Opere e infrastrutture che non hanno mai visto la luce, da nord a sud dell’Italia, ma che avrebbero potuto lasciare un segno indelebile. Vediamo quali sono.
Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza
Le «Torri Gemelle» di Piazza Duomo… e gli altri progetti più incredibili mai realizzati in Italia
#1 Le «Torri Gemelle» di piazza del Duomo
In epoca fascista a Milano il Carminati collabora con importanti studi di architettura e partecipa a numerosi lavori di riqualificazione del capoluogo, come quello mai realizzato insieme a Bordoni e Caneva. Si trattava di un’idea moderna e visionaria, ispirato alle metropoli americane, di un edificio culminato da due altissime e imponenti torri gemelle a chiudere piazza del Duomo. Al suo posto oggi si trova, ironia della sorte, il Palazzo Carminati che però nulla a che fare con l’architetto ma con un famoso ristorante sito al piano strada che ne portava lo stesso nome.
Leggi anche: Le 3 OPERE MEGALOMANI che si volevano realizzare nella Milano “fascistissima”
#2 Il campanile più alto della Madonnina con faro in cima e lo stile che richiamava il Duomo
Sempre in piazza del Duomo avrebbe potuto sorgere la “Torre delle memorie delle vittorie delle glorie”. Si tratta del progetto di un campanile più alto della Madonnina, con un faro sulla cima, presentato al pubblico nel 1927 e disegnato dal pittore Vico Viganò. Rispetto agli altri progetti immaginati, e mai realizzati, avrebbe ripreso lo stile della cattedrale e delle sue guglie.
#3 Kapital Rekord Building, il grattacielo di lusso sulle montagne dell’Alto Adige
A Merano 2000 avrebbe potuto sorgere un grattacielo di lusso di 33 piani, come un giro di un vinile, subito sotto la montagna dove oggi si trova la stazione a monte di Piffinger Köpfl, ad Avelengo. Il Kapital Rekord Building, immaginato nel 1969, avrebbe dovuto ospitare sauna, piscina e appartamenti per le vacanze.
#4 La Torre della Pace a Genova con una statua della libertà sulla guglia
L’architetto genovese Renzo Picasso aveva ipotizzato per la sua città la Torre della Pace. Un edificio caratterizzato da una combinazione di elementi quasi in contrasto tra di loro, come volute, paraste, pinnacoli e una statua della libertà sulla guglia. Un simbolo per Genova, con un osservatorio, una stazione marittima per l’attracco per transatlantici, idrovolanti e nautica da diporto, e uffici di rappresentanza dei cittadini.
#5 Il Ponte di Rialto del Palladio, famoso per le ville venete
Il Ponte di Rialto come lo si conosce oggi è stato progettato dall’ingegnere veneziano Antonio Da Ponte e pensato con un’unica arcata di sostegno in modo da permettere agevolmente il transito in Canal Grande. Tra i progetti scartati quelli di molti architetti dell’epoca tra cui Michelangelo e Palladio, che a Venezia è stato scelto per la basilica di San Giorgio e famoso per le sue ville. Entrambi gli elaborati proposti prevedevano la razionalizzazione dell’intera area di Rialto, con due fori commerciali alle teste del ponte, secondo criteri ispirati al mondo antico.
#6 L’«Eternale», il grattacielo più alto del mondo da costruire a Roma
Mario Palanti, ambizioso architetto milanese, emigrato in America del Sud dove ha costruito gli edifici più alti di Montevideo e Buenos Aires, si è presentato a Mussolini con la proposta del grattacielo più alto del mondo. Da realizzare al centro di Roma «da qualche parte tra Palazzo Chigi e il Tevere», ricoperto di ettari ed ettari di marmo bianco di Carrara, avrebbe dovuto elevarsi fino a 330 metri per 70.000 mq di spazio. Per il nome era stato scelto Eternale, perché avrebbe dovuto «eternalizzare per secoli l’operato del governo fascista nella città eterna».
Leggi anche: L’«Eternale», il grattacielo più alto del mondo che si voleva costruire a Roma
#7 Il Ponte di Archimede, il tunnel galleggiante sommerso sotto lo Stretto di Messina
Per collegare le sponde di Sicilia e Calabria si era ipotizzata la soluzione del “Ponte di Archimede”, un tunnel galleggiante sommerso sotto lo Stretto di Messina. Il progetto, a firma di Alan Barnett Grant nel 1970, prevedeva 3 tunnel in cemento armato ricoperti da lamiere di acciaio ed inglobati all’interno di una carenatura esterna di acciaio dalla forma idrodinamica. Sarebbe stato mantenuto in posizione tramite gruppi di due cavi di acciaio inclinati disposti lungo l’asse del tunnel.
Spunto: outpump
Continua la lettura con: Le INFRASTRUTTURE MAI REALIZZATE più incredibili del mondo
FABIO MARCOMIN
Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza
Clicca qui per il libro di Milano Città Stato
Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/