Cosa serve per sopravvivere ad un’apocalisse? Cibo di scorta, armi per proteggersi e una rete di comunicazione privata per poter scambiarsi informazioni senza farsi ascoltare dei nemici. Quest’ultima sembra praticamente impossibile ai giorni nostri, il nostro ambiente è segnato da migliaia di reti internet, siamo tutti interconnessi, tutti, o forse quasi.
In Italia c’è un borgo che vive totalmente senza tecnologia.
Il BORGO DELL’APOCALISSE: vive senza tecnologia
# Il borgo medioevale dove tutto scorre lento
Si chiama Galliano di Mugello ed è una piccola frazione del comune italiano di Barberino di Mugello, nella città di Firenze.
Questo borgo antico si estende a ridosso dei monti Appennini, conta poco più di mille abitanti ed è un luogo tranquillo: non c’è traffico, non ci sono rumori e tutto sembra andare ad una velocità diversa rispetto al resto del mondo moderno.
Questo borgo ha un modo di vivere tutto suo, vive infatti senza tecnologia.
# Un borgo disconnesso
# La location perfetta per un’apocalisse robot
Cosa serve per sopravvivere ad un’apocalisse? Cibo di scorta, armi per proteggersi e una rete di comunicazione privata per poter comunicare senza farsi ascoltare dei nemici.
Galliano sembra essere il paese perfetto per combattere un’apocalisse ed ecco perchè è stato scelto come luogo per la presentazione di “I Mitchell contro le Macchine“, un film di Netflix.
La trama racconta di una famiglia che si ritrova a combattere un’apocalisse robot: tutti gli oggetti tecnologici, dagli smartphones agli aspirapolveri vengono ingaggiati con l’obiettivo di catturare ogni essere umano sul pianeta e la famiglia Mitchell dovrà cercare di fermarli.
Con una trovata geniale Netflix sceglie Galliano per lo spot di presentazione del film. Con la voce di Giorgio Panariello in sottofondo, lo spettatore viene accompagno tra le vie del borgo osservando, con ironia, uno stile di vita diverso, a prova di robot.
“I Mitchell contro le Macchine” è un film che nessuna intelligenza artificiale dovrebbe mai vedere, ed ecco perchè Galliano diventa l’unico luogo in cui se ne può parlare liberamente.
Come dice lo spot “Nessun occhio digitale che spia, nessun software malvagio, niente di niente. È un posto tranquillo perché qui ci sono tante famiglie che se la sanno cavare alla vecchia maniera. Persone che sanno ancora cosa significhi essere umani”.
Inutile dire che a Galliano avrebbero già vinto quest’apocalisse dato che è un borgo dove la tecnologia non ha ancora messo piede.
Fonti: siviaggia.it
Continua la lettura con: Il paese PARANORMALE dove chi entra SPARISCE
ARIANNA BOTTINI
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