Per chi ama vivere la montagna in mondo rilassato e lontano dalla confusione delle classiche località sciistiche. Scopriamo queste cinque mete a qualche ora di auto da Milano.
Le BELLISSIME LOCALITÀ sulle ALPI dove NON esistono IMPIANTI di RISALITA
# Saint Barthélemy, con un anello di 30 chilometri per lo sci di fondo e l’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta
Saint Barthélemy, a poco più di due ore da Milano, è una delle mete preferite per chi fa sci di fondo grazie al Gran Tor, un anello di 30 chilometri tra i boschi di conifere e i prati innevati. Questa località tra le montagne tra la Valpelline e la Valtournenche infatti non ospita nemmeno un impianto di risalita e quindi lo sci classico non è possibile. Si può comunque fare scialpinismo, un percorso facile porta al colle Chaléby, uno più complicato fino al monte Pisonet.
In alternativa si possono usare le ciaspole, tra le escursioni più classiche c’è quella che conduce al Tza Fontaney, un balcone a picco sulla valle. Per gli amanti delle stelle c’è invece l’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta, con una terrazza dotata di sette telescopi Cassegrain.
# Riale in Val Formazza, l’antico borgo Walser con 12 km di piste per lo sci di fondo
Questo borgo Walser in Val Formazza, il cui nome nella lingua originale è Chärbäch, è una delle frazioni più a nord e più alte del Piemonte a 1.730 metri di quota. Anche qui di impianti di risalita nemmeno l’ombra, non è un caso che Riale sia una storica fucina di campioni di sci di fondo con i suoi 12 km di piste. Ce ne sono di diverse difficoltà, con vista sulle vette del gruppo di Ban e del Basodino.
Possibile fare anche scialpinismo, interessante la salita al Passo di Nefelgiù, e escursioni con le ciaspole, fra tutti il percoroso più battuto è quello diretto al Rifugio Maria Luisa. Da Milano ci vogliono poco meno di 3 ore di auto.
# Val Maira, per escursioni con le pelli di foca sotto gli sci
La Val Maira, in provincia di Cuneo, si raggiunge da Milano in poco più di tre ore. Circondata da montagne imponenti, da Punta Tempesta al Monviso, ma lo sci alpino non si pratica dato che non ci sono gli impianti di risalita. Lungo i pendii di queste vette sono le escursioni con le pelli di foca sotto gli sci le attività invernali più praticate. Per chi vuole vivere la montagna come una volta non mancano i borghi del fondovalle e rifugi in quota.
# Luserna, il borgo dei cimbri con 36 km di piste e i sentieri della Grande Guerra
A 3 ore e mezza da Milano troviamo Luserna, in provincia di Trento, un borgo a 1.333 metri di altitudine affacciato sulla profonda Val d’Astico e un tempo abitato dal popolo dei Cimbri. Da anni ha deciso di puntare al turismo lento. Sono infatti ben 36 i chilometri di piste per lo sci di fondo, tra altopiani e fitti boschi di abeti, la più note sono quelle del Centro Fondo di Malga Millegrobbe-Alpe Cimbra. Per chi ama andare a piedi ci sono i camminamenti verso le fortificazioni della Grande Guerra disseminate sul territorio, uno di questi arriva alle le rovine restaurate del Forte Campo, con le seconda metà del percorso da fare con le ciaspole.
# Altopiano del Cansiglio, con la seconda foresta più estesa d’Italia
Spingendosi ancora più in là c’è l’Altopiano del Cansiglio, tra le Prealpi Venete. In auto da Milano servono circa 4 ore. Un tempo gli impianti di risalita c’erano, la scelta è stata di chiuderli per lasciare ad amanti dello sci di fondo e delle ciaspole di godere appieno della seconda foresta d’Italia per estensione: la Foresta del Cansiglio ha una superficie di circa 7.000 ettari. Al suo interno è presente una superficie quasi prevalentemente pianeggiante e priva di alberi, dove si sviluppano gli itinerari scialpinistici.
Un percorso da fare assolutamente con le ciaspole è quello che conduce al Pizzoc, a 1.567 metri di quota, da dove godere di uno spettacolo naturale dato dalla vista delle Dolomiti con la Marmolada, il Pelmo, l’Antelao fino alla Croda del Beco.
Fonte: montagna.tv
Continua la lettura: Il BOOM del TRENINO VERDE: il VIAGGIO tra le MONTAGNE a un’ORA da MILANO
FABIO MARCOMIN
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…Croda del Becco.
Stando nel tema, vi propongo: 1) a 2 ore Carcoforo, Rima e Sant’Antonio in alta Valsesia (VC) con intatte le tradizioni Walser, alla base di decine di sentieri alcuni a vista del onte Rosa; 2) a 4 ore Cibiana di Cadore (BL), paese con varie frazioni tutte disseminate di Murales che fanno la fama del paese, ma anche con percorsi solitari e selvaggi in gruppi dolomitici sconosciuti ma a vista delle cime più celebrate (Pelmo, Antelao, Civetta, Tofane…); imperdibile una facile camminata sul Monte Rite a 2160 m, dove si trova il Museo nelle Nuvole di Reinhold Messner ricavato in un fortino della Grande Guerra restaurato, panorama immenso. 3) a 3 ore Valbona (RE), villaggio minuscolo immerso nei pascoli, circondato da alcune delle più alte cime appenniniche (Monte Cusna, Alpe Succiso, Ventasso), a vista di immense faggete e a mezz’ora da un bosco di giganteschi castagni secolari. 4) a 2 ore Niel (AO) 1550 m. villaggio Walser in Valle di Gressoney, alla base di una testata valliva con numerosi sentieri che portano a valichi con le confinanti valli del biellese, antiche vie di transumanza, 5) Zoppé di Cadore (BL) 1461 m. il comune più piccolo, alto e meno popolato della provincia di Belluno, abbarbicato appena sotto il gigantesco Monte Pelmo e al centro di vaste foreste e con vista aperta su numerosi gruppi dolomitici, 6) a 1 ora e mezza Schignano (CO), in Valle di Intelvi, alla base di sentieri che in poco tempo sbucano sui crinali con panorami sul Lago di Como, in particolare il “Sentiero delle Espressioni”, itinerario che si può chiudere ad anello, disseminato di sculture ricavate da tronchi non più in vita
Ottimi consigli. Grazie
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