Non ci sarebbe bisogno del Recovery Fund o di fondi statali. Vediamo come potrebbe essere finanziato e tutti i numeri del progetto.
PONTE sullo STRETTO in 4 anni (a costo zero per lo Stato): il PROGETTO della SVOLTA?
# Webuild: “In 4 anni riusciamo a realizzare il Ponte sullo Stretto”
Nelle dichiarazioni dell’ultimo anno l’amministratore delegato Paolo Salini di WeBuild, ex Salini-Impregilo, continua a dichiarare la disponibilità di costruire il ponte senza fondi statali: “Noi il Ponte siamo in grado di farlo e si può partire anche subito“, senza la necessità di inserire il Ponte sullo Stretto di Messina tra le opere da finanziarie con il Recovery Fund. Secondo il parere dei tecnici, come afferma Paolo Salini, se venisse utilizzato il “modello Genova” l’infrastruttura si potrebbe realizzare in 4, massimo 6 anni.
# L’accordo tra regioni e Salini per procedere in autonomia senza l’aiuto dello Stato
Nel 2021 si sono susseguiti gli incontri tra gli assessori regionali alle Infrastrutture, Marco Falcone e Domenica Catalfamo, Salini e i manager di WeBuild per fare un quadro sulla revisione del progetto, già approvato nel 2005, e del nuovo piano finanziario. WeBuild sarebbe in grado di sostenere l’investimento di 4 miliardi previsti per la costruzione del ponte con la formula del project financing, mentre i rimanenti 2 miliardi, per le infrastrutture di terra, sarebbero dalle regioni Sicilia e Calabria con proprie risorse e tramite il mercato finanziario in caso non arrivassero fondi dall’Unione Europea e dallo Stato.
# Sarebbe il ponte con la campata unica più lunga del mondo. Tutti i numeri del progetto
Il ponte avrebbe la campata unica più lunga del mondo, 3.330 metri, per una lunghezza totale di 3.660 metri. L’altezza prevista per le torri è di 399 metri, la larghezza dell’impalcato di 61 metri e l’altezza libera per il transito delle navi di 65 metri. I 4 cavi che uniscono le torri alle estremità del ponte saranno estesi complessivamente 5.230 metri con quasi 42.000 fili d’acciaio per ogni cavo. Sul Ponte sullo Stretto dovrebbero transitare a regime 60.000 treni e 6 milioni di veicoli ogni anno, su due binari ferroviari e 4 corsie stradali più due di emergenza.
# Le ricadute economiche: 118.000 occupati e 107 miliardi di indotto nei 30 anni di gestione
L’impatto economico per lo Stato, derivante dalla costruzione del ponte, sarebbe positivo con circa 8 miliardi di euro nuove entrate nella sola fase di costruzione, mentre nei 30 anni di gestione l’indotto erariale ammonterebbe a 107 miliardi di euro. A questo si aggiungerebbero oltre 118.000 nuovi occupati tra assunzioni dirette e indotto, con un incremento dello 0,5% del tasso di occupazione nazionale e un incremento dello 0,2% del Pil italiano.
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FABIO MARCOMIN
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A costo zero per lo Stato? Ahahaha! E’ proprio per questo che non lo farebbero mai, chi ci guadagnerebbe?
Cmq io ci credo che sarebbe possibile: sarebbe bastato che Berlusconi, anzichè comprare il Monza, avesse comprato il Messina. Il ponte lo avrebbe costruito in quattro e quattr’otto, grazie, oltre a lui stesso, anche al fatto che gli sponsor sarebbero piovuti a catinelle. Basta il suo nome che la ferraglia diventa oro!
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