5 modi di dire tipici di Milano

Basta usare una di queste cinque espressione per farsi identificare come milanese

0
Murales Sant'Ambrogio. Credits: @kaliman261059 (INSTG)

“Milan l’è on gran Milan” è sicuramente l’espressione del dialetto milanese più famosa. E sono tanti anche i proverbi della tradizione popolare che si continuano a tramandare di generazione in generazione. Ma oggi vogliamo parlare dei modi di dire tipicamente meneghini, con i quali, spesso, non è semplice farsi capire nel resto d’Italia.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

5 modi di dire tipici di Milano

#1 Andare a piotti

È un’espressione dialettale che indica l’andare a piedi da un punto A ad un punto B.

Quando hai ancora l’auto dal meccanico e nessuno può accompagnarti a lavoro: «Fa niente, me la farò a piotti.»

#2 Paccare

Sicuramente un termine usato soprattutto dai giovani milanese. Indica “l’arte” del disdire un appuntamento all’ultimo minuto o senza preavviso.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Quando la festa è alle 22 e alle 21.50 chi doveva guidare avvisa di non esserci: «Non abbiamo più il passaggio, Luigi ci ha paccati.»

#3 Disciularsi

È un verbo lombardo legato anche al piemontese poiché deriva da un sostantivo comune ai due dialetti. Può indicare la capacità di risolvere un problema complesso, senza arrendersi. Ma, ultimamente, il suo significato si è spostato sul saper affrontare la vita in piena autonomia, sull’essere svegli.

Un tuo amico non ha voglia di studiare o di trovare un lavoro? Potresti dirgli «Disciules che hai 30 anni!»

Credits: viaggionelmondo.net
scena film Rocco e i suoi fratelli

#4 Muchela!

È un’espressione dialettale tipicamente lombarda proveniente dall’originario “mozzare”. Chi la sente rivolgere verso se stesso deve stare attento: infatti, intima, in modo imperativo, di smetterla, finirla, piantarla.

Qualcuno si sta continuando a lamentare da ore e ore? «Muchela!»

#5 Che sbatti!

Slang milanese che deriva dalla parola “sbattimento”. Viene utilizzato quando non si ha voglia di fare qualcosa che invece bisognerebbe eseguire.

Quando devi comprare un regalo, ma non lo hai trovato da nessuna parte e scopri che è solo in quel negozio a 50 km da casa tua è automatico dire «Che sbatti!»

Continua la lettura con: 10 PAROLE del DIALETTO MILANESE intraducibili in ITALIANO

ALESSIA LONATI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteDalla fusione de “Il Ciclista” e “La Tripletta” nacque la Gazzetta dello Sport, il primo giornale sportivo italiano
Articolo successivoI «palazzi-albero»: una foresta urbana che supera ogni fantasia
Alessia Lonati
Studentessa di Management e Design dei Servizi, i libri e la musica ispirano le mie giornate. È il dialogo con le altre persone ciò che amplia la mia conoscenza del mondo: mi consente di scoprire sempre nuove realtà. Una mia convinzione è "Panta rei", tutto scorre.