguinata (Valle d’Aosta)

Credits lorenzomusa IG – Castello di Saint-Marcel

Attorno al Castello di Saint Marcel ruota una leggenda a dir poco paurosa. Sembra che tra le camere del maniero si aggiri il fantasma dell’armigero vestito in abiti seicenteschi intento a tenere in mano una spada insanguinata.

 

#2 Rosazza, il paese costruito dagli spiriti (Piemonte)

Credits edoardokucich IG – Rosazza

La leggenda narra che il comune di Rosazza fu costruito dagli spiriti e per questo è conosciuto come il paese più misterioso d’Italia. Un tempo fu abitato da Federico Rosazza, membro del Senato del Regno d’Italia e dell’associazione Giovane Italia di Giuseppe Mazzini, che sembra fosse il gran maestro della massoneria della zona. Rosazza infatti è ricca di simboli esoterici e misteriosi.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

 

#3 Oleggio Castello, con il fantasma di una donna morta nella sua torre (Piemonte)

Credits aimonedalpozzo IG – Oleggio Castello

Sopra le colline verdi che sovrastano il lago Maggiore, c’è il comune di Oleggio Castello con un castello speciale in stile neo-gotico: Castello Dal Pozzo. Si racconta di una giovane donna di nome Barbara che nel 400 morì nella torre di mal d’amore e che da allora vaga senza meta tra le stanze del castello.

 

#4 Triora, il borgo delle streghe (Liguria)

Credits: @casu_ale
Triora

Il borgo di Triora è famoso per essere il borgo delle streghe. Tutto nasce nel 1587 quando il piccolo borgo ligure fu colpito da una tremenda carestia e dal maltempo: la causa di questa sventura fu addossata alla streghe. Triora divenne teatro di una vera e propria caccia alla streghe, una vicenda rievocata ancora oggi e che si può ritrovare nel museo etnografico e della stregoneria di Triora.

 

#5 Landriano, con il suo castello “abitato” dal fantasma di una strega morta sul rogo (Lombardia)

Credits la_saretta_89 IG – Castello di Landriano

Il Castello di Landriano in provincia di Pavia, sarebbe abitato dal fantasma di Janet, una nobildonna proprietaria del castello che nel XVI secolo che conosceva il potere delle erbe medicinali. Un’antica leggenda racconta che fu accusata di essere una strega e uccisa sul rogo e che da allora si percepisca la presenza della donna tra le stanze del castello.

 

#6 Curon, un paese fantasma sommerso dal lago (Trentino Alto Adige)

@nicola.scalise – Curon

Nella Val Venosta c’è un campanile che emerge dal lago, unica testimonianza del borgo di Curon sommerso dalla costruzione di una diga nel corso degli anni ’50. Secondo una leggenda, dal fondo del lago di questo antico paese fantasma si possono udire ancora oggi risuonare le campane.

 

Leggi anche: I misteri di Curon Venosta: il CAMPANILE che emerge da un LAGO a tre ore da Milano

#7 Poveglia, l’isola della peste (Veneto)

Credits yamihabana IG – Poveglia

A pochi passi da Venezia nel mezzo della laguna c’è Poveglia, un’isola disabitata utilizzata come luogo di quarantena per oltre 160.000 persone durante la peste. Si dice che il terreno dell’isola sia composto per il 50% da resti umani, tanti ritrovati casualmente sotto i vigneti. Ad accrescere il tasso di paura percepito in questo lembo di terra ci pensa poi l’ospedale psichiatrico costruito nel 1922 e abbandonato da oltre 20 anni.

 

#8 Borgo a Mozzano e il ponte del diavolo (Toscana)

Credits benini.bruna IG – Borgo a Mozzano

Borgo a Mozzano in provincia di Lucca è conosciuto per il suo ponte del diavolo e una leggenda attorno alla sua edificazione. Il capomastro, durante la costruzione del ponte, preoccupato di non riuscire a rispettare i tempi di consegna a causa delle continue piene del fiume Serchio, avrebbe invocato l’aiuto di Satana. Per completare l’opera in una sola notte il diavolo chiese in cambio la prima anima che avesse attraversato il ponte. Il capo muratore accettò, ma usò uno stratagemma: fece attraversare il ponte ad un cane salvandosi così la vita.

 

#9 A Calcata si sente risuonare il canto delle streghe (Lazio)

Credits danielemartuk84 IG – Calcata scorcio

Calcata, in provincia di Viterbo, è conosciuto anche come il Borgo delle Streghe e da tempo è disabitato tranne in alcuni periodi dell’anno in cui convivono artisti e hippy. In questo piccolo borgo si racconta che, quando il vento soffia forte, si sentirebbe risuonare il canto delle streghe mentre si passeggia per le stradine. 

 

Leggi anche: Il PAESINO degli HIPPY nel cuore dell’Italia

#10 A Sermoneta lo spettro di un bambino morto vaga nel castello (Lazio)

Credits belviii – Castello di Sermoneta

Nel borgo di Sermoneta, in provincia di Latina, si è tramandata una leggenda inquietante che ruota attorno al suo castello. Sembra che lo spettro di un bambino morto violentemente nel sotterraneo del castello vaghi disperato. Tutti gli indizi portano al piccolo principe raffigurato in un quadro della sala del Cardinale.

 

Fonte: Zingarate

Continua la lettura con: 7 LUOGHI IDEALI per il ponte di ognissanti (con il tragitto da Milano)

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

 


Articolo precedenteGrande o Pavese? La miniguida per distinguere tutti i navigli di Milano
Articolo successivoVideo: «Ciao sono Giacomo Poretti: Porta Romana è il mio quartiere»
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.