Un grande sogno degli appassionati dello sci potrebbe diventare realtà. La nuova infrastruttura, se verrà realizzata, metterebbe in connessione il comprensorio del Cervino-Matterhorn con quello del Monte Rosa rappresentando un trait d’union storico tra Sud e Nord delle Alpi. Cosa prevede il progetto e quanto tempo ci vorrà per realizzarlo.
In seguito a segnalazione dell’Associazione “Ripartire dalle Cime Bianche”, alla fine di ogni paragrafo pubblichiamo alcune rettifiche inerenti il progetto.
FUNIVIA ALAGNA-ZERMATT: il progetto di unire 580 km di PISTE in un comprensorio unico al mondo (aperto 12 mesi l’anno). A due ore da Milano
# L’obiettivo è creare creare uno dei più estesi comprensori al mondo
Nello scorso mese di dicembre è stato consegnato lo studio di fattibilità, alla Monterosa Spa e a un Comitato promotore che riunisce molte categorie economiche a sostegno del progetto, per creare uno dei più estesi comprensori al mondo a 2 ore di auto da Milano: con 5 vallate collegate, 38 vette sopra i 4mila metri intorno e, in totale, 580 chilometri* di impianti sulle Alpi tra Italia e Svizzera. Nei prossimi mesi sarà compito della Regione Valle d’Aosta esaminare il dossier e, in caso di valutazione positiva, procedere con uno studio economico e uno di impatto ambientale e infine un progetto esecutivo.
*in totale sono 490 i km di impianti
# Al centro del progetto la funivia Alagna-Zermatt
L’elemento centrale del progetto è la realizzazione di una funivia tra Alagna e Zermatt: si andrebbe così a collegare il comprensorio del Cervino-Matterhorn con quello del Monte Rosa* rappresentando un trait d’union storico tra Sud e Nord delle Alpi. Le valli messe in connessione sarebbero quella di Valtournenche, Val d’Ayas, di Gressoney, di Alagna e di Zermatt, mentre i comprensori quelli di Zermatt in Svizzera, Cervinia-Valtournenche, Champoluc, Gressoney e Alagna. In 30 minuti si potrà andare dalla ski area del Cervino Ski Paradise a quella del Monterosa Ski e viceversa.
*In inverno non sarebbe un comprensorio sci ai piedi perché nel Vallone delle Cime Bianche
non si può sciare e da Zermatt e da Cervinia gli sciatori che arriverebbero ad Ayas sarebbero prossimi allo zero, dovendo passare ore sugli impianti fra andata e ritorno.
# “In città costruiscono le metropolitane per spostarsi più rapidamente, in montagna le funivie“
L’opera farebbe crescere il turismo in tutta l’area destagionalizzando la proposta turistica. Verrebbero infatti a crearsi nuove opportunità per il turismo estivo*, legato a sentieri e mountain bike, oltre agli effetti positivi per chi vive in Alta Valle, con una riduzione dei tempi di percorrenza rispetto all’auto. Il commento del sindaco di Alagna, Roberto Veggi,, riguardo al progetto: “L’impianto non è progettato solo e unicamente in funzione dello sci. Anzi: è in primis uno strumento per collegare più vallate alpine e per unire due comprensori che già esistono. In città costruiscono le metropolitane per spostarsi più rapidamente, in montagna le funivie“.
*In estate non sarebbe possibile promuovere il vagheggiato percorso da Alagna a Zermatt perché il collegamento Gressoney/Ayas è incompleto.
# Due anni di lavori previsti per un investimento di 75 milioni di euro
L’impianto sarebbe removibile, senza una nuova pista da sci nel vallone ma con un’area per il free ride*, e servirà un anno di tempo per la progettazione definitiva e due stagioni estive per i lavori. L’investimento previsto è pari a 75 milioni di euro.
*Il Vallone delle Cime Bianche, salvo rare mete riservate allo scialpinismo (es. Bivacco Città di Mariano) non si presta allo sci fuoripista (freeride). Il versante orografico dx (Courtod) è perennemente sotto valanga salvo 15 giorni l’anno in primavera inoltrata. Nella Comba di Aventine si passerebbe fra massi sporgenti e si dovrebbe risalire dai pianori di Rollin e del Mase: non propriamente l’ideale per lo sci in discesa.
Fonte: Il Sole24ore
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FABIO MARCOMIN
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