Portonovo si trova affacciata sul mare Adriatico e, per anni, è stata meta di numerosi navigatori. Nonostante ora sia un luogo turistico rinomato, protetto dall’abbraccio del Monte Conero, in passato è stata interessata da scorribande e storie curiose.
La baia di PORTONOVO è la terra di PIRATI e LEGGENDE
# Storie di pirati e tesori
La baia di Portonovo ha una particolarità che la rendeva unica. Dopo l’avvenimento di una frana preistorica, vennero a formarsi alcuni bacini naturali di acqua potabile. Ciò rese più facile la vita nei dintorni, contribuendo a formare numerosi insediamenti abitati. Il centro più popoloso, che corrisponde all’attuale Poggio, era anche ricco di cibo e i pirati della zona lo sapevano bene. Quando questi ultimi avevano bisogno di scorte, spesso si lanciavano in saccheggi su tutte le case della zona ed era necessario trovare un modo per mettersi al sicuro. Gli abitanti, quindi, scavarono delle gallerie sotterranee sotto le proprie abitazioni come vie di fuga di emergenza. Ancora oggi, se si visita Poggio, è possibile esplorare questi cunicoli.
È risaputo, però, che sono spesso coinvolti dei tesori quando si parla di pirati. Ebbene, in una spiaggia nascosta e isolata dal resto, che prende il nome di “Due Sorelle”, sembra nascondersi un prezioso segreto. Raggiunta la spiaggia, si può entrare nella cosiddetta “Grotta degli Schiavi”, una cava molto profonda creata artificialmente. Le voci narrano che, in fondo ad essa, ci sia il deposito del tesoro dei pirati, con oggetti dal valore inestimabile celati in un luogo quasi inaccessibile.
# Altre curiosità su strategie e pellicole
Un’altra curiosità legata alla difesa contro le navi ostili riguarda le torri di avvistamento. In particolare, dalla Torre di Portonovo, un guardiano era sempre all’erta mentre scrutava l’orizzonte. Nel caso in cui fosse avvistata un’imbarcazione nemica in avvicinamento, il guardiano aveva a disposizione una schiera di piccioni viaggiatori in grado di raggiungere Ancona in poco tempo per mandare una richiesta di aiuto. In questo modo, era possibile richiamare rinforzi per tentare di allontanare gli ospiti poco graditi.
Infine, Portonovo è stato scelto come set per un film intitolato “Le prigioniere dell’isola del diavolo”. Non a caso, questa pellicola del 1962, diretta da Domenico Paoella, tratta del tema della pirateria. Una storia di prigionia, intrighi, ma anche di amore che trae vantaggio dai bellissimi paesaggi offerti dalla baia per commemorarne parte della sua storia. Inoltre, nel film furono assunte numerose ragazze di Poggio come comparse, come simbolo della loro origine.
Fonte: anconatoday.it
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MATTEO GUARDABASSI
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