Se girando l’angolo ci si imbatte in Alice nel Paese delle Meraviglie o ancora più avanti in Peter Pan due sono le opzioni: stiamo sognando o siamo tra le vie del borgo di Sant’Angelo di Roccalvecce.
Il “PAESE delle FAVOLE”
# La nascita del paese delle favole
L’idea di unire arte e architettura viene da un abitante del posto, Gianluca Chiovelli, che nel 2016, con l’obiettivo di dare un nuovo impulso al luogo, fondò l’associazione culturale ACAS. Il suo obiettivo? Trasformare il borgo in cui vive in un paese delle favole, così da regalare alla gente locale e ai viaggiatori un’esperienza unica.
In questo borgo a due passi da Viterbo, grazie al prezioso intervento di un team di street artist quasi tutto al femminile, le strade, le piazze e i vicoli più nascosti prendono vita diventando come pagine di un gigantesco libro di racconti.
# Il borgo si apre con Alice nel paese delle meraviglie
Ad aprire questa avventura alle porte del paese troviamo Alice nel paese delle Meraviglie, il simbolo per eccellenza di un mondo che si può vedere solo se si è disposti a credere.
Il murales realizzato da Tina Loiodice si trova nella piazza principale di Sant’Angelo.
L’intero perimetro di facciata è affrescato con i protagonisti del racconto e nessun dettaglio è lasciato al caso; le lancette dell’orologio dipinto segnano infatti le 11 e 27 minuti, in riferimento al giorno dell’inaugurazione avvenuta il 27 novembre del 2017.
Ma Alice non è sola, girando l’angolo infatti, si possono incontrare Peter Pan, Biancaneve con i suoi nani e i quattro musicanti di Brema e molti altri. I diversi personaggi accompagnano le persone una via dopo l’altra, come in ogni favola che si rispetti infatti, non si è mai da soli nella propria avventura.
# “L’alba di un nuovo giorno”
Sant’Angelo non si ferma ed è in continua evoluzione, come una storia che aggiunge capitoli alla sua narrazione; non più solo murales ma anche installazioni d’arte che continuano ad aggiornarsi.
In questi ultimi mesi, infatti, gli artisti hanno aggiunto nuovi personaggi e opere d’arte come quelli della novella “L’alba di un nuovo giorno”, un augurio di speranza per il mondo colpito nel 2020 dalla pandemia da Coronavirus.
Sulla scalinata è dipinta la frase: “Vieni con me dove nascono i sogni e dove il tempo non è programmato pensa solo cose felici e il tuo cuore volerà sulle ali per sempre”, un altro modo per augurare a tutti la serenità e la voglia di ricominciare dopo questi difficili mesi.
In questo paesino dove è stato dimenticato il confine tra sogno e realtà è impossibile non essere trasportati dall’immaginazione. Non rimane dunque che entrare in questa favola e provare, almeno per un giorno, ad esserne i protagonisti.
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ARIANNA BOTTINI
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