10 differenze della Milano di oggi con la Milano degli anni Novanta

E' un attimo e ritorna in mente la Milano degli anni novanta, quando tutto sembrava possibile

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Anche a un sito proiettato al futuro capita di voltarsi dietro le spalle. E’ un attimo e ritorna in mente la Milano degli anni novanta, quando tutto sembrava possibile.

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10 differenze della Milano di oggi con la Milano degli anni Novanta

#1 Sono spariti i modellari

Chi faceva l’università negli anni novanta si ricorda della leggenda dei modellari. Erano i driver che portavano auto le modelle ai vari appuntamenti. Ci mettevano l’auto, pagavano la benzina, offrivano pranzi e aperitivi, senza ricevere una lira. Perchè lo facevano? Per i benefits (e per i soldi che gli davano i locali per portare le modelle). Anche se siamo fuori dal giro pare che siano spariti.

#2 Non si va più in discoteca

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Forse in qualche modo legata con la scomparsa dei modellari c’è la crisi delle discoteche. Negli anni novanta per rimorchiare non c’era Facebook, internet era agli inizi, non restava che provarci in discoteca. La Milano degli anni novanta aveva queste code infinite fuori dalle discoteche e dentro c’era una ressa assurda. Un paio di generazioni hanno bruciato così i loro anni migliori.

#3 La tecnologia era all’età della pietra

All’inizio degli anni novanta si festeggiava ancora la grande invenzione del telefono senza fili in casa. Al posto di internet c’era il televideo. Poi sono apparsi i primi cellulari: pesavano dieci chili con un’autonomia di 5 minuti. Quindi ecco il web, con siti che si caricavano in mezzora e motori di ricerca, come Altavista, in cui apparivano pagine e pagine di link pornografici.

#4 E’ sparito il locale con i telefoni sui tavoli in zona viale Umbria

Sembrano passati secoli. Ma in Zona Umbria, non lontano dal vecchio Plastic (altra differenza, a quei tempi era in quella zona), c’era un bar supertrash. Si entrava e c’erano i tavolini numerati con sopra il tavolo un telefono. Serviva per mettersi in contatto con un altro tavolo se si vedeva qualche ragazza interessante. Praticamente aveva anticipato Facebook ma non ci capiva niente di business.

#5 Non c’è più il mito dell’interrail

Spazzato via dai voli low cost. A quei tempi andare in aereo era riservato ai figli di papà.

#6 Si andava sempre in pizzeria

Di etnico c’erano i cinesi, qualche giapponese e messicano. Il resto erano pizzerie e ristoranti italiani.

#7 I bambini giocavano a pallone in strada

Come causa di incidente stradale il selfie ha preso il posto del pallone.

#8 La musica era piena di chitarre

Dai Grunge al British Pop, di Oasis, Blur e primi Radiohead. Il trionfo delle chitarre, tastiere evanescenti, sassofono ucciso alla fine degli anni ottanta. E si faceva ancora musica seria.

#8 Si guardava MTV H24

Credits: sikiproduction.it
TRL-Mtv

Appena si tornava a casa la prima cosa che si faceva era accendere la tv su MTV. Era un mito, video a go gò e programmi che hanno segnato una generazione, come le code in Piazza del Duomo per TRL.

#9 L’economia cresceva ogni anno

Niente austerity, appena un anno di crescita negativa, in cui sembrava fosse arrivato il Medio evo. Per il resto boom costante, ogni anno qualche bella notizia con paesi tornati alla libertà, borsa a pieni giri fino alla follia delle dot com: bastava mettere in piedi un sito per sognare i miliardi.

#10 Milan e Inter spadroneggiavano in Europa

fifa club world cup
San Siro Curva Milan

Milano era il centro del mondo. Anche per lo sport. Milan e Inter spadroneggiavano in Europa, più il primo della seconda a dire il vero. I migliori giocatori del mondo venivano da noi, ai mondiali partivamo sempre come favoriti. Anche nel basket dominavamo. Tutti volevano venire in Italia e Milano era la città dei sogni.
E’ stato un decennio spettacolare. Dipende da noi aprire la strada a tempi ancora migliori, non solo nello sport.

Continua la lettura: La mitica scena musicale milanese degli anni novanta

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