«Facciamo come la Francia»: gli 8.000 ricchi italiani a Montecarlo pagheranno le tasse in Italia?

La proposta lanciata da Angelo Mincuzzi: facciamo come la Francia, facciamo pagare le tasse in Italia ai connazionali residenti a Montecarlo

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Ph. mia_tortilla

La proposta lanciata da Angelo Mincuzzi sul blog del Sole 24 ore: facciamo come la Francia, facciamo pagare le tasse in Italia ai connazionali residenti a Montecarlo. 

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«Facciamo come la Francia»: gli 8.000 ricchi italiani a Montecarlo pagheranno le tasse in Italia?

Estratto da https://angelomincuzzi.blog.ilsole24ore.com/

# De Gaulle: chi si trasferisce a Monaco lo fa per non pagare le tasse. Quel privilegio deve finire

[…] Era la mezzanotte tra il 12 e il 13 ottobre 1962 e i funzionari francesi cominciarono a fermare le auto che entravano e uscivano da Montecarlo chiedendo i documenti e domandando se i passeggeri avessero nulla da dichiarare, come racconto nel libro “Europa parassita – Come i paradisi fiscali dell’Unione europea ci rendono tutti più poveri” (Chiarele ttere). Il presidente francese Charles De Gaulle aveva tenuto fede alla minaccia inviata al principe Ranieri di Monaco e quella era la sua dichiarazione di guerra.

De Gaulle

Il Principato consentiva ai ricchi francesi di prendere la residenza a Montecarlo e di non pagare le tasse? Ranieri permetteva che trasferissero in quel fazzoletto di terra anche le loro società, che così non dovevano versare nessuna imposta al Fisco di Parigi? “Bene – aveva sentenziato De Gaulle – chiuderò i confini e isolerò il principe Grimaldi e il suo paese”.

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[…] Il messaggio che il governo di Parigi lanciò a tutti i francesi che vivevano nel Paese […] era chiaro e forte: chi si trasferisce a Monaco lo fa per non pagare le tasse. Quel privilegio […] doveva finire.

# I francesi di Montecarlo pagano le tasse in Francia

[…] Come andò a finire è storia nota. Il principe Ranieri firmò un “armistizio” e ruppe per la prima (e finora unica) volta il principio stabilito da suo avo Carlo III nel 1869. I residenti francesi avrebbero dunque pagato le imposte alla Francia come se non fossero residenti a Montecarlo.

Ph. dilpe

Ancora oggi gli oltre novemila residenti d’oltralpe nel Principato sono gli unici (insieme agli statunitensi che tassano i loro cittadini ovunque vivano nel mondo) a pagare le imposte. E pagarle al loro paese. Grazie a De Gaulle. Non devono farlo invece gli ottomila italiani, i circa tremila britannici, gli oltre mille svizzeri e belgi, i 900 tedeschi, i russi, i greci, gli spagnoli e gli altri residenti di tutte le altre nazionalità, per i quali Montecarlo rappresenta un vero paradiso fiscale, un rifugio che concede loro un privilegio che i residenti stranieri difendono a denti stretti.

# Il testo del nuovo accordo per far pagare le tasse in Italia a 8.000 residenti nel Principato

[…] l’Italia dovrebbe seguire l’esempio di De Gaulle. Montecarlo dista dall’Italia soltanto 15 chilometri che si percorrono attraverso una comoda autostrada in pochi minuti. E’ comodo anche raggiungerla via mare, se si possiede un super yacht. Oppure in elicottero.
Anche se non può bloccarne i confini, il nostro paese può sempre adottare misure specifiche per ottenere ciò che la Francia ha già ottenuto in passato. È solo un problema di volontà politica.

Ph. A_Different_Perspective

[…] L’Italia avrebbe soltanto da guadagnarci e non avrebbe nulla da perdere perché gli ottomila italiani residenti a Montecarlo oggi non versano nemmeno un centesimo all’Italia. 
Un trattato con il Principato di Monaco avrebbe soltanto effetti positivi per gli italiani che vivono in Italia e che pagano le tasse. Ma avrebbe anche un grande effetto simbolico sui cittadini che lavorano e che versano allo Stato imposte certamente troppo alte.

Cosa dovrebbe prevedere un accordo tra Italia e Montecarlo? Questo è l’articolo 7 della Convenzione fiscale tra Francia e Principato di Monaco del 1963. Ho sostituito alle parole “Francia”, “francese” e “1962” le parole “Italia”, “italiana” e “2024”:

Articolo 7 – 1. Le persone fisiche di nazionalità italiana (francese nel testo originale, ndr) che trasferiranno il loro domicilio o la loro residenza a Monaco – o che non possono dimostrare cinque anni di residenza abituale a Monaco alla data del 13 ottobre 2024 (1962) – dovranno essere soggetti in Italia (Francia) all’imposta sul reddito delle persone fisiche e all’imposta addizionale alle stesse condizioni come se avessero il domicilio o la residenza in Italia (Francia).

Fonte: https://angelomincuzzi.blog.ilsole24ore.com/

Continua la lettura con: Qual è la città dove si pagano le tasse più alte d’Italia?

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