Il CAFFÈ più BUONO d’ITALIA

Sorprendentemente non a Napoli ma…

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Chiedete agli italiani di rinunciare a tutto, ma non al caffè. Quando si va all’estero è una vera impresa riuscire a trovare un buon espresso, ma anche in Italia non è detto che vada sempre bene al primo colpo. E per chi si fosse mai chiesto dove bere il caffè italiano più buono, ecco svelato il mistero.

Il CAFFÈ più BUONO d’ITALIA

# Milano ospita la champions dell’espresso

credits: IG @stefanocevenini

Che sia fatto con la moka, con la macchinetta o preso al bar, non c’è miglior sveglio del profumo del caffè. Da tempo ormai un rito per la stragrande maggioranza degli Italiani, esistono guide e classifiche per aiutare gli italiani fuori casa a trovare i migliori bar e caffetterie per bere un buon caffè. Esiste addirittura una gara in suo onore: L’Espresso Italiano Champion, dove ogni anno migliaia di baristi partecipano per vincere la medaglia di miglior espresso. La domanda sorge spontanea, ma dove si può bere il miglior caffè italiano? Sorprendentemente non a Napoli ma…

# Bologna è la capitale italiana del caffè

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…a Bologna. Ebbene si, l’ultima edizione della gara nel 2019 è stata vinta da Stefano Cevenini, barista bolognese di soli 19 anni. Il campionato si è svolto presso la Mumac Academy, l’accademia della macchina per caffè di Binasco, a sud di Milano. Stefano, dopo aver battuto altri tredici baristi connazionali, si è aggiudicato il titolo di miglior barista alla sesta edizione del campionato internazionale baristi, promosso dall’Istituzione espresso Italiano (Inei).

Un orgoglio per la sua città e per l’intero Paese. Infatti, grazie a questa vittoria, Stefano Cevenini ha potuto anche rappresentare l’Italia alle finali mondiali del campionato aggiudicandosi ancora una volta il primo premio. Il giovane campione ha anche svelato la ricetta migliore per l’espresso italiano: “Una miscela bilanciata che sappia rendere una tazzina complessa nei profumi e rotonda al palato”. Cevenini ha anche spiegato di aver lavorato molto sulla temperatura della macchina per “ottenere un espresso rotondo ed equilibrato tra acidità e amaro”.

# Bollente, ristretto e nerissimo

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Nonostante in Italia ormai la preparazione del caffè sia un culto, stupirà scoprire che sia solo al quinto posto fra i maggiori importatori di caffè e al decimo posto in Europa per consumo pro-capite. Il maggior consumatore è la Germania, ma ciò che conta è la qualità e non la quantità. Per gli italiani il caffè è da consumarsi alla mattina, dopo pranzo, mentre in altri paesi è diventato una bevanda da consumarsi nell’arco della giornata. Ma sulla qualità del gusto, non ci sono paragoni. In Italia il caffè va servito bollente, ristretto, nerissimo e amaro, negli altri paesi è una bevanda più allungata e acquosa. I gusti son gusti ma, provate a dare un americano ai veri intenditori.

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SARA FERRI

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Sara Ferri
Laureanda in scienze psicosociali della comunicazione all’università Milano-Bicocca. Nutro da sempre un forte interesse per la psicologia, la filosofia e tutto ciò che riguarda la società. Sento il bisogno costante di comunicare, di scoprire nuove realtà e sono alla continua ricerca della bellezza collaterale. Per questo cerco di sperimentare ogni forma di espressione artistica, suono il basso in una band e amo viaggiare. Credo nella continua evoluzione e nel cambiamento e spero un giorno di poter contribuire a migliorare la vita delle persone anche attraverso la scrittura.