Nulla è in grado di insidiare il primato della cucina italiana come migliore al mondo, ma di certo non mancano i piatti inusuali. Generalmente, però, si tratta di esempi di ingegno aguzzato dalla necessità.
I 5 PIATTI più STRANI e INSOSPETTABILI della cucina Italiana
#1 Il Brandacujun: il suo nome deriva dalla tradizione marinara di scuotere le pentole per condire il pasto
Una testimonianza in materia è senz’altro quella del Brandacujun ligure, termine che potrebbe essere tradotto, diplomaticamente, con “scuotigonadi”. Si tratta di un piatto a base di stoccafisso, che viene cotto insieme alle patate e in un battuto di olio, aglio, limone, pinoli e prezzemolo.
Il nome del piatto si deve alla tradizione marinara da cui proviene. Sulle navi occorreva infatti scuotere a dovere le pentole per condire uniformemente il pasto, il che poteva essere difficile durante la navigazione, data anche la posizione accovacciata che serviva a tenere stabili le pentole.
#2 Lumache “alla calabrese”: una specialità lombarda
Fra i piatti “strani” è il caso di citare quelli a base di lumache (talora crude) che sono diffusi anche in Lombardia, terra in cui ci sono diversi allevamenti. Anche se le lumache sono più note come piatto della cucina francese, diversi esempi sono tipicamente nostrani. Tra questi spiccano le lumache alla “calabrese”.
#3 Il Bastardo del Grappa: un “insulto” delizioso
Un altro piatto curioso è un formaggio della tradizione veneta, ossia il Bastardo del Grappa. Se la seconda parte del nome non lascia dubbi sulla sua origine, la prima parte è dovuta alla sua lavorazione, che unisce latte di mucca e di capra, nonché erbaggi diversi, a seconda della disponibilità.
#4 Il Sanguinaccio non è solo cioccolato. Indovina cosa c’è dentro?
Un piatto che “appare” e “scompare” ciclicamente è il sanguinaccio, che in certe zone della Lombardia viene lavorato con le patate e in Liguria con i pinoli, anche qui figlio del territorio, della sua disponibilità e dell’ingegno dei suoi abitanti. Il sanguinaccio non è altro che un insaccato con una pasta simile a quella del cotechino ma con l’aggiunta del sangue animale. Viene consumato in due modi: lessato insieme ad altri salumi (come il cotechino) e patate, oppure seccato in cantina e mangiato dopo qualche mese di essiccazione.
#5 I formaggi coi vermi
Un’altra tipologia di piatti curiosi, tanto unici da richiedere particolari autorizzazioni a livello UE, è quella dei formaggi la cui fermentazione è aiutata dai vermi, diffusi in molte regioni d’Italia. Al Nord si contano il salterello friulano, la Ribiòla lombarda ed il Furmai Nis emiliano.
Continua la lettura con: I 7 PIATTI del NORD Italia che sono diventati più FAMOSI nel mondo
ANTONIO ENRICO BUONOCORE
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