In Italia c’è un paese che vive senza denaro, si tratta di una piccola frazione dove vige una sola legge. Ma dov’è? E come mai questa vita così particolare?
Nè Euro, né lire: il PAESE in Italia dove NON si usa DENARO
# Nomadelfia e la sua comunità
Nomadelfia è una piccola frazione di Grosseto di circa 315 abitanti, organizzati in grandi gruppi familiari, ciascuno composto da circa 30 persone. Si tratta di una comunità cattolica, che, ormai circa 70 anni fa, ha adottato uno stile di vita molto umile ispirato agli Atti degli Apostoli. In realtà a Nomadelfia non si entra in automatico, se cittadino della frazione non è detto infatti che tu sia anche membro della comunità. O meglio, per aderire ufficialmente alla comunità di Nomadelfia bisogna aver compiuto 21 anni e accettare liberamente la “proposta” di tornare alla “Chiesa delle origini”. Ma come e quando è nata questa comunità?
# Fondata da don Zeno Saltini
Nomadelfia è stata fondata da don Zeno Saltini, che nel 1931, durante la sua prima messa, prese come figlio un giovane appena uscito dal carcere. Dieci anni dopo, una giovane donna si offre di fare da madre ai bambini della canonica. È qua che inizia la storia di Nomadelfia. Cambia il concetto di famiglia, si amplia, e, dopo la seconda guerra mondiale, nasce la comunità. Nel 1947, infatti, dei ragazzi chiamati “Piccoli Apostoli” occupano un campo di concentramento di Fossoli, vicino a Carpi, e costruiscono la loro città. L’anno dopo firmano la costituzione sull’altare e danno vita a Nomadelfia, che in greco significa “Dove la fraternità è legge”.
# Come si vive a Nomadelfia
Giuridicamente parlando, secondo il diritto della Chiesa cattolica, Nomadelfia è una parrocchia formata da famiglie e laici non sposati, mentre per la Repubblica Italiana è una associazione privata di cittadini. Una cosa però è certa: qua si vive in un modo completamente diverso da quello che conosciamo. Innanzitutto la frazione è organizzata in 11 gruppi familiari (il dodicesimo è a Roma), composti dalle 20 alle 35 persone ciascuno. Anche l’educazione è diversa: c’è infatti la scuola familiare, che ha l’obiettivo di valorizzare la persona in sé.
Ma quello che stupisce di più è che a Nomadelfia non si usa il denaro: è la comunità a fornire tutto il necessario ai cittadini e, se qualcuno di loro guadagna all’esterno della frazione, allora provvederà a versare quanto guadagnato alla comunità, che poi ridistribuirà il denaro sotto forma di beni utili. Anche il lavoro ha un concetto completamente diverso. Qui infatti ognuno si rende disponibile per quello che serve alla comunità, senza mai chiedere indietro un compenso. Chissà se quest’ultima, è la soluzione per essere davvero felici?
Fonti: instagram.com
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BEATRICE BARAZZETTI
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