Un bivacco tecnologico su un ghiaccio in Valle d’Aosta in memoria di un maestro di scii scomparso tra le nevi del Monte Bianco. Le sue caratteristiche e quando entrerà in funzione.
Il nuovo RIFUGIO HI-TECH MILANESE a 3.400 metri sulle Alpi
# Un bivacco tecnologico a 3.400 metri d’altezza in memoria di una guida alpina travolta da una valanga
30 novembre 2019. Una valanga travolge un maestro di sci e guida alpina, il ligure-valdostano Edoardo Camardella con l’amico Luca Martini, a Punta Helbronner, 500 metri sotto la stazione della funivia Skyway sul Monte Bianco. La sua famiglia ha deciso di dedicare alla sua memoria un rifugio che verrà realizzato a 3.400 metri d’altezza sulle Vedette del Rutor.
L’obiettivo di questo bivacco sarà anche quello di garantire un approdo sicuro, in un luogo dalle condizioni estreme dove il vento soffia a 290 km/h e le temperature scendono a meno 40 gradi, per i partecipanti del Tour du Rutor, una importante gara di sci d’alpinismo internazionale a cadenza biennale. Gli altri rifugi più vicini sono infatti a molte ore di distanza dal ghiacciaio.
# Testato nella galleria del vento del Politecnico di Milano, sarà installato sul ghiacciaio tra maggio e giugno del 2022
Durante l’inverno il bivacco in acciaio verrà montato sul palco nel piazzale delle funivie di La Thuile e lì rimarrà esposto tutta la stagione, anche per consentire a chi vorrà di partecipare alla raccolta fondi per coprire i costi. Tra maggio e giugno 2022 avverrà la sua effettiva installazione in quota con il trasporto della struttura tramite un elicottero.
Il progetto è stato curato da un gruppo di alpinisti amici di Edoardo e disegnato da uno di loro, l’architetto Massimo Roj di Progetto Cmr, società di architettura, ingegneria e design con sedi in tutto il mondo, da Milano a Mosca. Il test della struttura è avvenuto della galleria del vento del Politenico di Milano.
# Il rifugio sarà autosufficiente, rivestito da pannelli solari e funzionerà da stazione meteo
La descrizione del bivacco da parte di Roj: “Il bivacco è composto da due parti perché il luogo rappresenta i due ragazzi, al confine tra due stati, a metà tra due valli e sotto alle due Vedette del Rutor“. Le caratteristiche della struttura:
- autosufficiente a livello energetico, con il fianco Sud tutto rivestito da pannelli solari dentro a lamiere d’acciaio esterne che proteggono l’isolante con il legno rivolto invece verso l’interno;
- all’interno ci sarà un ritratto di Edoardo realizzato con pantografo a caldo e il riscaldamento radiante dal pavimento grazie alla ceramica del grès porcellanato posato a terra.
- un gruppo di batterie per far funzionare la telecamera e la stazione meteo, i cui anemometri comunicheranno con la «base» di Aosta;
- il rifugio sarà dotato di alimentazione per ricaricare il telefono cellulare;
- una grande vetrata divisa in quattro parti da una croce religiosa si affaccerà verso i 4.810 metri del Monte Bianco.
Continua la lettura con: ZATTERA 24, lo yacht in legno ispirato da RENZO PIANO
FABIO MARCOMIN
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.