Un’occasione troppo ghiotta per godersi una Milano deserta lasciando ad altri code sulle strade e ressa sulle spiagge.
Ecco allora 10 cose che si possono fare a Milano quando capita la fortuna di restare da soli per non rischiare di cedere alla disperazione.
10 COSE DA FARE PER I DISPERATI CHE RESTANO A MILANO IN UN WEEK END D’ESTATE
#1. Inaugurare le piscine all’aperto
Per chi non pensa che la gente faccia la pipì in acqua.
#2 Fare il turista
Molti milanesi non sono mai andati a vedere l’Ultima Cena o sul tetto del Duomo o la Pietà Rondanini. In poche parole evitano di fare le stesse cose dei turisti e finiscono per avere visto di Milano meno di un giapponese che trascorre qui un fine settimana. Questi giorni può essere l’occasione giusta per rimediare, sentendosi in mezzo ai turisti anche meno soli.
#3. Passeggiare
Basta camminare per Milano senza meta e senza la consueta velocità sprint per sentirsi in vacanza più che su una spiaggia della Liguria.
#4. I parchi
Nei giorni d’estate diventano il principale fattore di aggregazione della città. E a inizio giugno si rivelano più belli che mai. L’aristocratico Parco Sempione, i borghesi Giardini di Porta Venezia, il Parco Nord più spontaneo, il selvaggio Parco Sud o le ultime frontiere del Lambro, del Parco delle Cave o del Parco Forlanini, sono luoghi fantastici dove trascorrere queste giornate.
#5. In bicicletta
Milano che si svuota diventa il paradiso dei ciclisti che finalmente possono rasserenarsi dalle continue litigate con gli automobilisti. E’ stupendo girare per il centro oppure farsi una biciclettata sui navigli, a nord sulla Martesana o a sud lungo il Naviglio Grande o quello pavese.
#6. Fare sport
Mentre chi è fuggito trascorre il tempo tra code e magnate in stile borgataro romano, ecco l’occasione per sorprenderli al loro rientro. Milano è a completa disposizione di chi vuole fare sport. La via più facile è la corsa, consigliamo sulla Montagnetta, alternata ai percorsi della salute.
#7. Farsi nuovi amici
Milano si basa sulle abitudini. Lavoro, amici, amici, lavoro. Dove lavoro e amici spesso coincidono. Se non esistesse Facebook uno parlerebbe con le stesse persone per tutta la vita, specie una volta superati i 30 anni. Ma ora c’è l’occasione da prendere al balzo: unendo il superponte con le tecnologie ecco che si può scoprire che esistono persone simpatiche anche fuori dalla cerchia dei propri amici e/o colleghi di lavoro.
Anzi, può bastare un messaggio di finto aiuto su Facebook da parte di chi rimane in città per attirare immediatamente nuovi amici con cui trascorrere momenti insoliti in città.
#8. Eventi
Milano fa di tutto per fare finta di essere una grande metropoli internazionale. Quindi anche se la stagione degli eventi sonnecchia un po’ durante un ponte, ecco che tutti fanno finta di organizzare appuntamenti di rilevanza mondiale.
#9. Recuperare terreno
Durante un ponte di vacanza si può provare quel tipo di ebbrezza che si prova quando in auto si avanza spediti a fianco di una colonna di auto in coda. Un ponte può essere una magnifica occasione per recuperare terreno o per superare altri: sul lavoro o nello studio, qualunque cosa si faccia significa fare molto di più di tutti gli altri. E’ una cosa che gratifica e consente anche di vivere il lavoro con molta più serenità, senza l’assillo di scadenze o della competizione con i colleghi.
Lo stesso vale per chi ha lacune culturali o ha lasciato qualcosa di arretrato, come un libro, un film o altro. Ecco l’occasione per completare l’opera.
#10. Iniziare qualcosa di nuovo
La vacanza piace perché rappresenta un momento in cui si stacca, finalmente si esce dalla routine anche se spesso lo si fa per entrare in una nuova routine. Da criceto a criceto, insomma. Ma chi resta per il ponte può fare qualcosa di più: ne può approfittare per uscire dalla routine iniziando qualcosa di nuovo. Può essere azzardare un nuovo hobby, iniziare a scrivere un libro, scegliere un corso a cui iscriversi, sperimentare qualcosa che non si è mai fatto. Trasformando così un momento di disperazione nel punto di inizio di una nuova vita.
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sarebbe molto bello se fosse vero , ma ne dubito in quanto non sono nemmeno in grado di sostituire un medico che manca dal quartiere di QUINTO ROMANO da ben 6 mesi.
COME SI PUÒ CREDERE A TUTTO QUANTO CITATO SOPRA,NON AGGIUNGO ULTERIORI COMMENTI-
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