Il PAESE FANTASMA più spettrale d’Italia

Il borgo che doveva ridare lustro alla Sicilia è diventato il più spettrale d'Italia

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Credits: @fabioquock Borgo Borzellino

I paesi fantasma, luoghi che si cercano, che attraggono, ma che allo stesso tempo incutono paura. Ma qual è il più spettrale d’Italia?

Il PAESE FANTASMA più spettrale d’Italia

# Borgo Borzellino: il paese fantasma siciliano

Credits: @moniariolo
Borgo Borzellino

Borgo Borzellino è uno dei tanti paesi fantasma siciliani. Si trova in provincia di Palermo, vicino a Monreale e ad una stazione anch’essa fantasma, la Palermo-Camporeale. Un borgo spettrale, forse il più spettrale d’Italia. Quello che lo distingue dagli altri paesi disabitati è proprio la particolarità sonora che si crea nel borgo. Vicino all’autostrada e San Cipirello (un paese abitato), a Borgo Borzellino sembra quasi di sentire i suoni di un paese vissuto ma di non vedere anima viva.

# Il borgo che doveva ridare importanza al Sud e alla Sicilia

Credits: @fabioquock
Borgo Borzellino

Sarebbe dovuto essere un borgo di classe, con tutte le comodità e i servizi accessori possibili così da popolarlo di gente elevata. Furono Giuseppe Caronia e Giovanni Puleio a progettare la costruzione di Borgo Borzellino. I due volevano infatti ridare lustro al Sud e alla Sicilia e decisero di costruire, tra il 1940 e il 1941, 8 borghi caratteristici che avrebbero avuto come punto cardine del proprio sviluppo l’agricoltura. Tra questi 8 c’era proprio Borgo Borzellino, che però rimase incompiuto a causa dell’arrivo degli Alleati in Italia nel 1943. E gli altri 8 borghi? Fecero esattamente la stessa fine, 8 borghi tutti rimasti fantasma, anche perché finita la guerra la tipologia di borghi che Giuseppe Caronia e Giovanni Puleio volevano creare non erano più richiesti.

# Una strana combinazione sonora

Credits:@marco.cascone9220
Borgo Borzellino

La particolarità di Borgo Borzellino è proprio la combinazione sonora che si crea tra le vie del paese. Un paradosso sonoro, si potrebbe dire. La sua vicinanza all’autostrada e ad un paese abitato, fa sì che per metà del borgo, di giorno, i suoni sembrano quelli di un paese vissuto: in un lato ci sono forti rumori creati dai mezzi di trasporto in transito, mentre nell’altro lato rimane la quiete e i lievi suoni della campagna. La notte, invece, diventa un paese spettrale. Cigolii delle finestre, di ganci e portoni, un vento che crea i rumori più paurosi e i campanacci delle mucche, che dimorano in una stalla del borgo, diventano suoni assordanti.

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Fonti: siviaggia.it

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BEATRICE BARAZZETTI

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Beatrice Barazzetti
Nata nel 1999, mentre studio Economia e Turismo scopro il mondo. Sono una sognatrice ambiziosa, solare e sempre pronta a mettermi in gioco.