Una regione con un grandioso passato. Facilmente raggiungibile da Milano. Tra rovine etrusche e domus romane, quali sono i siti archeologici più belli dell’Emilia-Romagna? Ecco la nostra top 5
I 5 SITI ARCHEOLOGICI più INCREDIBILI in EMILIA ROMAGNA
L’Emilia-Romagna è piena di gemme, dal punto di vista storico e paesaggistico. Alcune sono note, altre meno.
Vi offriamo qui una panoramica di 5 siti archeologici molto interessanti.
#1 La terramare di Poviglio (Reggio Emilia)
Si tratta della Terramare (ossia della testimonianza abitativa dell’Età del Bronzo) più antica dell’intera regione. E’ contraddistinta da un museo che custodisce i reperti più importanti del luogo e propone laboratori storico-ludici, specie per i più giovani, costantemente aggiornati in base ai ritrovamenti.
Nel sito sono presenti, a tutt’oggi, i resti di due insediamenti collegati, che probabilmente erano destinati alla difesa o a un uso militare.
#2 Il parco archeologico Novi Ark (Reggio Emilia)
Si tratta di un’estensione in senso archeologico del Parco Novi Sad, da cui prende in parte il nome. Creato tra il 2009 ed il 2011, anno in cui è stato aperto, il Novi Ark si sviluppa tanto in ampiezza che in profondità; alcuni reperti sono stati ritrovati sino ad una profondità di cinque metri. Visitabile tutto l’anno, la creazione e lo sviluppo del parco archeologico hanno portato alla luce diversi reperti dell’insediamento romano di Mutina, soprattutto nei 600 anni tra il primo secolo avanti ed quinto secolo dopo Cristo, fra i quali un decumano, delle stele ed una necropoli, oltre alle vasche per l’allevamento dei pesci, tipiche degli insediamenti romani.
Anche questo museo contempla dei percorsi ludico-culturali, rivolti in primis ai giovanissimi.
#3 Gli scavi della sala della Borsa (Bologna)
Sotto la piazza coperta della Sala della Borsa, a seguito di alcuni scavi di restauro nel periodo 1989-1990, sono state scoperte diverse rovine, sia della Felsina etrusca (i bolognesi sono detti anche “felsinei” ancora oggi) che della Bononia di epoca romana.
Il primo ritrovamento è stato quello di un edificio pubblico di epoca romana. Successivamente, sono stati scoperti i resti etruschi e, ancora più in profondità, una sorta di rete fognaria risalente al 200 avanti Cristo.
#4 La Domus del Chirurgo (Rimini)
Anche in questo caso nel 1989, ed anche in questo caso a seguito di lavori di consolidamento, in corrispondenza della piazza riminese intitolata a Luigi Ferrari, è stata rinvenuta una casa di epoca romana, detta “del chirurgo” in virtù del vasto corredo di strumenti e materiali medicali (ferri, bisturi, fiale, bilance e vasi) che sono stati ritrovati in loco e che ora sono presso il Museo della Città di Rimini.
Di sicuro la Domus risale al II secolo dopo Cristo e doveva essere di un certo livello, poiché si sviluppava su due piani e aveva anche dei mosaici a pavimento. A quanto pare, il medico suo proprietario si chiamava Eutiche ed era un medico militare.
Gli scavi sono stati piuttosto laboriosi, tanto che la Domus è stata aperta al pubblico nel 2007.
#5 La Villa Romana (Russi-Ravenna)
Anche questa villa è di epoca romana, afferisce ai primi secoli dopo Cristo ed è probabilmente decaduta durante il terzo secolo, dopo il trasferimenti dei militari a Costantinopoli e la perdita dello stato di capitale imperiale da parte di Ravenna, poi divenuta centro dell’esarcato bizantino omonimo.
Sviluppata su di una superficie di 8 chilometri quadrati tra giardino, area abitativa e area produttiva, si trova all’interno di quella che oggi è un’oasi del WWF e rappresenta uno dei reperti romani meglio conservati in tutto il Nord Italia.
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ANTONIO ENRICO BUONOCORE
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