Milano, la vivace metropoli celebrata per la moda, il design e la finanza, nasconde tesori di un’importanza storica e spirituale straordinaria. Ecco alcuni dei luoghi milanesi più sconosciuti in cui, nella storia, sono avvenuti miracoli che ancora oggi vengono ricordati.
5 SCONOSCIUTI LUOGHI dei MIRACOLI a Milano
#1 La Madonna del Grembiule e lo zoppo
In tanti non si sono mai accorti della sua presenza, ma a due passi dal centro città si nasconde un angolo ricco di arte. Parliamo della Cappella della Madonna del Grembiule, o meglio di ciò che ne resta. Nel 1943, infatti, durante la Seconda Guerra Mondiale è stata bombardata e oggi si presenta agli occhi dei passanti soltanto un colorato affresco che raffigura, per l’appunto, la Madonna del Grembiule. Il miracolo si nasconde proprio dietro al nome dato a questa Madonna: la storia narra che a metà del Seicento, in occasione dei lavori di ricostruzione della chiesa annessa, ovvero quella di Santa Maria alla Porta, un operaio addetto alla rimozione della calce scoprì il volto di una Madonna. L’uomo purtroppo era zoppo, ma dopo aver pulito il viso della Madonna con il suo grembiule, il miracolo avvenne: l’uomo fu guarito dal suo male.
#2 Quando i Re Magi giunsero in città
Dal 1336, in occasione dell’Epifania, a Milano si svolge il “corteo storico dei Magi” organizzato dalla parrocchia di Sant’Eustorgio: il corteo attraversa le strade del centro di Milano partendo da piazza del Duomo, per arrivare in piazza sant’Eustorgio. La storia dietro questa tradizione cristiana è molto lunga e risale a quando Eustorgio, recatosi a Costantinopoli prima di insediarsi vescovo a Milano, avrebbe avuto in dono le reliquie dei Re Magi da Costante, imperatore di Costantinopoli.
Eustorgio le avrebbe poi trasportate in città all’interno di un pesante sarcofago marmoreo trainato da due buoi che, giunti alle porte di Milano, sarebbero crollati esausti. Eustorgio ha quindi interpretato la fine dei poveri animali come segno divino: è proprio in quel luogo che avrebbe dunque deciso di fondare la basilica. In seguito le reliquie furono trafugate da Federico Barbarossa nel 1162 e restituite, anche se solo in parte, nel 1903. Tuttora sono conservate in una teca sopra l’altare dei Magi, nel transetto destro della basilica, esposte alla devozione dei fedeli.
#3 Barnaba e El Tredèsin de Marz
El Tredèsin de Marz, una delle feste più antiche di Milano, deriva da una famosa pietra incastonata nel pavimento della Chiesa di Santa Maria del Paradiso. Si tratta di una chiesetta che spesso passa inosservata e si trova ben lontano dal centro città, in Corso di Porta Vigentina. La storia racconta che San Barnaba, dovendo predicare la religione cristiana, si spostò da Cipro fino a Milano e, dopo aver varcato le mura il 13 marzo dell’anno 51, piantò la sua croce di legno in una pietra, riuscendo a perforarla con un solo gesto. Quel giorno quindi rappresenta per la città il ricordo del primo diffondersi del cristianesimo, oltre che l’inizio anticipato della primavera milanese – in occasione dei festeggiamenti si è soliti tagliare i capelli ai bambini, poiché questi ricresceranno più folti e robusti.
Gli studi storici, però, hanno smentito l’arrivo a Milano di San Barnaba, il quale sembra che non abbia mai lasciato la Turchia. Non solo, i milanesi sarebbero divenuti cristiani tre secoli più tardi!
#4 Come Lourdes… O quasi
All’esterno della Chiesa di Santa Maria di Lourdes, non lontano dal Cimitero Monumentale, si cela una ricostruzione della Grotta di Massabielle. In questo luogo milanese non è avvenuto nessun miracolo, si tratta piuttosto di un omaggio: infatti, all’interno della Grotta di Massabielle, nel 1858, la piccola Bernadette assistette a 18 apparizioni di Maria, le quali diedero vita al culto e alla riverenza per Lourdes. L’omaggio milanese fu voluto nel 1902 da monsignor Antonio Videmari e suo fratello don Giuseppe, entrambi devoti vista l’inaspettata guarigione di quest’ultimo da un tumore alla gola. La Chiesa di Santa Maria di Lourdes è una delle più ampie della città e merita di essere visitata vista la sua bellezza e la gran quantità di pregevoli opere d’arte presenti al suo interno.
#5 La Madonna delle Lacrime di San Celso e la peste
Passeggiando su Corso Italia sicuramente non passa inosservata la Chiesa di Santa Maria presso San Celso: un posto meraviglioso sia all’interno che all’esterno, con un chiostro che invita ad entrare e un porticato fiero. Al suo interno si nasconde la storia di un miracolo lunga più di 500 anni: nel 1485, infatti, Milano era tormentata dalla peste e il 30 dicembre di quell’anno i fedeli, per invocare l’aiuto della Vergine, erano riuniti nell’antica cappella a Lei dedicata, posta nei pressi dell’abbazia benedettina di San Celso. Sul lato sinistro della cappella è custodita la rappresentazione di una Madonna con bambino e quel giorno, alla messa delle 11.00, la chiesetta era affollata da 300 persone: dopo la comunione, la Madonna con gesto materno scostò con la mano sinistra la tenda che la nascondeva ai fedeli e tese verso di loro le braccia col bimbo divino. Di lì a poco la pestilenza cessò e l’evento fu attribuito all’intervento miracoloso della Vergine: durante l’anno successivo, infatti, il miracolo fu presto riconosciuto da un decreto arcivescovile.
Continua la lettura con: #4 – I 7 LUOGHI TURISTICI più SOTTOVALUTATI di Milano
FRANCESCA MONTERISI
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