Roma ha una unicità che la distingue da tutte le grandi capitali europee: la vicinanza al mar Mediterraneo. Un punto di forza straordinario che non viene ben sfruttato né dal punto di vista turistico né per il welfare cittadino. Come fare dunque per recuperare il litorale romano e farne un grande polo di attrazione internazionale? Scopriamolo insieme.
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Il litorale romano come California o Costa Azzurra? Le 4 carte per la rivoluzione del lungomare
# «Un paradiso per i surfisti» (Financial Times) e la vicinanza a siti storici unici al mondo

Se si pensa a località di mare per una vacanza, difficilmente si pensa al litorale romano. Eppure delle caratteristiche attrattive questa ce l’ha! Per esempio, qualche anno fa il Financial Times ha recensito le spiagge del litorale romano tra “le migliori per fare surf“. In particolare, tra Santa Marinella e Santa Severa, si trovano diversi punti in cui gli appassionati di questa disciplina possono cimentarsi con la propria passione. Questo è dovuto ovviamente all’affaccio sul Mar Tirreno che, più vasto degli altri mari che bagnano le coste italiane, espone questi punti alle onde lunghe e ai forti venti.
Ma ancora, la grande estensione della costa, che è infatti gestita da più Comuni diversi, permetterebbe una buona distribuzione dell’afflusso turistico e una vastissima offerta di esperienze. Questo, neanche a dirlo, valorizzerebbe le particolarità e le identità di ogni luogo visitabile, oltre a incentivare un tipo di competizione pacifica che gioverebbe all’economia della Regione.
Per ultimo, ma non in ordine di importanza, la grande presenza di siti storici di diverse epoche (dall’antica Roma ai recenti eventi della Seconda Guerra Mondiale) potrebbe rendere questi luoghi un punto di riferimento non solo per il divertimento e lo svago, ma anche culturale.
# I punti dolenti: scarsa promozione, insufficienti infrastrutture di collegamento e strutture abusive

Il principale problema di queste coste è che chi le amministra non sa venderle al pubblico. Manca cioè una adeguata comunicazione che sappia raccontarne le particolarità o rilanciarne i punti di forza che abbiamo approfondito sinora. Oltretutto, nonostante non siano molto lontani da Roma, non è facile raggiungere questi luoghi. Le principali strade che collegano l’entroterra al mare, infatti, sono spesso ostruite dal traffico e l’unica linea ferroviaria che ci porta qua, la MetroMare, non basta a risolvere il problema, anche perché copre solo parte del litorale.
Tutto ciò senza considerare il grande limite della criminalità organizzata che prende in ostaggio grandissime fette della costa, rendendole invivibili sotto ogni punto di vista. Non è raro infatti trovare spiagge totalmente inquinate o imbruttite dalla presenza di invadenti strutture abusive di proprietà della mafia.
# Le 4 carte per rendere il litorale romano una degna alternativa a Costa Azzurra o Florida

Ma allora cosa si dovrebbe fare? Ciò che è più urgente fare è bonificare queste zone dalla presenza criminale. Già una misura come questa, permetterebbe alla libera impresa di sfruttare il territorio, attirando clientela e creando un giro economico pulito che rivitalizzi l’area.
Altro punto fondamentale: bisognerebbe rivoluzionare i collegamenti, rendendo i singoli comuni più interconnessi e centralizzando i trasporti con Roma, in modo tale da favorire uno scambio turistico continuo. Questo permetterebbe anche di organizzare campagne turistiche e pubblicitarie che sappiano unire la città al mare e viceversa.
Poi, si dovrebbe pensare alla creazione di stabilimenti che offrano servizi sia turistici che sportivi, magari con eventi e gare apposite, proprio per attirare in quest’area il surf internazionale.
Infine, per la promozione del territorio, si dovrebbe prendere spunto dalla costa più internazionale e famosa d’Europa: la Costa Azzurra. Il litorale francese presenta un cartellone di eventi di richiamo internazionale che coprono praticamente l’intero calendario dalla primavera all’autunno: ATP Tennis e Gran premio di Montecarlo, Festival del Cinema (e altri festival rinomati a livello mondiale) a Cannes, Festival della Musica ad Antibes, Jazz Festival a Juan Les Pins, il Grand Prix internazionale dei Fuochi di Artificio insieme a concerti e manifestazioni con star mondiali. Come in Francia anche sul litorale romano ogni settimana ci dovrebbe essere un evento che mette sul palcoscenico internazionale una delle località costiere.
Permettere a questa zona costiera di sfruttare tutto il proprio potenziale la renderebbe competitiva col resto del mondo e prima o poi, perché no, ci abitueremo a sentir parlare le grandi agenzie turistiche delle unicità della Costa Tirrenica. E, soprattutto, Roma potrebbe diventare l’unica grande capitale d’Europa a presentare una spettacolare offerta su una costa straordinaria.
Continua la lettura con: I 7 luoghi di Roma che dovrebbero avere la metropolitana
RAFFAELE PERGOLIZZI
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