L’infrastruttura è stata pensata per rivoluzionare la mobilità cittadina del capoluogo ligure: ancora prima di essere realizzata ha scritto già due primati. Questo il progetto nel dettaglio, l’aggiornamento sui cantieri e quando è prevista l’inaugurazione del tunnel.
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Genova accelera sui tunnel stradali con il primo «sottomarino»: Milano recupererà il terreno perduto?
# Un tunnel da record: il primo sottomarino in Italia e con il diametro più grande in Europa
Un’opera ambiziosa per Genova e per l’Italia: il tunnel subportale. Si tratta infatti del primo tunnel sottomarino nel Paese, con un tracciato principale che si sviluppa per 3,4 km su un intervento complessivo di 4,2 km, raggiungendo una profondità massima di 45 metri.
L’infrastruttura è costituita da due gallerie separate, una per ciascuna direzione di marcia, con un diametro di scavo di circa 16 metri che ne fa il più grande d’Europa e ai primi posti nel mondo. Il tunnel consente di collegare il nodo di San Benigno, a ponente, con Viale Brigate Partigiane nel quartiere Foce, a levante, passando sotto il bacino portuale e, secondo le previsioni sui flussi di traffico, vedrà transitare a regime fino a 7.335 veicoli l’ora nei momenti di punta.
Dal punto di vista dei collegamenti, il tunnel sarà connesso al casello autostradale di Genova Aeroporto (A10) tramite la viabilità del Lungomare Canepa e la strada a scorrimento veloce Guido Rossa. Verso il casello di Genova Ovest (A7), invece, sfrutterà la nuova viabilità del nodo di San Benigno.
# Un investimento di 1 miliardo di euro per un progetto basato sul masterplan di Renzo Piano
# I tre nuovi parchi: Parco della Lanterna, della Foce e delle Mura
Veniamo quindi al verde. Come detto si prevede la realizzazione di tre parchi urbani, nei punti di raccordo tra il tunnel e la viabilità cittadina: uno nei pressi della Lanterna, un altro vicino all’ex via Madre di Dio e il terzo sarà realizzato nella zona di viale Brigate Partigiane. La superficie complessiva tra aree pedonali e verdi è di circa 10mila ettari.
Questi interventi sono state pensai per integrarsi nel sistema paesaggistico genovese, “richiamando le sue caratteristiche e la storia del suo territorio, dei suoi giardini, parchi, piazze e del suo lungomare, a favore di una continuità strutturale dei sistemi verdi a difesa e sostegno della qualità ambientale e della biodiversità.”
# Il punto sui cantieri
A giugno 2023 sono partite le prime lavorazioni nel lotto A0, con attività di preparazione, interventi di bonifica bellica a terra delle aree interessate dagli scavi e di bonifica bellica subacquea delle calate portuali Concenter e Giaccone. Nella primavera 2024 c’è stato invece l’avvio ufficiale dei cantieri per la demolizione del grande capannone industriale CSM che consente di aprire alla città un’area di oltre 25.000 mq dove è previsto l’imbocco Ovest del tunnel e l’inizio degli scavi. Terminata la prima fase dei lavori, all’inizio del 2025 sono iniziate le fasi di costruzione del tunnel e nello specifico la realizzazione della nuova galleria ferroviaria, per sostituire il Romairone, e il nuovo viadotto per servire porto, del quale è stato costruito la spalla e parte di una pila. In predisposizione l’area per lo scavo principale dove la talpa dovrebbe iniziare la sua attività a metà del 2026, si prevedono 2 milioni e 425 mila metri cubi di materiale di scavo, mentre tra le opere complementari è in corso la demolizione dello svincolo “giro Lanterna” e la costruzione dello scolmatore del rio San Bartolomeo.
# L’inaugurazione è programmata per settembre 2029
In base all’ultimo cronoprogramma i cantieri dovrebbero concludersi ad agosto 2029 e l’apertura al traffico dovrebbe avvenire per settembre dello stesso anno, anche se rimane da definire l’assegnazione dell’appalto principale che ha un valore pari a più di 800 milioni di euro. L’infrastruttura nasce con l’obiettivo di rendere più rapido ed efficiente l’attraversamento della città, una necessità ormai non più soddisfatta dalla strada sopraelevata costruita nei primi anni ’60, oggi insufficiente a gestire il continuo aumento del traffico.
Tra le opere complementari legate alla nuova infrastruttura, tutte a carico di Aspi, è prevista anche l’installazione di barriere fonoassorbenti lungo lungomare Canepa, un intervento pensato per mitigare l’impatto acustico e migliorare la qualità della vita nelle aree circostanti.
# Se Milano non si fosse fermata: questo il tunnel che avrebbe risolto il problema del traffico
Continua la lettura con: Il tunnel tra Europa e Africa: assegnato il progetto per unire i due continenti
FABIO MARCOMIN
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