Dopo questo lungo periodo di confinamento, il corpo ha bisogno di varcare i confini. Non della regione, non della legge, ma della pigrizia. Ecco allora 5 ottimi sport individuali, alternativi, stimolanti e capaci di rimettere al mondo anche la testa, facendoci godere di paesaggi incredibili. Nella fase 2 ricordiamo che è possibile raggiungere con mezzi pubblici o privati il luogo in cui si intende fare attività motoria, sempre all’interno della propria regione. Alcuni dei luoghi segnalati sono al momento ancora non accessibili (vedi nota in fondo all’articolo) ma l’elenco fornito riguarda le prossime settimane, soprattutto se la situazione consentirà più libertà di movimento pur all’interno dei confini regionali.
Nota: di seguito abbiamo fornito indicazione dei luoghi ideali dove praticare queste attività. Alcuni di questi possono avere l’accesso ancora non consentito al pubblico. Suggeriamo di controllare, soprattutto in questi primi giorni di fase due.
5 ATTIVITA’ SPORTIVE ALL’APERTO, senza uscire dalla LOMBARDIA
#1 Il trekking
Si tratta di lunghe e lente camminate in mezzo alla natura, un mix tra una camminata in mezzo alla natura e dell’escursionismo. Lo si fa ovunque ci sia un bel paesaggio, ma più volentieri in montagna. L’aria pura aiuta a rilassarsi e ad allontanare lo stress.
Se siete alle prime armi meglio scegliere sentieri sterrati ma semplici. I percorsi di suddividono, infatti, in turistici, escursionistici semplici ed esperti e, infine, attrezzati. Gli itinerari turistici sono poco impegnativi, ma comunque suggestivi. Molto praticato anche il dog-trekking.
Dove praticarlo?
Per tutti i livelli, si consigliano: il Sentiero del Cardinello, in Valtellina, una mulattiera larga, non difficile, scavata sul fianco della montagna. Qui potrete godere i paesaggi unici come cascate e torrenti meravigliosi. Oppure il sentiero ornitologico Walter Corti, nel Parco delle Orobie Valtellinesi, o quello glaciologico Vittorio Sella, appartenente all’Ecomuseo Valmalenco.
Un altro classico è il percorso dei Laghi Gemelli. Si parte da Carona, in val Brembana. Da qui si sale fino al sentiero 213 (1779 m). Poco oltre si arriva alla diga del lago Marcio (1840 m) e qui si esce dal bosco. Si costeggia l’intera sponda del lago fino ad incrociare il sentiero 212 che sale da Branzi e il sentiero 250, quindi si scende fino al ponticello che attraversa la val di Gorno e da qui si sale fino ai Laghi Gemelli.
Più impegnativo il Resegone, il monte che domina il panorama di Milano, con la cresta a forma di sega che quando ti avvicini significa una successione di canaloni. Ai piani d’Erna si prende il sentiero numero 5 che dopo meno di un’ora di cammino incrocia il numero 1. Si sale alla Beduletta (1320 metri), un balcone naturale da cui si gode un’ottima panoramica su Lecco. Si supera poi il canalone della val Comera e si giunge al Pian Serrada. Si continua per roccette e tratti in salita fino ad incontrare il sentiero n. 11, lungo il quale si raggiunge il rifugio Azzoni, poco sotto la cima Cermenati, a circa 1.800 metri
Per gli escursionisti esperti, con ottime condizioni fisiche e l’attrezzatura adeguata, si consiglia l’Alta Via dell’Ortles, nel Parco dello Stelvio, un percorso lungo 119.5 chilometri, tra i più belli e i impegnativi dell’alpino.
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#2 Il kitesurf
Il kitesurf è uno sport a vela che consiste nel planare sull’acqua con una tavola simmetrica, simile ad una tavola da wake-board. Lo si fa sfruttando la forza del vento grazie a un grande aquilone (kite in inglese) manovrabile attraverso una barra.
Sport adrenalitico praticabile sui laghi lombardi, ora raggiungibili se all’interno della propria regione. L’obbligo della masherina prima e dopo l’attività sportiva è obbligatorio.
Dove praticarlo?
Il Lago di Como* è adatto a tutti i livelli: destinazione perfetta, Colico, con il suo bellissimo lido, una bella energia e con un vento tra i 15 ed i 18 nodi.
Per i kitesurfer più avanzati, ottime destinazioni si trovano sui laghi d’Iseo e Maggiore, più ventosi.
#3 Il fitwalking
Il termine inglese significa letteralmente “camminare per la forma fisica” e si basa sull’osservazione di una corretta meccanica del movimento, acquisita conoscendo e praticando una tecnica ben precisa che parte dall’appoggio dei piedi, passa per il movimento del bacino e si completa con quello di spalle e braccia.
Dove praticarlo?
Di parchi e tragitti in Lombardia siamo pieni, ma un parco che toglie il fiato, unendo la dimensione paesaggistica a quella culturale, è quello del Castello di Zavattarello, situato nell’alta val Tidone nell’Oltrepò Pavese. Ben 79 ettari intorno alla rocca che dominano il paese.
#4 Il running e il jogging
Il minimo comune denominatore è la corsa, ma se nel primo caso sono importanti tempi e distanze, costanza e obiettivi, nel secondo lo scopo è quello di tenersi in forma e voler stare bene con sé stessi. In ogni caso fondamentali le calzature per preservare la salute dei piedi e dei distretti superiori.
Dove praticarli?
Per esempio, nel meraviglioso Parco della Villa di Monza*. Questo parco è talmente ampio e variegato, ricco di angoli e paesaggi, da meritare vari itinerari. Con i suoi 700 ettari, di cui 40 di giardini, e il suo muro di recinzione lungo 14 km, è l’ideale per correre.
#5 La bicicletta
“E’ come andare in bicicletta”, si dice. Esatto, perché una volta che si è imparato non si abbandona più. Le passeggiate che si possono fare in bicicletta sono bellissime e di consistente lunghezza. Sterrati, piste ciclabili o grandi ciclovie segnalate, la Lombardia offre paesaggi diversi tra loro e molto affascinanti, che vanno dai fiumi alle risaie, dalle ville alle colline.
Dove praticarlo?
Consigliamo la pista ciclabile Villoresi*: l’itinerario segue il corso del canale Villoresi, costruito alla fine dell’800 per irrigare i campi della Lombardia. Il percorso è diviso in varie tratte, la più conosciuta è la Garbagnate Milanese -Arconate, nota anche come Pista ciclabile Villoresi. Di facile percorrenza, attraversa le meravigliose campagne lombarde e diversi caratteristici borghi, inclusi tra i più belli d’Italia.
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Tutte queste attività motorie fanno bene, ma sempre e comunque nel rispetto delle norme per il contenimento del contagio da coronavirus. Perciò, distanza di sicurezza, mascherina da indossare prima e dopo l’allenamento.
* Le Alzaie Villoresi, il Parco di Monza, al momento sono ancora chiusi per evitare assembramenti. Idem per le spiagge del lecchese (es. Colico e Dervio). (Aggiornamento articolo)
BARBARA VOLPINI
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