Dopo quella di Maggio in Regione Lombardia da parte del Consiglio, arriva la bocciatura anche in Commissione Bilancio della Camera da parte dal Governo. Una stroncatura bipartisan che non sarebbe avvenuta se Milano avesse più autonomia.
🔴 BOCCIATO il prolungamento della LINEA METROPOLITANA M2
# La bocciatura arriva dalla Commissione Bilancio alla Camera dei Deuptati
La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha bocciato l’emendamento al Decreto Rilancio che chiedeva di stanziare 2 milioni di euro per finanziare la progettazione del prolungamento della M2, la metro verde, da Cologno in direzione Vimercate.
La dichiarazione di Massimiliano Capitanio, deputato Lega componente della commissione Trasporti della Camera, e primo firmatario dell’emendamento: “L’avversione del Pd e del M5S nei confronti del Nord si è consumata con la bocciatura del mio emendamento al decreto Rilancio che destinava 2 milioni di euro al finanziamento della progettazione del prolungamento della linea 2 della metropolitana da Cologno a Vimercate. Nonostante l’emendamento fosse stato ritenuto ammissibile, ora è arrivata la bocciatura con la motivazione inaccettabile che l’emendamento sarebbe troppo localistico“. Capitanio aggiunge: “È assurdo pensare che mentre il governo regala 240 milioni di euro ai produttori cinesi di monopattini, assolutamente inutili per chi deve utilizzare i mezzi pubblici per andare al lavoro, dall’altra parte si dica ‘No’ al prolungamento di una linea metropolitana. Il nostro lavoro a sostegno di una mobilità sostenibile non si ferma certo davanti a questo schiaffo“.
# A Maggio in Regione Lombardia era stato il Consiglio a bocciare il finanziamento
Il paradosso è che a inizio maggio era stato il Consiglio Regionale lombardo a bocciare il finanziamento per lo studio di progettazione del prolungamento della metropolitana verde da Cologno Nord fino a Vimercate, quando Pd e M5S avevano proposto un emendamento al progetto di legge per la ripartenza della Lombardia per inserire nel “Piano Marshall” le risorse per studiare il prolungamento della metropolitana fino in Brianza. In quel caso erano stati i consiglieri Fumagalli, Pizzul e Ponti a scagliarsi contro il partito di maggioranza: “Insomma la giunta ha trovato 3 miliardi per il post Covid ma non ha trovato un milione per uno studio di fattibilità per la Metropolitana Cologno Nord – Vimercate. Uno studio urgente, in quanto se immediatamente commissionato e presentato entro il 31 dicembre 2020 avrebbe permesso il finanziamento dell’opera. Sia il Pd che il M5s hanno infatti votato a favore dell’emendamento proprio perché rappresentava una promessa elettorale verso i loro elettori e come tale li impegnava anche a livello governativo. Mentre la maggioranza di centrodestra che governa la Regione dopo aver mentito ai brianzoli con l’abolizione del pedaggio sulla tangenziale di Agrate Brianza e Monza, prosegue con la solita arroganza anche a privare il vimercatese dell’unico trasporto pubblico da offrire a quel territorio“.
Gli esponenti dell’opposizione regionale avevano alzato il tiro: “In realtà c’è una precisa strategia politica dietro la contrarietà del centro destra al prolungamento della metropolitana da Cologno Nord a Vimercate. In primo luogo perché si tratta di una zona in cui il centro destra non è praticamente presente politicamente e quindi non si vuole dare soddisfazione politica a chi governa quei territori, e in secondo luogo con i proventi dei pedaggi che Fontana aveva promesso di abolire si finanzia la Pedemontana. Quindi, oltre a non avere la metropolitana, chi abita a Vimercate e Agrate, grazie a Fontana e alla sua maggioranza consiliare, deve pure pagare il pedaggio per andare a Milano. Siamo certi che gli elettori non dimenticheranno“.
Fonte: MilanoToday
# Con Milano Città Regione questo non sarebbe successo
Le solite schermaglie politiche tra opposizione e maggioranza tra chi è al governo in Regione Lombardia e chi a Roma in quello centrale, a discapito della vita dei cittadini, scoperchia una situazione che non è più sostenibile e che non può esaurirsi in inutili polemiche tra partiti. La realtà è che quando un territorio come la Città Metropolitana di Milano, che oltretutto non comprende più dal 2009 l’area della Brianza nonostante la continuità fisica tra i due territori, non può decidere in autonomia sul proprio destino e sulle esigenze dei propri abitanti, sarà sempre in balia delle scelte altrui. L’autonomia di Milano non è quindi più differibile, ma anzi è necessario quanto prima richiedere lo status di Regione per programmare e finanziare appunto anche le opere infrastrutturali come le linee metropolitane pensate da decenni e che rischiano di non vedere mai la luce.
FABIO MARCOMIN
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