La «Ferrovia dei due Mari»: la grande opera rimarrà solo un sogno?

L'opera mira a collegare il Tirreno all'Adriatico, rilanciando un progetto storico per il centro Italia. Il suo futuro, però, è ancora incerto

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Credits mr.frecciabianca.hd IG - Ferrovia dei due mari

Il progetto della Ferrovia dei Due Mari mira a collegare il Mar Tirreno al Mar Adriatico, offrendo un nuovo asse ferroviario tra Roma e San Benedetto del Tronto. L’idea, nata nell’Ottocento, è stata rilanciata negli ultimi anni e rappresenta una speranza di sviluppo per i territori del centro Italia, molti dei quali colpiti dal sisma del 2016. Nonostante alcune fasi di progettazione siano state avviate, il destino dell’opera è incerto, con finanziamenti ancora incompleti e cantieri ancora al palo.

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La «Ferrovia dei due Mari»: la grande opera rimarrà solo un sogno?

# Una nuova linea ferroviaria tra il Mar Tirreno e il Mar Adriatico

Credits mr.frecciabianca.hd IG – Ferrovia dei due mari

L’idea di collegare le Marche al Lazio risale alla prima metà del 1800, agli inizi della storia ferroviaria italiana, con un primo progetto datato 1878. Negli ultimi anni, il Comitato “Un Treno per Roma” e la sezione di Ascoli Piceno di “Italia Nostra” hanno mantenuto vivo questo progetto. La cosiddetta “Ferrovia dei due Mari” prevede la costruzione di un percorso che unirebbe Ascoli Piceno ad Antrodoco, attraversando comuni colpiti dal sisma del 2016, come Arquata, Amatrice e Norcia, oltre a importanti città d’arte del centro Italia. Un altro obiettivo è creare un collegamento diretto tra Rieti e Roma, completato dal tratto Rieti-Passo Corese.

# 135 km di nuova linea per collegare Roma a San Benedetto del Tronto

restodelcarlino – Ferrovia dei due mari

La realizzazione del nuovo tracciato ferroviario di 135 km, con un investimento stimato sino a qualche anno fa in 2 miliardi di euro, si aggiungerebbe ai tre percorsi già esistenti, portando la lunghezza totale a 221 km. Attualmente sono operativi 98 km di rete: 37,13 km sulla tratta Firenze-Roma, 28,36 km tra Terni e Sulmona e 32,58 km tra Ascoli e San Benedetto. Il progetto prevede la costruzione di quattro nuove stazioni ad Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Accumoli e Posta, oltre alla riqualificazione di tre stazioni già esistenti: Ascoli, Antrodoco e Rieti.

# Al momento è ancora in alto mare

Credits: it.m.wikivoyage.org
Stazione di Rieti

Nel 2022 è stato presentato un studio relativo al tratto marchigiano da Ascoli Piceno fino al confine regionale tra Marche e Lazio, per un totale di 35 km di linea e utile a valutare gli effetti e gli impatti che la nuova linea ferroviaria produrrebbe sul piano economico e sociale. Di concreto non è però arrivato altro. Al momento si sa che l’intervento risulta inserito nel contratto di programma 2017-2021 e nel Piano Commerciale di RFI, con la linea che dovrebbe essere finanziata e realizzata nel periodo 2022-2026. Solo una parte delle risorse necessarie, però, sono state assegnate e quindi nessun cantiere è stato attivato: per lo studio di fattibilità sono stati stanziati 40 milioni di euro, per quanto riguarda il nodo di Rieti non è arrivata invece alcune risorsa.

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# L’ordine del giorno approvato alla Camera dei Deputati

Ideogram AI – Ferrovia dei due mari

Una flebile speranza che qualcosa possa smuoversi arriva dall’ordine del giorno approvato alla Camera dei Deputati, a prima firma dell’onorevole Giorgia Latini, il 30 luglio 2024. Impegna il Governo a valutare l’opportunità di stanziare risorse necessarie alla realizzazione della Ferrovia dei Due Mari. Un’infrastruttura importante perchè genererebbe un impatto positivo per lo sviluppo del turismo nel centro Italia, il fine ultimo è infatti quello di collegare anche tutti i borghi e le città sul tracciato prima di giungere nella capitale. Fra qualche anno si viaggerà quindi in treno da un lato all’altro dell’Italia o rimarrà un sogno ancora per un altro secolo?

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.