Tutte le opere del Terzo Valico: una rivoluzione per i trasporti italiani in Europa

Vediamo come, cosa si sta realizzando e il tassello mancante per raggiungere in pieno l'obiettivo

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genova24.it - Retroporto Alessandria
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La realizzazione del progetto del Terzo Valico, che include anche le opere nel nodo ferroviario di Genova come lo scalo merci di Campasso, è solo un tassello di una strategia più ampia pensata per rivoluzionare il trasporto merci dalla Liguria all’Europa. Vediamo come e cosa si sta realizzando.

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Tutte le opere del Terzo Valico: una rivoluzione per i trasporti italiani in Europa

# La nuova diga foranea di Genova: per accogliere navi fino a 450 metri di lunghezza

Credits webuildgroup – Diga foranea Genova

Partiamo dal mare. Nel 2023 sono partiti i lavori per costruire la nuova diga foranea di Genova: sarà una delle più profonde del mondo, 450 metri più al largo rispetto a quella attuale e progettata per consentire al Porto di Genova di ospitare e far manovrare senza problemi navi dalle dimensioni più grandi, fino a 450 metri di lunghezza. Il suo sviluppo complessivo sarà di 6,2 km, poggerà su fondali profondi fino a 50 metri con un basamento composto da 7 milioni di tonnellate di materiale roccioso e una struttura composta da 100 cassoni cellulari prefabbricati di cemento armato alti fino a 33 metri, larghi fino a 35 e lunghi fino a 67. La conclusione dei cantieri è programmata per la fine del 2026.

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# Il potenziamento del sistema portuale di Savona

otinord.it – Porto di Savona

Il porto di Vado Ligure e Savona è considerato un unico sistema portuale, composto da composto da più terminal distinti e due scali distanti tra loro di circa 7 km, integrati sotto la gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Il primo specializzato nel traffico container e intermodale, il secondo più storico e focalizzato sul trasporto persone, ma gestisce anche merci liquide e solide, come prodotti chimici e rinfuse.

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otinord.it – Porto di Vado Ligure

Si tratta di uno snodo secondario rispetto a quello di Genova, ma cruciale, offrendo un’alternativa complementare, soprattutto per gestire picchi di traffico o diversificare le rotte logistiche. Il terminal container di Vado è tecnologicamente il più avanzato in Italia e tra i più competitivi del Mediterraneo: nel 2020 è avvenuta l’apertura commerciale del nuovo Vado Gateway,in grado di operare anche navi portacontainer di ultima generazione. I potenziamenti in corso nell’ultimo biennio e previsti nei prossimi anni, tra cui il potenziamento del terminal e un casello autostradale a Vado, puntano ad offrire un servizio ancora migliore e un supporto maggiore al porto di Genova. Le infrastrutture di Vado sono inoltre progettate per rendere sostenibile il trasporto merci, puntando sul trasferimento dei carichi dai camion alla ferrovia.

# Il Terzo Valico dei Giovi e il Nodo di Genova

Terzo valico

L’obiettivo di questi interventi è consentire di accogliere in Liguria un quantitativo maggiori di merci da trasportare fino al Nord Europa, sfidando la concorrenza degli altri porti del Vecchio Continente come Rotterdam e Amburgo: il primo movimenta da solo lo stesso quantitativo di container di tutti i porti italiani messi insieme. Per trasportare merci in quantità e velocità occorre però un sistema ferroviario adeguato ed è qui che entra in gioco il Terzo Valico. Nel progetto sono previsti questi tre elementi:

  • la Galleria di Valico, con 27 chilometri diventerà la galleria più lunga d’Italia, che con la Galleria di Serravalle e quella di Pozzolo va realizzare una linea Alta Velocità/Capacità fino a Tortona per poi far proseguire i treni fino al Nord Europa e a est verso Milano;
  • il miglioramento del Nodo ferroviario di Genova, tra cui un nuovo attraversamento sul torrente Polcevera e la riqualificazione della tratta Campasso- ex bivio S.Limbania;
  • il potenziamento dello scalo merci di Campasso, con realizzazione di 8 binari con lunghezza 750 m per l’arrivo/partenza dei treni, con funzione di effettivo scalo merci dell’area del porto storico genovese, configurandosi come vero e proprio retroporto.

In totale stiamo parlando di 90,7 km di tunnel, con 53 km che collegano Genova a Tortona, di cui 37 km saranno sotterranei. Il primo viaggio su canna singola non prima del 2027.

# Il retroporto di Alessandra

Terzo valico

Arriviamo quindi all’ultima infrastruttura necessaria per il compito di scambio ferro-ferro, vale a dire la composizione di treni merci con origine/destinazione i porti di Genova da rilanciare verso le varie destinazioni europee. Al Bivio di Novi Ligure il Terzo Valico punta anche ad ovest sulla linea per Alessandria, dove c’è uno dei più grandi e movimentati smistamenti del passato in Italia: Alessandria-Smistamento.

genova24.it – Retroporto Alessandria

Nel progetto sviluppato da Rfi è prevista la sua rifunzionalizzazione in un retroporto aggiuntivo e sensibilmente più grande rispetto a quello di Campasso, in fase di potenziamento, per farlo diventare il cuore logistico per le merci in arrivo o in transito dal porto di Genova. L’obiettivo è infatti di realizzare un vero hub intermodale e retroportuale lungo l’asse del corridoio merci Reno-Alpi, per accogliere i treni merci provenienti dalla Liguria smistando container e carichi verso il resto del Paese e l’Europa, dotato di quattro binari da 750 metri serviti da tre gru a portale da 40 tonnellate. Nel corso del 2025 si dovrebbe entrare nella fase operativa. A questo hub questo si aggiungono poi l’interporto di Rivalta Scrivia e il centro interportuale di Mortara. 

La rivoluzione europea del trasporto merci viene quindi resa possibile grazie al potenziamento del sistema portuale, di Genova con la nuova diga foranea e di Savona, di quello ferroviario, con il Terzo Valico, e dei poli intermodali con l’aggiunta di quello nuovo di Alessandria.

# Il tassello mancante: il completamento dell’Alp Transit a sud

Credits alptransit.ch – AlpTransit

Manca però un tassello per rendere il trasferimento delle merci dalla Liguria a Rotterdam, ma anche solo dalla Lombardia alla Svizzera: il completamento dell’Alp Transit, anch’esso parte del  corridoio ferroviario Reno-Alpi. Sono state costruite ad oggi tre gallerie: la galleria del Lötschberg, quella del San Gottardo, che con i suoi 57 chilometri è il tunnel ferroviario più lungo del mondo, e la galleria di base del Ceneri. Il progetto è attualmente in stallo sia dalla parte svizzera che italiana, il Canton Ticino non ha definito il prolungamento dell’Alp Transit a sud di Lugano come una priorità.  Un lettera d’intenti stabilisce comunque a livello bilaterale, nell’ottica del potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria transfrontaliera, che tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2035 sugli assi che uniscono i due Paesi ci sono anche quelli approvati dal Parlamento elvetico, come l’ampliamento delle gallerie di base del Lötschberg e dello Zimmerberg.

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FABIO MARCOMIN 

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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