«Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani». Una frase che conoscono anche le pietre, attribuita a uno degli intellettuali e politici italiani più importanti del Risorgimento, Massimo d’Azeglio. Alla prova dei fatti è valida ancora oggi perchè, nonostante l’unione geografica e politica avvenuta oltre 160 anni fa, le differenze e il forte radicamento territoriale rimangono. Se si pensasse quindi a un ritorno al passato, quali nazioni alternative potrebbero esserci nel centro-sud del Paese? Ecco cosa ha immaginato la pagina facebook “Simboli e curiosità del mondo”.
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Gli stati alternativi che potrebbero nascere nel centro-sud Italia
# Quelli che esistevano in qualche forma: Benevento e Salerno
Partiamo dai territori che nell’antichità erano riconosciuti come stati indipendenti, con una struttura politica autonoma, come un ducato o una repubblica. Troviamo:
- il Ducato di Benevento, in passato ducato longobardo nel sud Italia, autonomo fino alla sua caduta sotto il dominio dei Franchi, comprendeva le attuali regioni Campania, Puglia, Molise e Basilicata. Si potrebbe immaginare oggi un confine con all’interno le due province di Benevento e Avellino.
- la Repubblica di Salerno, un tempo esisteva il Principato di Salerno che arrivò come massima estensione a governare anche parti di Calabria e Basilicata, per amministrare i territori corrispondenti all’incirca all’attuale provincia comprese le isole;
- lo Stato Pontificio, lo stato autonomo teocratico governato dai papi esistito fino al 1870, potrebbe essere ripristinato almeno in parte, includendo Lazio, Marche, Umbria e Romagna.
# Stati che non erano ufficialmente indipendenti, ma lo erano di fatto: Puglia, Salento e Calabria
C’erano poi dei territori che non avevano un riconoscimento ufficiale come stato autonomo, ma erano governati da signori locali o duchi che li rendevano simili a stati. Tra questi possiamo avere:
- il Ducato di Puglia, che includerebbe la parte della regione eccetto il Salento con influenza sul Mare Adriatico e in particolare sulle sponde delle Nazioni facenti parte dell’Ex Jugoslavia;
- il Ducato del Salento, per amministrare l’omonimo territorio, con influenza sul Mar Ionio e tra le lingue parlate anche il greco e l’albanese;
- il Ducato di Calabria, corrispondente all’attuale regione e con influenze sui territori dell’Egeo Settentrionale.
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# Stati da immaginare ex novo: Sardegna, Napoli e Sicilia
Veniamo infine a stati da immaginare ex novo, ricalcando interamente o in parte le attuali regioni:
- la Repubblica marinara di Cagliari, con influenza sull’area ovest del Mar Mediterraneo dove insistono oggi l’Arcipelago delle Baleari, che includa la Sardegna e la Corsica;
- la Repubblica Serenissima di Napoli, a governo del territorio dell’attuale regione Campania eccetto la provincia di Salerno;
- il Ducato del Molise, il Gran Ducato degli Abruzzi, il Gran Ducato di Sicilia e il Ducato di Lucania corrispondenti alle odierne regioni.
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