🛑 La PRIMA CITTÀ in Italia che potrebbe aver raggiunto l’IMMUNITÀ di GREGGE

Le tre ipotesi dello studio che giustificherebbero il raggiungimento di questo risultato

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Credits: lucag.ph - Piacenza

In base a uno studio condotto dall’Università di Modena e Reggio Emilia, questa è la prima città in Italia che avrebbe già raggiunto l’immunità di gregge. Le tre ipotesi che spiegherebbero questo risultato.

🛑 La PRIMA CITTÀ in Italia che potrebbe aver raggiunto l’IMMUNITÀ di GREGGE

# Lo studio condotto dall’Università di Modena e Reggio Emilia

Medicina e Chirurgia Unimore

L’Università di Modena e Reggio Emilia ha condotto uno studio con oggetto l’andamento dei contagi in alcun territori italiani in cui il Covid-19 ha colpito più duramente nella prima ondata della primavera 2020. Nello specifico sono stati presi in considerazione Bergamo, Lodi, Vo’ Euganeo e Piacenza. Il risultato di questa ricerca ha portato a concludere che proprio la città emiliana, che finora ha contato 22.250 positivi al virus e 1.543 decessi, sembra essere la prima in Italia ad avere già raggiunto l’immunità di gregge: solo 25 casi registrati nell’ultimo report del 13 Aprile.

# Le 3 ipotesi secondo cui Piacenza potrebbe avere raggiunto l’immunità di gregge

Piacenza
Facciata del medievale Palazzo del Comune a Piacenza. Credits: wikimedia.org

Il professore Marco Vinceti del Dipartimento di scienze biomediche, metaboliche e neuroscienze di Unimore intervistato dal Resto del Carlino ha individuato tre ipotesi che potrebbero giustificare il raggiungimento dell’immunità di gregge a Piacenza: 

  • la prima è che “i cittadini siano stati maggiormente attenti nel rispetto delle misure precauzionali rispetto ad altri territori
  • la seconda che “nei territori della prima ondata si riteneva avessero raggiunto l’immunità il 5-10% della popolazione, ben lontana dalla immunità di gregge da fissarsi almeno al 50% del totale. Noi non siamo immunologi, ma forse a quel 5-10% occorre aggiungere tutte le persone che hanno visto scattare le immunità dettate dallo sviluppo dei linfociti T che si attivano in occasione di tante infezioni umane oppure molti hanno sviluppato cellule immunitarie di altri coronavirus come il raffreddore”.
  • la terza che “nella prima ondata sono stati individuati praticamente tutti i superdiffusori, quelle persone dotate purtroppo di grande capacità infettante.”

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Fonte: Money

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FABIO MARCOMIN 

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.