10 COSE da fare GRATIS a Milano durante l’ESTATE 2020

Tra le tante cose da vedere a Milano, molte sono gratis. Oltre alle mete più “classiche”, ci sono tante meraviglie meno comuni ma ugualmente suggestive da scoprire senza mettere la mano al portafogli nell'estate 2020.

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MAUA - Museo della realtà aumentata

Sono tante le cose da vedere a Milano senza mettere la mano al portafogli nell’estate 2020. Oltre alle mete più “classiche”, ci sono tante meraviglie meno comuni ma ugualmente suggestive. Scopriamole insieme.

10 COSE da fare GRATIS a Milano durante l’ESTATE 2020

# 1 La Pinacoteca di Brera dove ammirare Mantegna, Raffaello e Hayez

Pinacoteca di Brera

La Pinacoteca offre l’ingresso gratuito ai suoi visitatori per tutti i mesi estivi. Per poter ammirare i capolavori di Mantegna, Piero della Francesca, Raffaello e Hayez, gli ingressi sono contingentati, la permanenza massima è di 90 minuti e la prenotazione online obbligatoria.

 

#2 La Triennale di Milano all’interno del Parco Sempione

Triennale Milano

Un altro importante istituto culturale milanese che ha scelto la gratuità per il suo pubblico è la Triennale di Milano: il Museo del Design Italiano e il Giardino Giancarlo De Carlo saranno visitabili in piena sicurezza nella fascia d’orario scelta in fase di prenotazione online.

 

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#3 Il Pirelli Hangar Bicocca, uno dei musei d’arte contemporanea più innovativi

Pirelli Hangar Bicocca

Il Pirelli Hangar Bicocca è uno spazio espositivo di arte contemporanea alla periferia di Milano, con ingresso gratuito. All’interno è molto spazioso e ospita un’installazione artistica permanente con 7 torri intitolata I sette palazzi celesti dell’artista Anselm Kiefer, oltre a 5 maxi dipinti sui muri dell’hangar. Diverse aree dello spazio espositivo sono dotate di sistemi di illuminazione d’atmosfera, che rendono ancora più suggestiva la presentazione delle opere in mostra.

 

#4 Gae Aulenti e il Bosco Verticale plurivincitore di premi internazionali

Gae Aulenti e Bosco Verticale

Piazza Gae Aulenti è uno spazio sopraelevato rispetto alla sede stradale e concepito come un’immensa panchina circolare che invita a sostare e a rilassarsi tra giochi d’acqua, artifici luminosi, pannelli fotovoltaici e vetrate. Inaugurata nel 2012, intende ripristinare la funzione originaria delle piazze come luoghi di aggregazione sociale. La “piazza del futuro”, come l’hanno definita in tanti, è stata infatti concepita come un punto d’incontro e socialità con vista sullo skyline meneghino. Se si alza lo sguardo si vedrà la spirale del grattacielo Unicredit e, più a est, la sagoma inconfondibile del Bosco Verticale, un complesso formato da due grattacieli nelle cui forme architettoniche sono stati integrati 800 alberi, 15000 piante perenni e 5000 arbusti.

 

#5 Il MUDEC, con reperti delle culture di tutto il mondo

Mudec

Il Museo delle Culture, visitabile ogni giorno gratuitamente, custodisce un’ampia collezione di reperti dalle Culture di tutto il mondo, dalle antiche civiltà andine all’Estremo Oriente. Qui è esposta una collezione etnologica con più di 7000 pezzi tra opere d’arte, strumenti musicali e oggetti d’uso quotidiano provenienti da diverse aree geografiche.

 

#6 In tour tra le chiese sconsacrate

Chiesa – Museo Messina

Un giro per le chiese sconsacrate di Milano non implica alcuna eresia o blasfemia. Molte di esse sono state trasformate in luoghi di cultura o divertimento. Ad esempio, la Mediateca di Santa Teresa che da chiesa barocca è stata trasformata in una fornitissima biblioteca multimediale, attrezzata di computer, sedie e scrivanie e sempre piena di studenti e amanti della cultura. All’interno della chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio, nel cuore della zona romana della città, si trova il museo-studio Francesco Messina. L’ex studio dell’artista siciliano, milanese di adozione, espone 80 sculture, tra cui gessi, terrecotte policrome e bronzi e una trentina di opere grafiche, come litografie, pastelli e acquerelli.

