L’ultima rivoluzione di Elon Musk: porterò in Italia Starlink a questo prezzo “super low cost” 

Ci riuscirà? Ecco come funziona e i vantaggi di questo innovativo servizio di connessione internet, veloce come la fibra ma senza la fibra

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pixabay - Satelliti, Terra

Sarebbe una rivoluzione nel mercato delle connessioni internet. Scopriamo come funziona, i vantaggi del servizio e in quanto tempo potrebbe approdare in Italia.

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L’ultima rivoluzione di Elon Musk: porterò in Italia Starlink a questo prezzo “super low cost” 

# Starlink a soli 10 euro

starlink

Elon Musk avrebbe lanciato la proposta al governo di Giorgia Meloni di portare in Italia  Starlink, il suo innovativo servizio di Internet satellitare, con piani di abbonamento a meno di 10 euro al mese. Una rivoluzione nel mercato delle connessioni per il nostro Paese, sia per via dei costi, il servizio sarebbe estremamente competitivo rispetto ai competitor attuali, che del sistema utilizzato, non tanto diverso delle altre proposte di internet satellitare ma con una soluzione tecnologica migliorativa.

# Come funziona

pixabay – Satelliti, Terra

Andiamo quindi a vedere come funziona e le differenze con gli altri sistemi. Per prima cosa i servizi di connessione internet satellitari esistenti utilizzano satelliti che si trovano molto più lontano dalla Terra rispetto a quelli di Starlink. Quest’ultimo infatti sfrutta una vera e propria costellazione di piccoli satelliti lanciati nell’orbita bassa, a circa 500 km di distanza, che lanciano il segnale verso il basso poi catturato da una piccola parabola sull’abitazione del cliente. I satelliti sono dotati di 4 antenne piatte che puntano verso la Terra e consentono di trasmetter un segnale che arriva alla velocità di 610 Mbps utilizzando 3 diverse bande di frequenza.

Non solo, per ovviare alla maggiore velocità dei satelliti nell’orbita bassa gli stessi vengono fatti orbitare continuamente per garantire la connessione sempre in qualsiasi momento.

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# I vantaggi del sistema

Parabola starlink

Il vantaggio principale rispetto alle soluzioni esistenti risiede nel minor tempo di latenza, che in sostanza è il tempo di risposta a un comando dopo che è stato ricevuto. La maggior velocità e la minore lunghezza del tracciato percorso dal segnale, dato che i satelliti sono posizionati più vicini alla Terra, consentono di ridurlo sensibilmente rispetto agli altri servizi. Questo consente di fornire una connessione ad alta velocità, in linea con quello della fibra. 

L’altro vantaggio, questo in realtà offerto anche dagli altri fornitori seppur con connessioni internet più lente, è l’eliminazione del digital divide potendo servire le aree remote o rurali dell’Italia, dove l’implementazione di infrastrutture terrestri risulta costosa e complessa. Il sistema è già stato implementato con successo in Ucraina, consentendo connessioni nonostante il conflitto, e Zimbabwe.

# Oltre 6mila satelliti in orbita

selectra- Satelliti Starlink

Nel 2019 l’avvio del programma di lancio dei satelliti, in collaborazione con Space X. Un piano in continua evoluzione che ha portato ad oggi a realizzare una costellazione di oltre 6.000 satelliti in orbita, capaci di fornire servizi Internet in tutto il mondo collegando utenti in oltre 70 Paesi. Di recente è stata superata la quota 4 milioni di abbonati a livello mondiale.

# In quanto tempo potrebbe arrivare in Italia e gli ostacoli 

Secondo Elon Musk sarebbero necessari tra i 6  e i 9 mesi per introdurre il servizio in Italia. Per farlo opterebbe per un co-finanziamento tra fondi del Pnrr e investimenti privati provenienti dallo stesso Musk. Gli ostacoli sarebbero però diversi. Al netto dell’avvallo da parte di Giorgia Meloni, il cui lavoro politico è stato elogiato da parte dell’imprenditore sudafricano naturalizzato americano anche in occasione della sua consegna a New York del ‘Global Citizen Award 2024’ al nostro primo ministro, c’è da convincere il suo partito e il governo.

Un altro ostacolo potrebbe arrivare dalla raccolta di parte dei fondi tramite il Pnrr, quelli per la digitalizzazione sono stati infatti già assegnati a NetCo e Open Fiber. Questi ultimi insieme a TIM sono inoltre tra i principali competitor proprio di Starlink, che quindi non vedrebbero di buon occhio l’ingresso del nuovo servizio facendo, con molta probabilità, pressioni allo stesso governo. Riuscirà Musk nell’impresa?

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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