7 motivi che rendono l’ULTIMA CENA un’opera unica al mondo

Ci sono 7 cose che forse non tutti sanno che rendono il Cenacolo un'opera unica al mondo.

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milano deserta
Cenacolo vinciano

Una delle opere più celebri e misteriose del mondo: l’affresco dipinto da Leonardo alla fine del quattrocento su una parete dell’ex-refettorio del convento adiacente al Santuario di Santa Maria delle Grazie. Ci sono 7 cose che forse non tutti sanno che rendono il Cenacolo un’opera unica al mondo.

7 motivi che rendono l’ULTIMA CENA un’opera unica al mondo

#1 “Il più celebre dipinto del mondo”

Così lo definì il grande scrittore Mark Twain, in visita a Milano nel 1867. Per la verità rimase deluso: disse di aver visto “i resti pietoso del più celebre dipinto del mondo all’interno di una chiesa in rovina”. Per fortuna da allora sono stati restaurati sia il dipinto che la chiesa.

#2 L’istantanea di una serie di reazioni

Il dipinto non rappresenta semplicemente l’ultima cena. Ma raffigura l’insieme delle reazioni dei discepoli conseguente alla frase choc: “In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà“. Più che un momento illustra una dinamica, da Pietro che stringe il coltello tra le mani toccando Gesù come a dire “dimmi chi è che lo uccido” o da Tommaso che con il dito chiede “Sono forse io, Signore”?, mentre Giuda si defila.

#3 Gesù e Giuda sono la stessa persona

Per rappresentare i personaggi Leonardo si avvalse di modelli reali. Si dice che che Gesù e Giuda fossero la stessa persona. Il modello per Gesù fu trovato da Leonardo in persona in una piazza di Roma. Era un ragazzo di 19 anni che colpì il maestro per la purezza e il candore dei suoi lineamenti.
Giuda fu l’ultimo a essere ritratto. Leonardo scovò due anni dopo in una taverna un uomo dissoluto con il volto trasfigurato dai vizi. Quando Leonardo gli propose di fargli da modello per Giuda, l’uomo rispose: “Non mi riconosci? Sono lo stesso che avevi scelto per Gesù”. Dopo due anni di vita viziosa il suo volto era risultato deformato.

#4 C’è anche l’autoritratto di Leonardo

Un po’ come Hitchcock nei suoi film anche Leonardo amava mettere qualcosa di sé nei suoi dipinti. Molti sospettano che la stessa Gioconda in realtà sia un autoritratto, almeno in certi dettagli del viso. Nell’Ultima Cena Leonardo ha impersonato il discepolo Giuda, omonimo del traditore.

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#5 Gesù in Lombardia

Secondo uno studio recente, il paesaggio che si intravede dalle finestre potrebbe essere un luogo ben preciso, appartenente al territorio dell’alto Lario.

#6 Il dipinto più imitato del mondo: una delle sue copie fu l’ultima opera di Andy Warhol

Esistono centinaia forse migliaia di copie del Cenacolo. Anche Andy Warhol realizzò la sua versione pop dell’Ultima cena. Venne presentata nel 1987 al Palazzo delle Stelline. Fu l’ultima opera realizzata dal grande artista americano. L’opera dal nome ‘Sixty Last Suppers’ rappresenta 60 rielaborazioni in xilografia dei tanti dipinti che numerosi artisti hanno dedicato al capolavoro leonardesco, su una tela di dieci metri per tre.

#7 L’Ultima Cena al Cimitero Monumentale

Il Cimitero Monumentale è un museo a cielo aperto. Ci sono autentici tesori accanto a tombe di personaggi che hanno fatto la storia di Milano. Particolarmente suggestiva è anche la riproduzione dell’ultima cena presso le tombe della famiglia Campari.

ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.