La cinquecentesca chiesa di San Paolo Converso, che oggi ospita uno spazio espositivo dedicato alle arti contemporanee. La chiesa sconsacrata di San Carpoforo, invece, è un piccolo edificio situato nel centro storico di Milano, che nel 1993, fu data in uso gratuito all’Accademia di Belle arti di Brera che ancora oggi la utilizza come sede per i corsi di decorazione, restauro e arte sacra contemporanea. La chiesa dei Santi Simone e Giuda, dopo essere stata sconsacrata è diventata un teatro, dove debuttò Edoardo Ferravilla, grande attore milanese. Dal 1978 è un centro di iniziative artistiche teatrali ed è sede della Scuola di Teatro ‘Arsenale’, che realizza spettacoli e iniziative tutte legate all’arte teatrale.

# 7 L’orto botanico e il museo astronomico

Orto Botanico di Brera

Palazzo Brera nasconde un prezioso Orto Botanico del Settecento e un Museo Astronomico. Circa 5mila metri quadri di sogno da mettere nell’elenco delle cose da fare gratis a Milano in estate perché ne vale davvero la pena e, appunto, l’ingresso, contingentato per far fronte alle normative post emergenza Covid 19, è gratuito.

 

#8 Un giro per le vie del colorato villaggio di via Lincoln

Villaggio Lincoln

In zona Cinque Giornate si trova un quartiere formato da una serie di villette coloratissime che lasciano il visitatore a bocca aperta. Il villaggio di via Lincoln ricorda un po’ Murano. Nasce alla fine dell’800 per ospitare gli operai della vicina Porta Vittoria. Con il tempo, gli abitanti di quelle case hanno cominciato una vera e propria sfida alla facciata più sorprendente della propria abitazione.

 

#9 MAUA: il museo di arte urbana aumentata

MAUA – Museo di arte urbana aumentata

Innovativo e particolare, non ha un indirizzo preciso perché si trova in diversi punti della città. Le pitture murali sono concentrate in cinque aree periferiche: Giambellino-Lorenteggio, Adriano-Padova-Rizzoli, Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, Niguarda-Bovisa e QT8-Gallaratese. I soggetti sono stati selezionati proprio dagli abitanti dei quartieri e il progetto ha coinvolto numerosi artisti, dai writer che hanno lavorato direttamente sui muri agli animation designer che hanno curato gli effetti digitali. Arrivati sul posto, l’esperienza prosegue in forma digitale: occorre infatti inquadrare con lo smartphone, l’opera che si trasforma in un lavoro di digital art, animata in realtà aumentata.

#10 La street art sui muri dell’Archivio Diocesano

Archivio Diocesano

Sul vicino Ospedale Gaetano Pini e addirittura sul Monastero della Visitazione, un intero quartiere cittadino è stato rivoluzionato dai colori e dalla fantasia degli artisti di strada chiamati a realizzare questo progetto. Circa 1000 metri quadrati sono stati trasformati da diverse celebrità di questa moderna forma d’arte. Di Ivan Tresoldi sono ad esempio le parole dipinte proprio sulla facciata d’ingresso dell’archivio: le lettere riprendono i caratteri antichi, un tempo tracciati sulla pergamena e ora sull’intonaco. Le composizioni astratte sui muri perimetrali dell’ospedale sono di Paolo Bordino, detto Pao, famoso per i paracarri trasformati in pinguini. Gli Orticanoodles hanno realizzato i ritratti dei milanesi illustri lungo i muri del monastero.

 

VALENTINA PETRACCA

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Valentina Petracca
Laurea in Scienze della Formazione, giornalista e sceneggiatrice Tv. Attualmente lavoro in una società che si occupa di Formazione nelle aziende. Ho maturato una notevole esperienza anche in ambito finanziario e bancario, in particolare per ciò che attiene al settore Compliance e Antiriciclaggio. Note particolari: amo Milano.