La più piccola città ad avere la metro? Losanna, in Svizzera, 140mila abitanti. Ma c’è perfino un piccolo paese del Tirolo di poco più di mille abitanti ad avere una linea della metro lunga appena un chilometro: Serfaus. In questi articoli abbiamo visto le città in cui erano state abbozzati progetti di linee metropolitane e dove si potrebbero realizzare per popolazione e aree di interesse. E se si prendesse spunto da quelle più piccole al mondo ad avere un servizio metropolitano? Ecco dove si potrebbero avere in Italia.
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Le 7 «mini città» d’Italia che potrebbero avere una metro: questi i percorsi
#1 Monza: M5 con Milano, una linea circolare per collegare l’hinterland e due linee radiali

La prima città che viene alla mente è Monza, dato che per superficie e popolazione comunale è simile a quella di Losanna, la città più piccola al mondo dotata di una metropolitana. La prima si estende per 33,5 kmq e ha 125mila residenti, la seconda 41,37 kmq e 140mila residenti. La metropolitana monzese potrebbe prevedere, in aggiunta alla M5 in arrivo da Milano, magari con un interscambio con la ferrovia prima di raggiungere il Polo Istituzionale, queste linee:
- una linea circolare a servizio dell’hinterland con fermate a Muggiò, Brugherio, Concorrezzo, la stazione ferroviaria di Villasanta, Vedano al Lambro, Lissone e le periferie di San Rocco/Sant’Alessandro e di San Fruttouso;
- da quest’ultima stazione potrebbe partire una linea tangenziale passante per il centro ad incrociare la stazione centrale e la M5 e terminare nel quartiere Libertà;
- infine una breve linea dalla stazione principale della città a servizio dei quartieri verso est di Regina Pacis e Cederna.
In totale circa 35 km di tracciati.
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#2 Abbiategrasso: una rete a croce di due linee

Rimaniamo nell’area metropolitana milanese, in questo caso nella Città Metropolitana. Abbiategrasso, con una superficie territoriale addirittura più estesa di Losanna, quasi 48 kmq contro 41, potrebbe essere uno degli altri luoghi indiziati per una piccola metropolitana leggera o una tranvia sotterranea vista la popolazione di circa 32.000 abitanti. Si potrebbe immaginare una struttura a croce di circa 5 km di lunghezza con una linea lungo via Novara da nord a sud ad intersecare una seconda da ovest ad est con interscambio nella stazione ferroviaria. Tra i punti di interesse serviti ci sarebbero: l’ospedale, il cimitero, il centro storico con il castello, il campo sportivo e le scuole.
#3 Como: due linee radiali e una per i comuni dei “vip”

Como, con una superficie territoriale di 37 kmq e circa 84mila abitanti, potrebbe avere una rete metropolitana composta da tre linee:
- una da Senna Mornasco fino al lungolago con interscambio nella stazione ferroviaria di Albate e fermata nel centro storico;
- una seconda linea da Grandate nell’hinterland sud, poi tra le fermate quella tra i quartieri di Lazzago e Breccia, una di interscambio con la ferrovia per Chiasso, un’altra con la metropolitana passante per il centro e capolinea nel quartiere Lora ad est;
- una terza linea a servire i comuni di Maslianico e Cernobio per poi incrociare la linea diretta a Chiasso da un lato e verso Como dall’altro.
Un totale di circa 18 km di percorsi.
#4 Pordenone: due linee a croce, una con biforcazione a sud

Restando al nord troviamo Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, con un’estensione di circa 38 kmq e una popolazione di poco più di 58mila residenti. In base alla conformazione del territorio si potrebbe pensare a due linee per una lunghezza complessiva di circa 12 km:
- una da ovest ad est con partenza dal comune di Porcia e che arriva in città con due fermate prima di quella per l’Ospedale Civile, poi altre in centro e infine altre due nel comune di Cordenons;
- un’altra con partenza dal centro città diretta a sud, interscambiando con la prima linea, e stop alla stazione ferroviaria dove arrivano anche i treni dell’alta velocità e al centro direzionale, un’altra alle scuole e poi una biforcazione per servire i quartieri di San Gregorio e Borgomeduna.
#5 Frosinone: due linee che corrono in parallelo

Frosinone viene spesso indicata come una delle città più inquinate d’Italia. Per questo, al netto dell’estensione territoriale superiore a quella di Losanna, pur con una popolazione tre volte inferiore, potrebbe avere una metropolitana. Data la conformazione allungata dell’area comunale si potrebbero ipotizzare due linee, per complessivi 15 km, che corrono in parallelo:
- la prima dalla zona commerciale/industriale a sud ovest per dirigersi a nord est, scambiando con la stazione ferroviaria e servendo il lato orientale della città;
- la seconda dal quartiere Pratillo a sud est fino alla strada regionale 214 a nord, con interscambio alla stazione ferroviarie e con la prima linea e fermate nei pressi dell’ospedale e del quartiere Madonna della neve.
#6 Ravello sulla Costiera Amalfitana: una linea per collegare il mare alle ville con terrazze panoramiche

Se si prendesse come esempio la U-bahn di Serfaus, nel distretto di Landeck in Tirolo, la funicolare a cuscini d’aria più ad alta quota e più piccola del mondo, dove si potrebbe realizzare in Italia? Il comune austriaco è il più piccolo al mondo ad avere un servizio di tipo metropolitano, con i suoi 1.127 abitanti distribuiti su quasi 60 kmq. Nel nostro Paese ci potrebbe essere Ravello, nella Costiera Amalfitana, con una popolazione di poco più di 2.300 abitanti. Famoso per le sue terrazze panoramiche, si potrebbe immaginare una linea che parta dal mare, colleghi le ville con terrazze e che poi termini all’auditorium Oscar Niemeyer. Un tracciato di meno di 2 km.
#7 San Marino: una linea nord-sud collegata alla funivia per Borgo Maggiore

Ora spostiamoci all’estero pur rimanendo nella penisola italiana. Andiamo nella Città di San Marino, capitale dell’omonimo stato, di 7 kmq e circa 4.500 residenti. Il territorio è fatto di continui saliscendi, si trova ad un’altitudine media di 675 metri sulla cima del Monte Titano e quindi un sistema come quello di Serafus sarebbe l’ideale. Il percorso più sensato sarebbe nord-sud, vista anche la conformazione lunga e stretta della città, con una linea di circa 2 km e fermate nei punti più strategici compreso l’interscambio con la funivia per Borgo Maggiore, la seconda città dello stato per estensione.
Continua la lettura con: Le due ombre sulla Linea D, la nuova metro all’orizzonte di Roma: come rimediare?
FABIO MARCOMIN
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Ci abito ad Abbiategrasso, quindi se stiamo parlando di sogni o fantasie, già in questa categoria ci è finito l’arrivo in città della S9. Figuriamoci scavare tunnel per due metropolitane.
Non so nemmeno se è ancora in funzione la navetta per portare (due volte la settimana) la gente al mercato con microbus affittati.
Fossimo in Qatar….
Ma perché proprio Abbiategrasso?