Sul tratto milanese dell’A4 è stata introdotta la quarta corsia dinamica per rendere il traffico più scorrevole. In altre parti del mondo si sta diffondendo un’altra novità: le preferenziali a pagamento. Come funziona il sistema e chi vuole portarle in Italia.
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In arrivo anche in Italia l’ultima novità delle autostrade: le preferenziali a pagamento
# Le corsie preferenziali a pagamento: per risparmiare tempo
Mentre sul tratto milanese dell’A4, utilizzato dai milanesi come tangenziale, è stata introdotta la quarta corsia dinamica, in altre parti del mondo si stanno diffondendo le corsie preferenziali a pagamento in autostrada, per agevolare chi ha fretta di spostarsi in auto. Negli Stati Uniti d’America ad esempio dove le autostrade si chiamano freeway perché tutte gratuite, tranne qualche eccezione, ci sono alcune corsie riservate. Nonostante le autostrade americane siano molte larghe, sono spesso soggetto a ingorghi, Los Angeles è tra le città più congestionate, e per questo sono presenti:
- Carpool lane, dedicate a veicoli con almeno due o tre persone a bordo e si incorre in sanzioni salate se si viene fermati da soli;
- Express lane, corsie chiuse al centro percorribili sono pagando un pedaggio tramite sistemi simili al nostro telepedaggio.
Queste ultime potrebbero presto arrivare nel nostro Paese.
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# In arrivo anche in Italia le “express lanes”
Umberto Tosoni CEO di Astm, gruppo industriale attivo nella gestione di reti autostradali in concessione, spiega come l’intenzione della società da lui presieduta sia di introdurre anche in Italia le “express lanes” in quanto rappresentano una significativa innovazione nel traffico autostradale. Il modello è apprezzato dai pendolari che possono così spostarsi velocemente, in particolare da professionisti e imprenditori disposti a pagare una tariffa per risparmiare tempo prezioso.
# La “Tangenziale Esterna di Milano” primo banco di prova?
Astm, controllata per il 50,5% dalla famiglia Gavio e per il 49,5% da Ardian, ha acquisito il controllo completo della Tangenziale Esterna di Milano. Tra le tangenziali milanesi non è la più trafficata, potrebbe però essere il primo banco di prova, essendo di proprietà del gruppo autostradale, per sperimentale le preferenziali a pagamento anche in Italia?
Fonte: automoto.it
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FABIO MARCOMIN
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Io non userei la Teem per fare un esperimento del genere: se non è mai trafficata, chi pagherebbe per percorrere la tratta nello stesso tempo che occorrerebbe nelle corsie libere? E poi, è un tratto già soggetto a pedaggio.
Magari mi sbaglio, ma io farei l’esperimento proprio in una delle tangenziali storiche
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