Guerrilla marketing nella sua definizione originale indicava una campagna pubblicitaria non convenzionale e a basso costo ottenuta attraverso l’uso creativo di strumenti e mezzi aggressivi che fanno leva sull’immaginario e sui meccanismi psicologici degli utenti finali.
Facciamo un esempio: la campagna portoghese del 2013 per sensibilizzare gli automobilisti a non parcheggiare sui parcheggi per disabili.
Tutti i parcheggi furono occupati durante la notte con delle carrozzine e la mattina nessuno poté parcheggiare in quella zona della città. Direi che il messaggio è piuttosto esplicito.
Vediamo alcune campagne di guerriglia marketing realizzate a Milano.
#1 Masterchef.
Le strade di Milano si sono riempite di fornelli e fruste da cucina per annunciare l’edizione di Masterchef dello scorso anno.
#2 Gruppo Generali.
Le assicurazioni hanno fatto spuntare un sottomarino in piazza Cordusio. Lo slogan, “tutto può accadere”.
#3 Piaggio MP3
La Piaggio nel 2009 per lanciare il restyling del suo scooter a tre ruote ha ricostruito a Milano le scene del crimine holliwoodiane.
#4 The Lego Movie.
La Lego nel 2014 per promuovere il suo film ha costruito degli omini di mattoncini Lego grandi come persone.
#5 Geox.
Geox nel 2013 ha costruito tante nuvole di Fantozzi per ricoprire la testa dei suoi testimonial. Un bel modo per dire che le sue calzature sono totalmente impermeabili.
#6 Wired.
Nel 2011 Wired ha lanciato l’iniziativa Sveglia Italia! per portare il wi fi libero in 150 piazze italiane. In quell’occasione il cartello con il nome Piazzale Cadorna era stato sostituito con questo:
#7 WWF.
A fine 2014 sul piazzale davanti alla stazione di Cadorna è stato avvistato un rinoceronte morto, con il corno spezzato coperto dal classico lenzuolo bianco che viene sempre usato in queste circostanze. Come ha poi detto il WWF, il rinoceronte era finto ma il problema del bracconaggio è reale.