Un’isola dalla doppia vita. Settima per estensione in Italia, è anche la meno abitata tra le più grandi.
L’ISOLA “DESERTA” dei SOGNI TRICOLORI: la più GRANDE e MENO ABITATA d’Italia
# In 50 kmq di superficie vive una sola persona: il brigadiere scultore Enrico Mereu
È la settima isola italiana per estensione, poco più di 50 kmq, dietro a Sardegna e Sicilia, e a quella dell’Elba, di Sant’Antioco, di Pantelleria e di San Pietro. L’Asinara, il cui territorio fa parte amministrativamente del Comune di Porto Torres, è terza per superficie tra le isole della Sardegna e anche la meno abitata tra tutte quelle presenti in Italia.
Al suo interno ci vive infatti una sola persona: l’artista Enrico Mereu, che è qui da oltre 40 anni. Arrivato nel 1980 come brigadiere degli agenti di custodia nel carcere di massima sicurezza ormai chiuso da tempo, dove sono passati tra gli altri Riina, Cutolo e Bagarella, è rimasto per coltivare la sua passione di scultore avuta sin da bambino. Recupera i legni portati dal mare e nella sua abitazione-atelier a Cala D’Oliva li lavora trasformandoli in corpi che raffigurano gli stati d’animo degli uomini e le figure della religione cristiana: da Cristo a San Francesco circondato da suoi animali, scultura questa regalata ad Assisi.
# Le due vite dell’isola: da carcere di massima sicurezza a parco nazionale protetto
L’isola, che si trova nell’estrema punta nord occidentale della Sardegna al largo di Stintino e davanti a Porto Torres, è stata per oltre un secolo conosciuta per il suo istituto penitenziario, istituito nel 1885 e dismesso nel 1998.
Dal 2002 tutto il suo territorio è inserito nell’omonimo parco nazionale e nell’area marina protetta internazionale conosciuta come il Santuario per i mammiferi marini. Caratterizzata da vaste superfici di roccia affiorante e solo in parte presente la vegetazione tipica della macchia mediterranea, al suo interno sono presenti quasi 700 specie diverse di flora e per via del suo isolamento geografico sono circa 80 quelle animali, di cui tante sono di assoluta rarità.
# Il nome ha origine della sua conformazione, anche se il suo simbolo odierno sono i famosi asinelli albini
L’origine del nome dell’isola, a contrario di quello che si può pensare, parte da quello dato dai romani di Herculis Insula fino Insula Sinuaria: isola ricca di seni e golfi, data la sinuosità delle sue coste. Il nome odierno, Asinara, è dovuto a progressive storpiature di quello latino che si sono seguite nel tempo. Oggi tutti lo associano ai suoi animali simbolo, i famosi asinelli albini, che però sono proliferati solamente in epoca più recente.
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FABIO MARCOMIN
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