Si farà lo SKI DOME sulle Alpi per SCIARE anche d’ESTATE? Sarebbe una delle PISTE INDOOR più LUNGHE del MONDO

Potrebbe nascere in Italia uno Ski Dome da record. Lo studio di fattibilità del progetto e le ultime novità sul progetto

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Potrebbe nascere in Italia uno Ski Dome da record. Cosa prevede lo studio di fattibilità e le ultime novità sul progetto.

Si farà lo SKI DOME sulle Alpi per SCIARE anche d’ESTATE? Sarebbe una delle PISTE INDOOR più LUNGHE del MONDO

# Tramontato il ripristino per le Olimpiadi di Milano-Cortina, la pista di bob dell’edizione torinese del 2006 potrebbe diventare uno Ski Dome da record

Credits fernfahren IG – Pista Bob Torino 2006

Le ipotesi di sistemazione e ripristino della pista di bob di Cesana Torinese, costruita per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006 e che vide la vittoria dell’italiano Armin Zoeggeler, sono definitivamente tramontate. Avrebbe potuto prendere il posto di quella prevista a Cortina, sede di gara inserita nel dossier olimpico per l’evento del 2026, ma la conferma dell’avvio dei lavori per quest’ultima ha tolto le ultime residue speranze. 

Un fatto che potrebbe dare un’accelerata al progetto dello Ski Dome, al posto proprio della struttura ora in abbandono, per il quale l’amministrazione comunale ha commissionato una prima bozza di fattibilità. Previsto lo smantellamento del serpentone, il suo interramento e la realizzazione di una delle piste indoor più lunghe del mondo: 870 metri di lunghezza, 60 di larghezza e due piste per la discesa. A restare sarebbero solo il pistino di spinta in alto e le strutture di servizio in basso con il rilancio degli spazi per la ristorazione. 

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# Un investimento di 50 milioni di euro per 870 metri di pista

Credits gypsiequeen1 IG – Sky Dome Dubai

Il progetto dell’impianto dell’impianto di sci indoor prevede un copertura rivestita con pannelli fotovoltaici in silicio amorfo, non riflettente, per la produzione di energia necessaria a garantire il condizionamento della struttura, la messa in servizio di un impianto di risalita e di un tapis roulant e la produzione della neve artificiale

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L’investimento, pari a circa 50 milioni di euro, sarebbe a carico di privati che contano di recuperare l’investimento grazie alle squadre agonistiche e delle nazionali che si serviranno dell’impianto, non esistendone uno simile in Italia, oltre che dal flusso di appassionati che lo utilizzerebbe tutti i giorni dell’anno. Servirebbero poi altre risorse per lo smantellamento e interramento.

 

Fonte: La Stampa

# Accantonato, per ora, il progetto milanese della prima pista indoor d’Italia

Credits credits: 4actionsport.it – Rendering progetto bocciato dello Skidome Arese

Proprio a Milano si sarebbe potuto realizzare il primo impianto indoor in Italia per lo sci. Il legame tra la città e il più classico degli sport invernali è sempre stato forte: dalle gare ospitate nel lontano Natale del 1984 sulla Montagnetta di San Siro, alla prova del campionato del mondo di sci di fondo nel Parco Sempione, fino alla piccola pista artificiale realizzata in Gae Aulenti nel 2022. Mancava quindi solo una pista da sci indoor per sciare tutto l’anno. Un progetto era stato proposto nel 2016, ma poi accantonato nel 2019 per mancanza di investitori.

Nello specifico era stato ipotizzato uno Ski Dome, a fianco del centro commerciale Il Centro di Arese con: tre piste da sci, la principale lunga 350 metri, larga 60 metri e con un dislivello di 65 metri e a lato altre due da 100 metri, un ristorante con vetrate con affaccio sulla zona dell’arrivo, un’area commerciale con negozi legati agli sport invernali e un albergo a quattro stelle. Un impianto simile a quello esistente a Dubai. Ora che Cesana punta tutto su questo progetto, Milano proverà a rispondere con l’alternativa urbana?

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.