Ci sono città italiane che hanno ipotizzato la realizzazione di linee della metropolitana, senza mai arrivare però a un progetto definitivo. Non solo: altre città ne avrebbero bisogno per il bacino di popolazione e per la conformazione del territorio. Ecco dove si potrebbero costruire.
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Le 7 città italiane dove non c’è la metro… ma che dovrebbero averla: i progetti e i percorsi
#1 Bologna: servirebbero le 3 linee del vecchio progetto estese nell’hinterland più una circle line
Partiamo dai progetti già ipotizzati. Tra questi tralasciamo solo la linea di 1,2 km immaginata per Aosta, che sarebbe stata la più corta del mondo. La città che più avrebbe bisogno di una metropolitana è Bologna, con una popolazione di circa 400mila abitanti, al settimo posto in Italia, e che supera il milione se si considera la città metropolitana. Attualmente ha in costruzione una rete tranviaria di 4 linee e 57 km con fermate nei maggiori punti di interesse della città: in passato si era valutata l’idea di una rete di 3 linee metropolitane per un’estensione di circa 38 km e 56 fermate. I tracciati in parte si sovrappongono alla rete tranviaria in realizzazione ma, avendo funzione diverse, potrebbero integrarsi e magari spingersi almeno nella prima cintura di comuni. Si potrebbe poi aggiungere una quarta linea circolare esterna per unire tutti i capolinea.
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#2 Parma: riprendere il progetto con 3 linee pensato per collegare centro, stazione e aeroporto
Rimaniamo in Emilia, a Parma. In questo caso basterebbe riprendere il progetto del 2004 che prevedeva tre linee. Una con direttrice nord-sud da Moletolo, passando per il centro, alle residenze universtarie, la seconda con percorso sinuoso sud-est/ovest interscambiando la prima e la terza a servire l’aeroporto e la fiera, dove si tiene ogni anno “Cibus”, uno degli eventi più importanti al mondo sul cibo, e un collegamento diretto fino alla stazione ferroviaria. Potrebbe essere un modo per risollevare le sorti dello scalo aereo e della stazione, esclusa dall’alta velocità con l’apertura della stazione Mediopadana di Reggio Emilia.
#3 Firenze: tre linee da integrare a quelle tranviarie
Tra il 2006 e il 2008 uno studio di fattibilità ipotizzava la realizzazione di una metropolitana automatica nel Comune di Firenze. Si prevedeva un’unica linea con 15 fermate con un tracciato che avrebbe sottopassato in 3 punti l’Arno e tra le fermate quella di via Careggi per l’interscambio con il capolinea del tram, di piazza dell’Unità d’Italia vicina alla stazione dei treni di Santa Maria Novella e della stazione ferroviaria di Campo di Marte per pendolari e tifosi diretti allo stadio di calcio della Fiorentina. Il capoluogo toscano ha una popolazione di poco inferiore a Bologna, sia come comune che come città metropolitana, e pertanto si potrebbe immaginare una rete sotterranea da aggiungere a quella tranviaria di 3 linee in costruzione: ampliando il progetto abbandonato, portando l’unica linea prevista verso Scandicci, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, più altre due linee con direttrici nord-sud e est-ovest.
#4 Palermo: la vecchia linea progettata di 20 km a cui aggiungere altre 4 linee, di cui una verso il mare
Arriviamo a Palermo. Nel 2014 era stato presentato il progetto di una linea metropolitana leggera lunga 20,77 km con attraversamento della città dallo svincolo della via Oreto a Tommaso Natale-Partanna Mondello, con l’ultimo tratto in superficie. In totale 23 fermate, tra cui interscambio con la Stazione Centrale dei treni, quella del Teatro Massimo e dello stadio “La Favorita”. La linea è stata parzialmente realizzata come ferrovia suburbana. Si potrebbe quindi completare il progetto, e aggiungere altre 4 linee, per servire la popolazione di 1,3 milioni di abitanti di tutta la città metropolitana, con queste direttrici: nord-sud, ovest-est dalla Stazione Centrale all’Aeroporto, verso il mare dal centro a Mondello/Sferracavallo e circolare per collegare le periferie.
#5 Bari: una rete di 4 linee per la Milano del Sud
Eccoci a Bari. La Milano del sud non può rimanere senza metropolitana: è anche nella top ten per numero di residenti nel comune con circa 320mila residenti, e nell’intera provincia con oltre 1,2 milioni. Si potrebbero trasformare le attuali due linee ferroviarie metropolitane in vere metropolitane ferroviario urbano con due diramazioni dell’attuale FM1 verso il centro storico della città nei pressi della basilica e un’altra verso lo Stadio San Nicola, la FM2 fino a Torre a Mare. Una terza linea farebbe nord-sud dalla Stazione Centrale fino a Ceglie del Campo, un’altra come semi-circolare a interscambiare la FM2 all’aeroporto e alla stazione Torre Quetta servendo la sede della regione, la FM1 a l’Ospedale San Paolo e allo stadio, la terza linea Ceglie del Campo.
#6 Cagliari: trasformazione delle 2 metrotranvie e aggiunta di due linee semi-circolari
Insieme a Palermo, è l’altro capoluogo di regione insulare senza una metropolitana. Attualmente sono presenti a Cagliari due linee di metrotranvia, in gran parte risultato della ricostruzione di una linea ferroviaria, per un totale di 12 km. Si potrebbero trasformare in vere metropolitane e aggiungere una linea semi-circolare ovest, che le interscambia entrambe alla stazione Gottardo e diretta alla stazione ferroviaria principale da dove partono i treni per l’aeroporto, a cui aggiungere una ad ovest fino a Quartu Sant’Elena sempre con interscambio a Gottardo.
#7 Trieste, la metropolitana di confine
Risaliamo a nord, a Trieste. Il capoluogo del Friuli Venezia Giulia, con una popolazione di circa 200mila abitanti, potrebbe avere la prima metro tra due stati. La prima linea da nord a sud, dal Castello di Miramare fino alla zona collinare del quartiere di San Giusto servendo anche l’università e una biforcazione a nord-est fino a Opicina dove c’è la partenza dello storico tram. La seconda dal molo a ovest al quartiere di Cattinara, con biforcazione verso la stazione ferroviaria. La terza dal quartiere Valmaura dove c’è lo Stadio Nereo Rocco fino al comune di Sesana in Slovenia. Si potrebbero incontrare tutte in unico punto.
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FABIO MARCOMIN
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