Ormai non sembra più necessario fare migliaia di km per un weekend instagrammabile. Ad oggi, anche sui social, sta spopolando l’idea di improvvisare mini-viaggi low cost per scoprire bellezze nei dintorni di casa. Ma per i milanesi? Ecco la soluzione. Bastano 15 euro e un’ora a disposizione per raggiungere un borgo da sogno a pochi km da Milano.
15 euro e un’ora per trovarsi in un BORGO DA SOGNO quasi ignorato dai milanesi
# L’idea di vacanza sta cambiando: mete di nicchia a pochi km
Quando si pensa a dove trascorrere un weekend, si tende sempre ad andare il più lontano possibile, ma l’idea di vacanza last minute sta cambiando. Sarà anche una conseguenza delle restrizioni dovute al Covid, che permettendo di rimanere solo entro i confini della propria regione ha forzato le gite entro pochi km. Ma questa tendenza sembra durare e ad attirare sempre di più l’attenzione sono borghi e cittadine fuori dal mirino del turismo di massa.
In questo caso i milanesi possono davvero sbizzarrirsi, basterà prendere un treno da Centrale e raggiungere low cost destinazioni molto più suggestive dei classici tour preconfezionati. In cerca d’ispirazione? Ecco Gandria, un piccolo borgo sulle sponde del Ceresio che, pur trovandosi in un altro stato, si può raggiungere comodamente con 12 euro da Centrale.
# Attraversare il confine? Solo un’ora di treno e poi…
Dall’aspetto romantico e pittoresco, si arriva a Gandria, ritenuto uno dei borghi lacustri più belli del Ticino è l’ultimo villaggio elvetico prima del confine con l’Italia. Si trova ai piedi del monte Brè e sebbene sia incorniciato da cime di montagne italiane, il nucleo di case che compone il borgo è ancora su suolo svizzero e si specchiano nelle acque del Ceresio.
Ma non importa che sia in Svizzera, perché sedendosi comodamente su un treno, da Milano in un’ora a 15 minuti si raggiunge Lugano nel pieno del relax. Da qui, è poi possibile raggiungere Gandria scegliendo tra varie possibilità. L’opzione più economica è sicuramente l’autobus, che con un massimo di tre euro e in soli sei minuti arriva direttamente al paesino. Oppure si può prendere la funicolare, che impiega circa dieci minuti. Ma per chi volesse vivere un’esperienza davvero immersiva la scelta d’effetto è il battello attraversando il lago proprio come una volta, quando il borgo era raggiungibile solo via acqua.
# Un borgo da romanzo… per davvero
Ed ecco che approdati a Gandria non resta che perdersi tra le sue viuzze colorate che sembrano appartenere ad un’altra epoca. È proprio l’autenticità di questo borgo che lo rende così suggestivo e testimonianze della vita passata si possono vedere in ogni suo angolo. Un posto talmente affascinante che Antonio Fogazzaro lo ha citato più volte nel suo famoso romanzo Piccolo Mondo Antico.
Ma oltre per le bellezze storiche, come la chiesa dedicata a San Vigilio, che risale al 1463, Gandria è da apprezzare anche dal punto di vista culinario. Una volta qui i residenti dovevano essere autosufficienti e oltre all’orticoltura, viticultura e allevamento, l’attività principale era la pesca e lo è ancora oggi. Sono svariate le osterie e ristoranti che offrono piatti di ogni genere, dal pesce, alla polenta con funghi o al risotto al Barolo. Per non parlare delle degustazioni di vino e d’olio, per scoprirle basterà fare una breve deviazione attraverso due sentieri, quali?
# Due sentieri per (de)gustare la natura di Gandria
Sono due i sentieri che si possono percorrere da Gandria e che portano alla scoperta della natura che circonda il borgo. Il più conosciuto e praticamente d’obbligo da percorrere è l’omonimo Sentiero di Gandria. Questo percorso che costeggia il Ceresio ed è l’ideale per fare una deviazione al Parco degli ulivi e vedere piante secolari in mezza giornata.
Con un percorso leggermente più tortuoso, ma alla portata di tutti, anche dalla riva opposta del lago inizia una passeggiata che parte da San Rocco e raggiunge uno dei posti più tipici del luogo: i grotti di Gandria. Dopo circa un’ora di cammino tra il bosco e la riva del lago si arriva alle Cantine di Gandria, molte delle quali sono state trasformate in grotti. Qui in passato gli abitanti del borgo conservano vino, salumi e formaggi, mentre ora si trovano osterie dove rifocillarsi dopo l’escursione. Che dire, per essere ad un’ora da Milano, magari un pensiero lo si può anche fare.
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SARA FERRI
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